Con Fellini, scintille di simpatia di Vincenzo Mollica

Con Fellini, scintille di simpatia L'incontro a Roma con il regista: «Una vera arte popolare» Con Fellini, scintille di simpatia Vincenzo Mollica ;. QUANDO Schulz incontrò Fellini nel 1992 non c'era una notte buia e tempesto�sa, ma una bella e assola�ta giornata romana. Schulz era in Italia per la mostra intitolata «Il mondo d�Snoopy», organizzata da Alessandro Nicosia. Il prelu�dio all'incontro curiosamente si svolse all'insegna della timidez�za. Fellini scandiva l'arrivo al�l'Hotel Hassler con dei: «Ma non voglio disturbare...». Schulz, inve�ce, non s�decìdeva a scendere perché voleva finire come si deve il disegno che aveva proparato per Fellini. Quando s'incontraro�no scoccarono molte scintille di simpatia, ma soprattutto la com�plicità di chi si conosceva da sempre, avvalorata da una pro�fonda stima reciproca. L'intervista si svolse come un gioco: Fellini sembrava Charlie Brown e Schulz l'imitazione di Snoopy, io in tutto questo ero silenzioso e divertito come Wood�stock. Ecco quel che s�dissero. FELLOH. «Di solito evitiamo di incontrare le persone per cui nutriamo un sentimento di ammìrazione, simpatia e gratitudine, perché temiamo di restare delusi o di deludere. Ma in questo caso sono sicuro che sarà uno d�quegli incontri che mi farà piacere ricordare, perché Schulz mi ha regala�to del diyertimento intelliflente, tenero e buffo, mai deludente. Tutte le volte che ho visto le strìsce di Charlie Brown, mi hanco ,Tiesso di buonumore e questo è il segno dell'arte popolare quan�do è autentica. Snoopy è tutti noi e tutti �cani della terra; prima ancora della razza canina, è la razza umana che rappresenta. Molti anni fa avevo un cane che era proprio come Snoopy, si chia�mava Arcibaldo ed era convinto non solo di essere un parente, ma anche uno sceneggiatore. Quan�do con Tullio Finelli lavoravo a una sceneggiatura, Arcibaldo s�sedeva vicino a noi, metteva il capoccione sulle zampe e dormi�va. Ogni tanto, apriva un occhio come a dire: 'Guardate che io sento tutto". Proprio come Sno�opy che è una creatura geniale e ci accompagnerà facendoci sorri�dere poeticamente». SCHULZ. «Sono sconvolto dal semplice fatto che Fellini sappia che sono vivo... Fellini con i suoi film è come Michelangelo che ha dipìnto la Cappella Sistina, io invece mi sento come uno di quegli omini che stanno sotto il portico a fare degli acquerelli. Ritengo che la cosa migliore che ognuno di noi possa fare è utiliz�zare il talento che possiede senza sprecarlo. Snoopy, poi, è il cane che tutti vorrebbero avere per�ché pensa esattamente le cose che ci piace immaginare che i cani pensino e magari le pensano davvero». Wf»«'»!.:*ft«i»'»"*« 9 Il disegno che Schulz dedicò a Fellini nel'92

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