Addio a Schulz nel giorno dell'ultima vignetta di Andrea Di Robilant

Addio a Schulz nel giorno dell'ultima vignetta Addio a Schulz nel giorno dell'ultima vignetta «IPemuts ci hanno fatto catnre cosa ci rende umani» Andrea di Robilant corrispondente da WASHINGTON «La mia striscia ò la mia vita», dicova Charles Schulz. E ieri, alla vigilia di San Valentino, in una straordinaria coincidenza con l'uscita di quella che sareb�be stata comunque la sua ultima vignetta, e arrivata la notizia che anche lui il genio dolce e schivo cho per cinquant'annl ha animato i personaggi dei Peanuts so n'è andato assieme a Charlie Brown, Snoopy, Linus, Lucy. Schulz, 77 anni, era maialo da tempo: era afflitto dal morbo di Parkinson, aveva avuto diver�si piccoli infarti e lo scorso novembre i medici gli avevano diagnosticato un cancro al co�lon. Per questo aveva deciso di .smottere. Troppo stanco per con�tinuare, e non volendo che la ((sua» striscia venisse disegnata da altri, aveva annunciato che quella del 13 febbraio sarebbe stata Tuli ima. La vignetta apparsa ieri nella seziono domenicale dei fumetti del Washinfiton Post è un addio piouo di struggente malinconia. Schulz ringrazia «tulli i mici funs e lo straordinario sostegno e l'amoro che mi hanno espresso in tutti questi anni». Ma è sopral�lullo dalle suo creature che si congoda: «Charlie Brown, Sno�opy, Linus, Lucy... Come potrò mai dimenticarli», La settimana scorsa si ora ripreso un po'. Suo figlio Craig aveva dello che le sue condizio�ni apparivano slabili. Ma quan�do la sua ultima vignetta è anelala allo .stampo ha comincia�to a peggiorare rapidamente. E nolla notte, poche ore prima che i giornali della domenica arrivassoro sull'uscio di casa degli ame�ricani. Scimi/, si è spento nella suo ranch a Santa Rosa, in California, a duo passi dal suo studio al numero uno di Snoopy IMaco. La striscia di Peanuls nacque nel 1!)50 e por cinquant'annl è stala lo specchio delle angosce e dolio imperfezioni della baby boom generation cresciuta dopo la guèrra. «1 personaggi di Peanu�ls ci hanno fatto capiro-un po' meglio cosa ci rondi; umani», ha commontalo Hill Clinton, il pri�mo baby boomer olelto presiden�te, La scomparsa di Schulz lascia un vuoto enorme nel mondo dei cartoni animati. Sergio Aragones, il più nolo vignettista di Mail magàzihè e amico di Schulz ila tronl'anni: «E' uno dei pochi artisti di cui gli americani si ricorderanno tra un paio di secoli, li in quanto a disegnatori, saia l'unico nome rimasto». Ma il grande vuoto Schulz lo lascia soprallullo ai milioni di alfozionalissimi lettori. La stri�scia di Peanuls era di gran lunga la piit diffusa. Era pubblicata in 2()UU quotidiani in 75 Paesi e in 21 lingue in tulio circa 350 milioni di lettori. Schulz ora fioro del fallo che avesse idealo e disegnalo ognu�na delle circa 17 mila strisce pubblicalo. «ogni lettera di ogni parola scritta è opera mia», ave�va detto in una recente intervi�sta. E nel suo contratto con la United Media aveva ottenuto che la striscia morisse assiemo a lui. Con l'avanzare della malattia aveva preso accordi precisi per portare a termine fa saga di Charlie Urown e compagni. «Una volta pensavo alla mia striscia tulio il tempo», disse recentemente. «Di notte a letto, oppure al volante della mia mac�china. Ora non ci penso neanche un po'. Invece penso solo al domani. L'unico mio pensiero, l'unico desiderio, è quello di sentirmi meglio. Le parole? Se ne sono andate via». Schulz accumulò una fortuna personale valutata in 55 milioni di dollari conto miliardi di lire grazie alle sue strisce quotidia�ne. Ma l'impero finanziario ge�nerato da Peanuls è molto più vasto: circa un miliardo di dolla�ri (due mila miliardi di lire) in lutto il mondo tra milioni di libri venduti, oartoline d'auguri e merchandising di pupazzi. La sua grande ricchezza per�sonale non ha mai cambiato una vita molto semplice, costruita anno dopo anno attorno alla sua breve striscia quotidiana. E Schulz non avrebbe potuto fare altriménti: «Perché i musicisti compongono sinfonie e i poeti scrivono poemi?», disse un gior�no a chi gli chiedeva se avrebbe mai smesso. «Perché per loro la vita non avrebbe senso altrimen�ti. Per questo disegno le mie strisce. E' tutta la mia vita». Ha disegnato da solo tutte le 17 mila strisce pubblicate dal 1950 «Ogni lettera di ogni parola scritta è opera mia» Libri, video e gadget l'impero di Charlie Brown vale quasi un miliardo di dollari e non ha eredi Charles Schulz aveva annunciato alla fine del 1999 la decisione di interrompere la produzione delle sue vignette a causa della malattia che lo aveva colpito

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