Un camerista per DeLillo di Maurizio Cucchi

Un camerista per DeLillo Un camerista per DeLillo Maurizio Cucchi D ON DeLillo è un grande. Basta leggere Rumore bum co o il primo capitolo (su una partila di baseballl delle quasi novecento pagine dell'ottimo Undenvorid por rendersene conio. Cosa possiamo chiedere oggi a un narratore? lo erodo che la risposta sia semplice: farci capire meglio il nostro tempo attraverso una scrit�tura rho riesca ancora a raccontar�ci il mondo, attraverso un fiato che vorremmo largo e inclusivo. complementare a quello del poeta, che è sempre fortemente vertica�le. Don DeLillo è una sorta di Balzac contemporaneo, comi' di�mostrano lo opere citate, molti1 pagine di Liòra (sull'assassinio di John Fitzgerald Kennedy) o anche il suo libro d'esordio, Americana, uscito nel 71, quando l'autore (newyorkese con genitori di origi�no abruzzese) aveva trentacinque anni. Onesto romanzo ora uscito nella traduzione italiana di Marco Pensante ci dà un quadro esatto e a volle esilarante di un'epoca. Sia�mo alla fine dogli Anni Sessanta. David Bell ò un ventottenne carrie�rista e precoce dirigente di un network; è di eccellentissimo aspetto e fulgido narcisismo. Gio�vanotto banale di meritato succes�so o fatuità ammirata, subisco a un tratto un rigurgito di insoddi�sfazione e crisi, che lo porta a compiere un viaggio più o meno on the road per girare un film volutamente miserabile e privo di senso insieme a tre sbandati, tra i quali emerge un sontvuisor pittore�sco reperto d'epoca. Si tratta del sedicente scrittore Brand: «Dopo il congedo (...lera andato a vivere in ima camera ammobiliata sulla No�vantesima Ovest, sparandosi in vena eroina e cocaina, poi si era accostatoa vari movimenti pacifi�sti del genero cantante e alia fine aveva scoperto l'acido, l'attivismo politico e la scritturai). Ritratti di questo tipo consentono a DeLillo di esprìmere con forza la sua vena grottesca, che in questo libro d'esordio è già graffiante. anche se nell'insieme lo scrittore non è ancora arrivato alla crudele pienezza di rappresen�tazione delle opero maggiori. Per�de ad esempio un po' d'inlensità nella rievocazione dell infanzia e prima giovinezza del protagoni�sta. Ma, appunto, ci dà passaggi e figure memorabili, come quando appare «il vecchio mistico Sioux», e cioè Coltello Nero, che esprime la sua diroccata saggezza in uscite apocalittiche. O come quando co�struisco gli sproloqui fluviali di un incongruo profeta radiofonico: «Pazzi, falsari, farisei e mascalzo�ni. È Beasley la Bestia che vi parla, per l'ultima ora di La morte è dietro l'angolo. Chiacchiera filoso�fica |...|È in programma la distri�buzione di droghe per soppiantare i mass media l...IEndoparassiti di lutto il mondo, potrete anche voi conficcare gli scolici nelle pareti intestinali del tempo [...jlo sono l'incredibile Mandrnke». DeLillo si fa leggere generosa�mente, senza ricorrere a micchi. Sa alternare o sovrapporre, nel corpo senza vuoti della sua scrittu�ra, incalzare luccicante dell'assur�do e il suo risvolto cupo e plum�beo. Nel paesaggio della sua pagi�na, troviamo il delirio tecnologico e cumuli di immondizia da gestire. Troviamo l'esaltala disperazione della seconda metà del Novecento. Don DeLillo Amerteana ■■■■—Don DeLillo Americana Il Saggiatore 379 pa^ne. 32 000 lire

Persone citate: Balzac, Beasley, Brand, David Bell, Don Delillo, John Fitzgerald