Il killer di Milano imbarazza i giudici

Il killer di Milano imbarazza i giudici L'ex presidente dei Tribunale di Brescia: «Su 100 detenuti in semilibertà solo 3 o 4 possono commettere nuovi reati» Il killer di Milano imbarazza i giudici D'Ambrosio: «Intollerabile la sparatoria di sabato» MILANO Temalo omicidio, lesioni, se�questro e porto abusivo di armi, per la pislola che aveva con sé quando ha aperto il fuoco contro i due poliziotti più un'altra, che g i hanno trovato ieri pomeriggio nella cooperativa in provincia di Brescia dove lavorava di gior�no. Si allungano all'infinito le accuse contro Aurelio Concar�di, il protagonista della spara�toria in pieno centro a Milano, sabato sera. Ma sul banco degli imputati rischiano di finire anche i giudici di Bre�scia, che gli avevano concesso la semilibertà, malgrado aves�se confessato sei omicidi. L'ex presidente del Tribuna�le di sorveglianza di Brescia, Giancarlo Zappa, si aggrappa alle statistiche: «Su 100 dete�nuti messi in semilibertà, c'è uiyi probabilità che 3 o 4 di loro tornino a commettere rea�ti. Spero che questo caso non influisca sulle possibilità di reinserimenlo dei detenuti». Un caso che l'ex giudice Zap�pa, comunque ricorda befte: «Dalla cooperativa dove Aure�lio Concardi lavorava di gior�no arrivavano segnalazioni di un suo comportamento inecce�pibile. Non credo avesse lega�mi con la criminalità organiz�zata, probabilmente aveva be�vuto. E' un ex alcolizzato...». Mollo più duro il commento del procuratore capo di Mila�no Gerardo D'Ambrosio: «Quel�lo di sabato sera è un fallo incredibile, che non può esse�re tollerato. Non poteva esserevenula a meno la sua pericolosita sociale, solo perché aveva confessato e contribuito ad arrestare i suoi complici di un tempo». Da D'Ambrosio arriva�no anche proposte concrete: «Ci deve essere la possibilità di effettuare controlli per chi è sottoposto a misure alternati�ve. Misure che vanno conces�se con grande cautela. E dove sono finiti i politici, che un anno fa, durante i nove omici�di in nove giorni a Milano, sostenevano che si dovesse intervenire al più presto?». I politici tornano a dividersi sulle misuro alternative al car�cere. Maurizio Gasparri di An è categorico: «Va rivista la legge Gozzini. Bisogna porre fine airautomatismo con cui si concedono sconti di pena, bisogna pretendere una mag�giore severità dai giudici di sorveglianza». Ancora più du�ra Tiziana Maiolo di Forza Italia: «Come sempre il penti�mento e stata la chiave con la quale si è aperta la porla di una cella. Bisogna dire basta agli assassini di Sialo chiama�ti pentiti e alle leggi e ai magistrali, che danno loro li�cenza di uccidere». Franco Corloone, sottosegre�tario alla Giustizia, vuole ve�derci chiaro: «Conosco molti casi di detenuti che fanno fatica ad ottenere la semiliber�tà. Non vorrei che in questo caso, solo perché ci troviamo di fronte a un collaboratore di giustizia, ci sia stato un tratta�mento di favore. Perché in quel caso la Gozzini non c'en�tra nulla. E non si può ogni volta discutere una legge sag�gia che promuove il reinseri�menlo dei detenuti..,». In quella legge credono alla cooperativa Fraternità di Ospilalelto, dove Aurelio Concardi lavorava fino al rientro in cella la sera, nel carcere di Verziano. Come Luigi Chiari, il vicepresidente: «In 4 anni non ci aveva mai dato un proble�ma. Ci preme capire cosa sia successo, ma non vorremmo che facesse più rumore un albero che cade che una fore�sta che cresce. Le statistiche ci dicono che solo il 2-3 per cento dei detenuti in serailibertà tornano a delinquere. E' una percentuale fisiologica. Il trat�tamento di recupero dei dete�nuti con misure alternative rimane comune uè valido». Detenulo ne reparlo colla�boratori di giustizia del carce�ro di Busto Arsizio, Aurelio Concardi aspetta intanto la decisione del gip milanese Ga�briele Proietto, che potrebbe stabilire per lui un processo era un normale controllo di polizia, quando ha estratto l'arma non abbiamo potuto fare niente...'». Ed è allora che sono interve�nute le volanti. Il dirigente della questura Luigi Kinella ha intavolato la trattativa che ha portalo alla resa dell'uomo armato: «Un uomo spaventa�to, che minacciava di uccider�si perché temeva di aver am�mazzalo due poliziotti. Io ho solo cercalo di tranquillizzar�lo, dicendogli che erano slati feriti di striscio». |f. poi.] Gasparri: «Va rivista la legge Gozzini Stop agli automatismi degli sconti di pena» Maiolo: «Bisogna dire basta agli assassini di Stato chiamati pentiti» Nella foto accanto Aurelio Concardi Nella foto grande la piazza Duca d'Aosta. dove il pregiudicato ha ferito i due poliziotti per direttissima. Intanto continuano a rima�nere gravi, anche se non è in pericolo di vita, le condizioni di uno dei due poliziotti forili nel corso della sparatoria. Si tratta di Daniele Bortone di 24 anni, nuovamente operato al�la milza e poi ricoveralo in terapia intensiva e ancora in prognosi riservata. Sia invece meglio Amerino Veri, l'altro poliziotto ferito nelle prime fasi della sparatoria, che ai suoi colleghi ha raccontato la dinamica dei fatti: «Per noi

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