■o . oHwbu dei «nKiws» di Gian Antonio Orighi

■o . oHwbu dei «nKiws» Prodi condanna la vampata razzista a El Ejido, dove per 5 giorni si è data la caccia all'immigrato Spagna, sciopero a oltranza dei «moros» I marocchini bloccano la «miniera verde» dopo le violenze Gian Antonio Orighi MADRID ' Da Madrid alla catalana Terrasa, da Jaén a Lleida. Negozi aperti. I bambini a giocare nei cortili delle scuole. Le donne a far la spesa nei supermercati. Ma anche le tute blu degli «antidisturbios» della polizia di Stato presenti ovunque, con i lacrimogeni in canna. E loro, i «moros», le vittime della più impor�tante rivolta xenofoba in Spagna, in sciopero indefinito. Le serre ortofrutticole che producono mi�liardi di pesetas grazie al loro sudore, vuote. Cos�si presentava ieri El Ejido, la cittadina andalusa in provincia di Almeria che fino a sabato nessuno conosceva. Ma che ormai è diventata sinonimo di un razzismo di massa condannato fer�mamente anche da Prodi. «E' un successo, il nostro sciope�ro dichiarava, protetto dalla poli�zia, Abdel Hamid Bejuki, il presi�dente dell'Associazione Immigrati Marocchini -. La grande maggio�ranza di noi non si è recata al lavoro. E non ci andrà neppure nei prossimi giorni. Devono rendersi conto di che cosa significhiamo per l'economia di questa zona. E ci devono pagare i danni». Ma la rivolta di El Ejido, un paesone di 50 mila persone di cui il 29 per cento sono immigrali, lascia danni incalcolabili. Dalle 11 di sabato scorso alla notte di mercole�dì, sono stati incendiati negozi e bar, fatte saltare con molotov deci�ne di auto. E le centinaia di scalma�nati che giravano con mazze da baseball, catene di ferro e bidoni di benzina, hanno fatto esplodere una-polvariera che miriaccia'di essere un boomerang. Quindicimi�la immigrati, quasi tutti marocchi�ni, guadagnano meno della metà degli spagnoli. E molti se ne voglio�no andare. E' stata una rivolta razzista annunciata. La tensione era nell'aria da me�si. A dicembre, quattro incappuc�ciati avevano massacrato a basto�nate due nordafricani. Quando, due giorni dopo, la polizia ne arre�stò uno, un noto commerciante della cittadina, in cento gli manife�starono la loro solidarietà soste�nendo che aveva fatto bene. Quat�tro mesi fa, 1500 immigrati sono scesi in piazza denunciando i loro bassissimi salari, meno di 50 mila lire al giorno per giornate di 12 ore a temperature di 50c-600. E' con il lavoro dei «moros» che El Ejido si è trasformala nella «California del�l'Andalusia», con il più alto tasso di banche per chilometro quadrato di Spagna. La disoccupazione, che nella regione tocca anche il W/fc, è appena al 2. E la produzione vola: tre milioni di tonnellate tra frutta e verdura, un fatturato di 3500 mi�liardi di lire annui. Adesso, mentre il govemo di Rabat protesta e dice che «la Spagna deve proteggere i cittadini che vivono nel suo territorio, siano spagnoli o stranieri», tutti cercano ài correre ai ripari. Ieri a El Ejido sono accorsi sindacalisti, politici, ministri. Solo adesso si rendono conto che i marocchini vivono come animali in baracche. Che la situazione dei clandestini è esplosi�va. E la loro disperazione, fatal�mente, approda alla criminalità. La rivolta di massa è partita da un omicidio di sabato. Un maroccliino ha assassinato con una coltel�lata una giovane donna che stava facendo la spesa al mercato. L'im�migrato, un ventenne subito arre�stato, stava borseggiandola, la sijnora ha opposto resistenza, lui 'ha freddala con una coltellata al fegato. Ma non è slato il primo omicidio. Solo due settimane fa altri marocchini avevano fallo fuo�ri due agricoltori. Diecimila persone erano scese in piazza per proleSta. E un sondaggio rivelava che il 100o della popolazione del Paese voleva buttare fuori tutti gli stra; nieri, soprallutto perché El Ejido vanta uno dei più alti indici di criminalità del Paese, E il 750.i dei reali li commet tono i marocchini. «I fatti di El Ejido sono soprat�tutto causali da una politica che, in nome della solidarietà e giustizia, tollera il flusso incontrollato degli immigrali ha commentato il quo�tidiano «El Mundo» -, Ma che chiude gli occhi sullo sfruttamento di una manodopera a bassissimo prezzo». Ed è proprio questo che ha risvegliato la Spagna con l'orro�re di un'ondata di xenofobia che si può estendere dappertutto. Gli im�migrati sono solo 719 mila su 39 milioni di abitanti. Quasi tutti lavo�rano nelle campagne. La Spagna che guardava inorri�dita all'Austria cU Haider si era dimenticata che i morti da razzi�smo sono stali ben 21 negli ultimi dieci anni. E che un sondaggio rivela che il 20an dei giovani butte�rebbe fuori tulli gli stranieri. In 15 mila lavorano sottopagati nelle serre che fatturano 3500 miliardi l'anno La furia degli abitanti è stata scatenata dairaccolteliamento di una donna immigrati 15.000 IL CONFLITTO LA POPOLAZIONE Di EL EJIDO (Il numero degli immigrati è una stima approssimativa) immigrali regolarizzati 4000 SPAGNA JUÉM EL EJIDO resto della 35.170 J L'AREA INTERESSATA Jf SCONTRI •Vw O BARRICATE Q O Santa Maria del Aguila ^ 0 Loma del Bosque La Mojonera| «J f Roquetas de Mar \ Cortijada de Mann Gangosa Vitasol IMMIGRATI Q EL EJIDO 5540 Q R0QUETAS 4289 ^ALMEFM 1700 ^LAMOJONERA 1430 C) NIJAC 1260 QVl'cAR ~ 1240 9) BERJA 885^ fTÀDRA " # 0FR0S LA PRECARIETÀ DEUE ABITAZIONI 69 ili immigrati di El Ejido vivono in condizioni molto dureDati in ao) 714 2867 Casa, alloggio o cascina Acqua '^ corrente Servizi igienici Cucina Entrata 1 indipendente Elettrici! Nucleo urbano

Persone citate: Abdel Hamid Bejuki, Aguila, El Ejido, Haider, Mann, Mundo, Prodi