Il «giro di valzer» dei direttori

Il «giro di valzer» dei direttori DEMOCRATICI, POPOLARI E UDIUR SOLLECITANO LE NUOVE NOMINE Il «giro di valzer» dei direttori Ricambio al vertice di T3 e Rai International? scenari Maria Cerbi ROMA TREMANO le polirono in Rai. La riconferma del consiglio di am�ministrazione prelude a un giro di valzer di nomine per accontentare Democratici, Popolari, Udeur a cui manca un riferiinenlo in consiglio. Ilanno spinto per avere uno di loro al vortice ili Viale Mazzini, si dovranno accontentare di nomino «minori», all'interno delle strutture. 11 posto più importante in gioco è quello di Ennio Chiodi direttore del T3 che potrebbe lasciarti il posto a Maurizio neretta attualmente direttore delle Relazioni istituzionali, nome gradilo a Prodi e ai popolari. Ma ò una nomina delicata sopraltullo in previ�siono dello elezioni regionali, momen�to in cui la supervisioni; sulle tostate regionali diventa strategica. Potrebbero esserci cambiamenti anche al vertice della terza reto. Il Direttore Francesco Piato è dato, dagli sconunettitor�interni a viale Mazzini, in partenza por Napoli dove andrebbe a curare il contro di produ�zione Fiction, E al suo posto, ad interim, andrebbe Pietro Calabrese, direttore della seconda divisione del�l'azienda (destinata a svolgere il ser�vizio pubblico una volta che la Rai sarà ridisegnata). In realtà Calabrese mira a tornare a fare il giornalista, o meglio il direltore di testata, magari al Tgl dove la posizione di Giulio Borrelli non è salda. Ma è difficile che questo cambio possa avvenire prima dell'ostale. E per allora gli scenari potrebbero essere ridisegnali dai risultali elettorali. Chi sembra inamovibile dal suo posto ò il direltore del Tg2 a cui fanno gioco ottimi risultati di ascolto e l'ossero gradito all'opposizione. Op�posizione che premo per la nomina di Magliaro alla direziono di Rai Inter�national lasciata libera da Giancarlo Leone nominato amministratore de�legato di Rai Cinema. Sarebbe un semplice scatto di grado, visto che Magliaro è il vicedirettore vicario, ma di grande significato politico in vista del volo degli italiani all'estero Iprovvedimenlo a buon punto in Parlamonlol. Su questa nomina si annuncia battaglia. Un nome su cui si potrebbe trovare più facilmente accordo è quello di Giuliana Del Bufalo. Ma nel gioco a incastri che neces�sariamente seguirà alla riconferma del cda sono molle le pedine da muovere. Dc'ti in partenza anche il direttore della prima relè Agostino Sacca e il direttore della seconda rete Carlo Freccerò. Altra nomina da fare quella per Televideo a meno che l'azienda per ottimizzare le risorse non scelga di accorparla a Rai News 24 sotto la direzione di Roberto Morrione, Da assegnare anche la poltrona di Isoradio, La riconferma del cda accontenta l'Usigrai seondo cui «la decisione dei presidenti delle Camere risponde alle esigenze di stabilità del servizio pub�blico ed evita nuovi, dannosi periodi di apprendistato». Secondo il sindaca�to il secondo mandato di questo vertice «deve mostrare su alcune questioni fondamentali lo stesso im�pegno esibilo nella politica delle alle�anze con i privati: suUinnovazione tecnologica, dove pesantissimo rima�ne il rilardo Rai; sulle regole per la scella dei propri gruppi dirigenti, ancora segnate dalle compatibilità politiche tristemente note; sul pro�dotto, dove non si avverte a sufficien�za lo sforzo del servizio pubblico di rompere l'omologazione dell'offerta e di combinare gli ascolli con la quali�tà». Di tutt'altro tenore la reazione del Singrai, Il segretario Paola Angelici ricorda che questo è «il quinto consi�glio che viene nominato con una legge che l'allora segretario dell'Usigrai, oggi onorevole Giulietti, presen�tò ai giornalisti Rai come transitoria, in attesa del più complessivo riasset�to del sistema delle telecomunicazio�ni». «Senza bisogno di palle di vetro per leggere il futuro commenta la giornalista temiamo di sapere cosa aspettarci da questo governo azien�dale, nel segno delle famose continui�tà e stabilità tanto gradile all'onore�vole Giulietti: nomine, nomine sciol�te, a pacchetti, in tulli gli interstizi dell'azienda. Nomine per lo più a senso unico, per completare il lavoro di occupazione del servizio pubbli�co». Ennio Chiodi direttore del T3 Giulio Borrelli direttore del Tg I Carlo Freccerò direttore della seconda rete Rai

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