Uno stop agli sconti di pena

Uno stop agli sconti di pena Nel governo si cerca un compromesso sul «pacchetto sicurezza» contro l'emergenza criminalità Uno stop agli sconti di pena Verso la modifica della legge Gozzini ROMA Alla Camera Oliviero Diliberto continua a dire che la soluzione all'emergenza criminalità è conte�nuta nel «pacchetto sicurezza» che attende di essere discusso e approvato. «E' un testo serio e in parte nuovo spiega il ministro della Giustizia che interviene su una materia delicatissima con misuro non demagogiche ma effi�caci, che tengono conto del diffu�so alla mie sociale». Resta dunque ferma la difesa della legge Gozzi�ni sui benefici carcerari, che per il Guardasigilli, come per la diossi�na Anna Pinocchiaro, presidente della commissione Giustizia, «funziona e non va toccata». Ma mentre il ministro parla a Montecitorio, ir. un altro palazzo il suo sottosegretario Marianna Li Calzi e il vice-ministro dell'In�terno Massimo Hmtti sono riuni�ti per discutere gli emendamenti che il governo presenterà al «pac�chetto sicurezza». Tra questi ci potrebbe essere qualche nonna che invece andrebbe ad incidere sulla Gozzini, come ad esempio l'esclusione dello sconto di pena di 90 giorni per ogni anno trascor�so in carcere dei condannati per reati particolarmente fjravi. Altre ipotesi in discussione: non concedere, al momento della condanna, l'applicazione delle at�tenuami generiche e la sospensio�ne condizionale della pena quan�do vieni! contestata l'aggravante delle minacce e dell'uso della violenza. E ancora, prevedere l'accompagnamento in carcere per chi «evade» dagli arresti domi�ciliari anche quando non si viene colli in flagranza, ed escludere che i delinquenti abituali possa�no usufniire della leg^e Simeone, quella che consente di non anda�re in carcere con una pena al di sotto dei tra anni di detenzione. Hrutli e Li Calzi torneranno a incontrarsi domani, per andare avanti nella discussione e comin�ciare a mettere nero su bianco qualcosa di concreto, visto che per gli emendamenti c'è tempo solo fino a martedi mattina. La revisione della Gozzini, quindi è almeno parzialmente all'ordine del giorno, e questo continua a creare incomprensioni se non vere e proprie divisioni all'inter�no del governo. Non a caso, dopo che sono uscite le prime indiscre�zioni sul contenuto della riunione dei due sottosegretari, «ambienti bene informati del ministero del�la Giustizia» hanno voluto preci�sare che «non è allo studio alcuna modifica della legge Gozzini. Nel suo intervento a Monteci�torio, rispondendo alle interroga�zioni parlamentari sulla sparato�ria di Milano che ha rilanciato l'emergenza criminalità. Diliber�to ha annunciato due strade per�corribili al piii presto: obbligare a «motivazioni più stringenti» la concessione dei benefici ai dete�nuti che ne fanno domanda (que�sta nonne dovrebbe essere inseri�ta nel «pacchetto sicurezza») e aumentare il numero dei giudici di sorveglianza, attualmente trop�po pochi per gestire con serietà 6 rigore il lavoro all'interno delle carceri italiane; prossimamente l'organico dei magistrati crescerà del dieci per cento, circa mille toghe in più, e una parte di queste potrebbe andare nei tribunali di sorveglianza. Il Guardasigilli conferma di averchiesto informazioni sull'epi�sodio di Milano, e assicura che «se vi è stalo errore qualcuno pagherà, ma dobbiamo capire chi per non sparare nel mucchio». Poi però, al contro-destra che lo incal�za, spiega che «la certezza della pena dev'essere garantita senza fare concessioni a ipotesi forcaiole a senso unico; i criminali van�no puniti seriamente, ma bisogna pure far valere il principio dell ar�ticolo 3 della Costituzione sul�l'uguaglianza dei cittadini di fron�te alla legge». Al Polo, Diliberto chiede colla�borazione per approvare in fretta il «pacchetto sicurezza», e di non utilizzare il tema della lotta alla criminalità diffusa «per fare pro�paganda e polemica politica; vi chiedo di metterci intomo a un tavolo, discutere e trovare insie�me le soluzioni». I primi segnali, però, non sem�brano incoraggianti, e dal centro�destra si mette l'accento proprio sui contrasti intemi al govemo riguardo alla legge Gozzini. «La sinistra continua a brancolare nel buio dice Mauzio Gasparri di An divisa tra la fazione "permissivista" e quella "realista". Noi offriamo una solu�zione facile facile: accantoniamo il pacchetto sicurezza e ripeschia�mo il testo di modifica alla Gozzi�ni che An ha presentato più di due anni fa». Giovanardi, del Ccd, conferma che la strada individua�ta dall'opposizione è quella: «La Gozzini dev'essere rivista per ga�rantire ai cittadini onesti e alle vittime dei crimini che non si troveranno a convivere con pluriomicidi temati liberi dopo po�chi anni di carcere». Igio. bia.l Il ministro della Giustizia Oliviero Diliberto

Luoghi citati: Milano, Roma