Haider: «Nessuna condanna collettiva per le SS» di Tito Sansa
Haider: «Nessuna condanna collettiva per le SS» Scontro tra il leader della destra e l'ex cancelliere Klima, il presidente Klestil li invita a evitare eccessi verbali Haider: «Nessuna condanna collettiva per le SS» E la sua visita a Trieste fa nascere un caso diplomatico con Israele Tito Sansa VIENNA Joerg Haider, presentato dome�nica sera alla televisione Ntv di Berlino come «l'uomo più di�scusso del momento», è riusci�to nuovamente a infiammare l'opinic io pubblica intemaziona e i cai rappresentanti lo inseguono ovunque e se lo di�sputano come una primadon�na. Dal quotidiano amburghese Die We t gli è stata chiesta un'opinione sulle sue passate affermazioni (per le quali si è ripetutamente scusato) che gli appartenenti alle Wajfen SS erano «persone perbene» e se aveva veramente cambiato opi�nione. Senza esilare, come al solito, Haider ha dato agli inter�vistatori una risposta che gli dà la patente di incorreggibile; «Non ho parlato dinanzi alle Wajfett SS ma davanti a vetera�ni di guerra che ogni anno vengono siili'Ulrichsberg per una festa di rimembranza, una manifestazione alla quale sono presenti ra ^presentanti di lutti i partili pò ilici e dove regolar�mente un vescovo o un altro prolato della chiesa celebra la messa. Pertanto non è compren�sibile perché la mia presenza debba costituire un problema». Agli intorvislalori che lo ac�cusavano di svicolare, come fa sovente, e che gli hanno ripro�posto la domanda: allora, si o no, «sono lo SS persone perbe�ne?», Haider ha risposto; «Non credo che ci sia una liberazione da colpa o innocenza collettiva e pertanto non si può attribuire una colpa collettiva. Grazie a Dio viviamo in uno Slato di diritto nel quale è decisiva la colpa individuale. Pertanto non si può condannare colleltivamente le Wajfen SS ma sol�tanto i singoli individui che h^nno sbagliato e che sono responsabili. Come sappiamo, molti uomini che hanno com�messo crimini durante la guerrafeono stali in gran parte posti di fronte alle loro responsabili�tà». Affermazioni a doppio ta�glio, queste del capo dei Freiheitlichon, che dal punto di vista giuridico non fanno una grinza, poiché non è lecito parlare di «colpa collettiva», ma che, nel particolare momeino di eccita�zione internazionalf a causa della partecipazione del parlilo di destra al governo di Vienna, vengono interpretate come una sottintesa giustificazione del�l'operato di coloro che (secondo lui) «non fecero altro che il loro dovere, che era quello di obbedi�re». Rientrato in Austria dalla visita berlinese, Joerg Haider è tornalo nella notte nella sua Carìnzia per incontrare la stam�pa internazionale che da due settimane lo insegue ovunque, e anche li, dove è a capo del governo regionale, ha suscitato subito il solilo polverone. Di�ciotto troupes della televisione e una sessantina di giornalisti avevano obbedito al suo richia�mo e si erano precipitati a Klagenfurt por registrare una sua nuova concione di irniente tribuno. E Haider, che a Berli�no aveva alternato toni aggres�sivi a toni suadenti e a battute scherzose applaudite dal pub�blico, non ha deluso la stampa intemazionale. All'ex cancellie�re socialdemocratico Viktor Kli�ma, che aveva negato di avergli offerto quattro ministeri se avesse appoggialo esternamen�te il suo governo di minoranza, Haider ha risposto con una minaccia di querela «per rista�bilire la verità», aggiungendo di avere due testimoni insospet�tabili, l'ex ministro socialdemo�cratico degli Interni Karl Schloogl e il Capo dello Stato. Da Vienna Klima ha reagito con sdegno, definendo Haider «un bugiardo» e minacciando una controquerela. Per calmare gli spiriti bollen�ti dei duellanti è dovuto interve�nire il Presidente della Repub�blica, che li ha invitati «per amore della patria» a evitare ogni eccesso verbale, che ha l'effetto di turbare l'ordine pub�blico. Anche ieri, infatti, a Vien�na hanno ululalo le sirene della polizia che correva a domare le dimostrazioni di piazza. Disor�dini sono previsti por stamane dinanzi al Parlamento di Vien�na, dove il neocancelliere popo�lare Wolfgang Schuessel dovrà affrontare un voto di sfiducia per avere «arrecato danno alla Repubblica». Haider, richiesto di interpretare quanto detto alla Welt, ha risposto che «quel che è detto è detto», rassicuran�do che «nessuno deve avere paura». Il lader dei lìberalnazioal Joerg Hader drante na coft Hid è ttl dl dlll dii Il leader dei lìberalnazionali Joerg Haider durante una conferenza stampa. Haider è tornato ieri a parlare del tema scottante delle colpe dei crimini nazisti
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