Molti tagli, poche concessioni nel programma di governo

Molti tagli, poche concessioni nel programma di governo UN DOCUMENTO POCO POPULISTA ^ Molti tagli, poche concessioni nel programma di governo reportage Emanuele Novazìo inviato a VIENNA Se davvero il governo Schuessel durerà quattro anni, come il nuovo Cancelliere garantisce nonostante l'isolamento inter�nazionale e i segni crescenti di tensione che scuotono il Paese, come sarà l'Austria alla fine della legislatura? Ci sono le premesse di una svolta autorita�ria e di profondi mutamenti economico-sociali, nel Paese che da ieri è retto da un govemo «nero-blu» nato dall'alleanza fra i popolari conservatori di Schuessel e i nazional-populisti di Joerg Haider? Le variabili e le incognite restano natural�mente molte: considerata la per�sonalità del tribuno che da Klagenfurt terrà le fila dei cinque ministri assegnati all'Fpoe (fra questi la Difesa e gli Affari sociali), e considerate le ricadu�te che l'isolamento intemazio�nale potrebbe provocare sul�l'economia. Ma nei punti caldi, il programma si sforza di essere rassicurante: quando sottolinea le radici e il solido legame comunitario dell'Austria, per esempio, o considera «nell'inte�resse del Paese» l'allargamento dell'Unione europea, anche se con «diverse velocità» di transi�zione. Molti capitoli economico-so�ciali del documento che da ieri è «materiale di lavoro» del gover�no, inoltre, non si discostano dal documento messo a punto in gennaio da socialdemocratici e Voep; entrambi i programmi prevedono una riduzione del deficit pubblico all'1,3 per cen�to del pil entro il 2003, con conseguenti misure restrittive, tagli, risparmi. E 80 delle com�plessive 120 pagine ricalcano in molti passaggi, alla lettera il documento che Schuessel aveva sottoposto al suo predecessore socialdemocratico Klima duran�te le trattative poi fallite: quello che il Fpoe aveva allora definito «il documento degli orrori». Molto ristretto, almeno nel programma ufficiale di gover�no, è infine Io spazio lasciato dal nuovo Cancelliere alle populistiche promesse elettorali di Haider. Niente «imposta secca», niente assegni famigliari gonfia�ti, niente «carta per gli stranie�ri». In altri punti importanti Schuessel ha frenato le richie�ste dell'Fpoe: l'età minima di prepensionamento sarà innalza�ta, nonostante le opposizioni di Haider, anche se di 18 mesi anziché di due anni. Anche le imposte indirette cresceranno. nonostante la forte resistenza dei «Freiheitlichen»: non au�menterà la benzina ma saliran�no bollo, assicurazioni e pedag�gi autostradali, oltre a energia elettrica e tabacchi. Come già previsto nella boz�za di programma messa a punto da socialdemocratici e Voep, il nuovo govemo vuole risparmia�re 726 milioni di euro l'anno tagliando le spese pubbliche: ogni anno il personale dello Stato diminuirà dunque del 2 pr cento, 9 mila dipendenti se ne dovranno andare nei prossimi tre anni. Ma questa e altre decisioni all'insegna del consoli�damento del bilancio, secondo i parametri imposti dall'Unione europea, sono soltanto uno dei molti detonatori sociali tue il Cancelliere Schuessel avrà diffi�coltà a disinnescare, nei prossi�mi mesi. Da questo punto di vista il govemo «nero-blu» non sarà popolare come Haider s'im�maginava e auspicava. Sono prevedibili al contrario forti resistenze da parte delle sue naturali clientele: la «piccola gente», gli elettori che per prole�sta hanno abbandonato il parti�to socialdemocratico. Con quali conseguenze, sulla stabilità e la vita stessa del governo? Molto dipenderà dalla situazione generale del Paese: l'arrivo al potere del movimen�to nazional populista di Haider ha infatti rovesciato i termini del confronto politico. Per de�cenni, nel secondo dopoguerra, l'Austria è stata una democra�zia del consenso; da ieri è una democrazia del conflitto. E per un Paese senza una tradizione di conflitto, i rischi di polarizza�zione sono enormi: in Parlamen�to e più in generale nella società civile, fra un'opinione pubblica nella quale «l'emozione» rischia di prevalere sul «discorso». La vera svolta e il pericolo più grave non sono nel programma, forse, ma in questa brusca inver�sione della cultura politica: un terremòto. ! Il presidente austriaco Thomas Klestil (a destra) e il nuovo Cancelliere Wolfgang Schuessel LE SANZIONI Washington ha temporaneamente ritirato l suo ambasciatore a Vienna, Cathryn Hall, ichiamandolo per consultazioni sulla nuova coalizione austriaca e ha deciso di limitare contatti col govemo neroblù. Lo Stato ebraico ha richiamato il proprio ambasciatore a Vienna, Nathan Meron, e ha avviato al tempo stesso un riesame delle proprie relazioni diplomatiche con l'Austria. Con l'entrata in carica del governo sono scattate le misure di sospensione dei rapporti politici previste dai Quattordici partner dell'Austria. l generale statunitense Wesley Clark, comandante supremo delle forze Nato in Europa ha cancellato una sua visita in Austria, prevista oggi. Oslo ha congelato i contatti politici con il govemo di Vienna, allineandosi alle decisioni dell'Unione Europea, di cui non fa parte. ■mmI i' «.i.■mwnii..niiii.11 ji mii.»»i Mpniiui.mm.iiu-nfinnw*'