Decalogo per chi non si rassegna di Pierluigi Battista

Decalogo per chi non si rassegna PICCOLO MANUALE DI SOPRAVVIVENZA INTELLIGENTE Decalogo per chi non si rassegna Primo comandamento: resistenza passiva consigli Pierluigi Battista CALMA e sangue freddo, inniin/it ulto. Integerri�mi cittadini rispettosi delle leggi e non insensibili ni richiamo del beni! comu�ne, gli italiani della minoran�za silenziosa che vivranno come inni Stolta prevarica�zione plebiscitaria la domeni�ca senza automobili dovran�no por prima cosa interior�mente attrezzarsi a una gior�nata di stoica resistenza pas�siva, senza clamore e sguaia�to spirilo protestatario. Non solo patiranno i disagi di un'irritante privazione, ma saranno additati alla pubbli�ca esecrazione conio una sor�dida combriccola di egoisti senza cuore, por giunta rofrattar�al grande Evento Pedagogico. Appiedati e addi�tati corno sabotatori dolla saluto pubblica. Immobiliz�zati e bollati come inquinato�ri senza scrupoli, nomici del�l'armonia, complici del fra�casso e della puzza. E allora, resistenza. Ma passiva. Meticolosa e pigno�la salvaguardia di uno spa�zio impermeabile alla retori�ca assordante che invaderà il villaggio globale. Resisten�za intelligente e preparata nei minimi dettagli, per far passare in fretta le venti�quattro ore più lente dall'ini�zio del nuovo millennio. Ec�co una modesta proposta di decalogo per i recalcitranti, qualche consiglio por la so�pravvivenza degli irriducibi�li Se si ò mattinieri (se no, urge piccolo sforzo supplemenlare; oggi ne vale la pena), montare suH'automobile prima che l'odioso divie�to entri in funzione e sciama�re lontano dalla città, e possi�bilmente, per solidarietà, in direzione di amene cittadino e deliziosi borghi che abbia�no ignoralo la proibizione. Naturalmente, una volta ar�rivali a destinazione, molla�re l'auto e andare a piedi e godersi la natura circostan�ti;. La dissobbedienza civile non è non camminare, ma non dargliela vinta. 2) Evitare accuralamonle l'uso del servizio pubblico. Ogni passeggero in più sul�l'autobus o sul metrò verreb�be immediatamente interpre�tato come un'adesione entu�siastica alla giornata archi�tettata dai pedagoghi di Sta�to. Va da sé cho occorre non lasciarsi abbindolare dalla gratuità dei mozzi pubblici. Sarebbe un volgare cedimen�to. 3) Sperimentare le delizie di play-station e affini, natu�ralmente implorando i figli che ancora non avessero de�ciso di ripudiare genitori spudoratamonle insensibili al richiamo patriottico della pedonalità di inserire giochi che abbiano rumorosi bolidi come protagonisti. Ogni tan�to interrompere per lasciar riposare gli occhi inquinali di immagini e prevenire fasti�diosi conati di vomito. 4) Leggero. Leggere lutto il giorno, compulsivamente. E non per aderire preventiva�mente allo prossimo campa�gne pubbliche per la lettura obbligatoria, ma per prendersi un vantaggio nei confronti dei concittadini della maggio�ranza rumorosa che certa�mente bighelloneranno per strada rimpiangendo il buon tempo antico. 5) Se proprio è necessario uscire di casa, tenersi alla larga da strado ampie e in discesa per non farsi investire dagli skateboard scatenati e ringalluzziti dalla retorica doll'Evenlo Pedagogico. 6) Non frugare nel riposti�glio alla ricerca dei pattini perduti. E' collaborazioni�smo allo stato puro. E poi il modello dei vostri pattini è certamente antiquato e vi esporrebbe alle peggiori figu�re. 7) Spegnere drasticamente radio e televisione. Sul più bello, interromperanno tra�smissioni e passatempi do�menicali per collegarsi con qualche piazza di qualche città festosamente invasa da concittadini che portano stampato sul volto la letizia leggiadra della domenica sen�za auto. Già visto, già soffer�to. 8) Convincersi con apposi�ti esercizi di training autoge�no che si stava peggio quan�do si stava peggio. La valle era più verde, ma più scomo�da. E meno lihera di muover�si. 9) Usare molto il telefono. Non si capisce perché, ma telefonare e considerata azio�ne disdicevole. Dunque, insi�stere. 3 CI, Non fare cose piacevo�li, come passeggiare, amoreg;iare, chiacchierare, darsi al bricolage preferito, sboccon�cellare. Potrebbe lasciare in voi una traccia di ricordi teneri e positivi che rischia di offuscare la memoria di una giornata dominata da una coercizione che incontra il favore della maggioranza dei vostri concittadini. Buona fortuna. Molti cittadini rispettosi delle leggi e non insensibili al richiamo del bene comune si sentiranno prevaricati e rischieranno di essere bollati come egoisti senza cuore Consigli: partire all'alba, prima che scatti il divieto oppure stare chiusi in casa e provare le delizie della playstation o di qualche libro Meglio spegnere radio e tv per non sorbirsi irritanti trionfalismi Tre possibilità per una giornata di stoica resistenza passiva: la playstatlon un libro e il telefono MMIMlCfl •/t/M ««OKI Ì0-ÌM* CENTRO STORICO PEDONALE *«ai*«*M* Fra 1 consigli per gli irriducibili del traffico spegnere radio e tv non fare cose piacevoli potrebbe lasciare una traccia di ricordi piacevoli