Ciampi uIl'Ue: è ora di accelerare l'apertura verso l'Est

Ciampi uIl'Ue: è ora di accelerare l'apertura verso l'Est «Dobbiamo offrire, se non un ormeggio, un ancoraggio per i Paesi non ancora pronti a entrare nell'Unione europea» Ciampi uIl'Ue: è ora di accelerare l'apertura verso l'Est Una lettera al neo-presidente della Croazia: la svolta democratica ci avvicina ROMA Parte dalla Croazia la Ostpolitik del Quirinale. E prosegue il carleggiodi Carlo Azeglio Ciampi con i capi di Stato europei: una trama di lettere attraverso la quale il presidente della Repubbli�ca sta tessendo la sua politica estera. Prima le missive al francese Jacques Chirac e al tedesco Johannes Rau, per chiedere la riforma in tempi rapidi delle istituzioni dell'Ue, con il passaggio dal crìlerio dell'unanimità a quello della maggioran�za per le decisioni. Poi, ieri, la lettera a Stipe Mesic, neopresiden�te croato. Le recenti elezioni, scrive Ciampi, sono stale «una svolta importante per la Croazia, e un segnale positivo di stabilità per la regione». Per questo «l'Italia continuerà a sostenere con convinzione il processo di avvicinamento e di integrazione della Croazia all'Unione europea e alla Comunità atlantica». L'idea del Quirinale non è di procedere a un allagamento immediato a Est, ma neppure quella di limitarsi «a dire alle nuove democrazie: "Ci vediamo tra qualche anno"». Ciampi ama ricorrere a una metafora marinara per esprimere la sua visione: «Dobbiamo offrire, se non un ormeggio, un ancoraggio per i Paesi non ancora pronti a entrare nell'Unione europea», per tenerli in qualche modo agganciali a Bruxelles, in attesa che la riforma delle istituzioni Uè consenta di costruire un'Europa più grande e non più soggetta a veti e paralisi decisionali. Il tramonto delle aulocrazie dei Balcani è consideralo da Ciampi una chance per portare nella regione la «pace europea», che, secondo il presidente, non è solo la fine della guerra ma l'estensione di un sistema di libertà e di valori condivisi. Nella lettera di ieri, Ciampi sottolinea la sensibilità di Mesic per i valori della democrazia, della libertà e della coesistenza pacifica, e in particolare per il rispetto dei diritti umani e la tutela delle minoranze, «fondamenta dell'Europa che vogliamo costruire». Alla Carta dei diritti, destinata ad avere dignità costituziona�le per la nuova Unione, Ciampi fa riferimento nel messaggio che sempre ieri ha scritto a Tarja Kaarina Halonen, che nei giorni scorsi ha preso il posto di Maarti Athisaari alla presidenza della Finlandia. «Con la Carta scrive il capo dello Slato potremo infondere un contenuto concreto alla cittadinanza europea e incardinare i princìpi basilari della democrazia nel tessuto cosdtutivo delTUe». Un concetto su cui Ciampi è tomaio in una telefonata con Jorge Sampaio, presidente del Portogallo, cui spetta il turno di presidenza. Il Quirinale considera la Conferen�za intergovernativa, che prende il via luned�prossimo un'occa�sione da non fallire, «una tappa fondamentale per realizzare un'Unione perfettamente integrala e sovrannazionale». Per questo Ciampi suggerisce di ampliare l'agenda della Conferen�za, per comprendere la revisione dei rapporti di cooperazione tra Paesi membri e la dimensione della sicurezza e della difesa comune, e per inserire la Carta dei diritti nei trattali europei. lai. ca.] Decolla l'Ostpolitik del Quirinale «La Carta dei diritti per dare contenuto concreto alla cittadinanza europea» Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi