Il governo Schuessel parte tra gli scontri di Tito Sansa

Il governo Schuessel parte tra gli scontri Il governo Schuessel parte tra gli scontri Effetto Haider, Washington richiama l'ambasciatore Tito Sansa VIENNA Doveva essere una festa, la nascita del govemo di coalizione dei popolari di Schuessel e i «libertari» di Haider, ed è stato un funerale. Di solito, dopo il giuramento dinanzi al Capo dello Stato, i ministri neoeletti uscivano allegri e chiassosi come ragazzetti il primo giorno di vacanza e, attraver�sando a piedi il Ballhausplatz, stringe�vano mani a cittadini plaudenti per raggiungere la dirimpettaia cancelle�ria distante appena una cinquantina di metri, per la prima riunione di govemo. Ieri, tra le 12 e le 13, non è accaduto. Il govemo nero-blu non si è fatto vedere, ha avuto paura di 3-4 mila rumorosi contestatori che lancia�vano ortaggi e uova e venivano man�ganellati dagli agenti (anche molte donne tra di loro) dei reparti speciali antisommossa. Per la prima volta nella storia dell'Austria, è uscito attra�verso il passaggio segreto sotterraneo che collega i due palazzi del potere. Già all'andata i ministri si erano nascosti, passando attraverso le «ca�tacombe» ex imperiali per andare dal presidente della Repubblica Thomas Klestil, che aveva ordinato loro di «presentarsi» a mezzogiorno. E il capo dello Stato, che aveva tentato fino all'ultimo di evitare questa unio�ne, ha colto ogni occasione possibile per sottolineare la sua irritazione. In precedenza aveva inviato una lettera al «Simon Wiesenthal Center» a Los Angeles per spiegare di «non avere altra scelta» che, se avesse sciolto il Parlamento e indetto nuove elezioni, i Freiheitlichen avrebbero vinto n Haider sarebbe diventato cancelliere. Ha scelto, insomma, il male minore. Nella sala a tappezzeria rossa che fu camera da letto della Kaiserìn Maria Teresa, il nuovo govemo è stato fatto allineare in piedi lungo ima parete. Vestiti di nero (ad eccezio�ne del ministro per le Infrastrutture, il «libertario» Michael Schmid, che è venuto nel costume della Stiria forse a evidenziare l'antieuropeismo della montagna) sono rimasti impalati per una decina di minuti perché, contra�riamente alle abitudini, Klestil U ha fatti aspettare. . Erano impacciati, i 16 membri del nuovo governo (12 ministri più 4 sottosegretari, 10 uomini e quattro donne) in gran parte novellini Cono�sciuti, oltre al cancelliere Schuessel sono solo la nuova vicecancelliera Susanne Riese-Passer (soprannomi�nata «Cobra imperiale») la ex sottose�gretaria e ora ministra degli Esteri Renila Ferrerò-Waldner, (che la setti�mana scorsa ha avuto la bontà di dire che l'Austria «Non deve finire come l'Italia») e gli ex ministri popolari Elisabeth Gehrer (Istruzione), nota per avere detto «mai con il partilo di Haider», Martin Bartenstein (Econo�mia) e Wilhelm Molterer (Agricoltu�ra). C'è anche, in un posto di grande responsabilità, le Finanze, il «mini�stro bambino» Heinz Grasser, di soli 31 anni. Per tutta la cerimonia della firma e dei giuramenti, Klestil non ha mai accennato a un soitìso. a Schuessel ostentatamente non ha stretto la mano, lo ha fatto solo una volta obbligato dal protocollo (per sanziona�re il giuramento) non ha pronunciato una sola parola di compiacimento, infine ha vietalo che il nuovo govemo posasse per i fotografi per il tradizio�nale gruppo di famiglia. Niente brindi�si con lo champagne, niente small talk. Di più non poteva fare per dimostrare al mondo intero il suo dispetto. Mentre i neoeletti se la svignavano attraverso il passaggio segreto sotto la storica piazza degli Eroi, centinaia di contestatori hanno continuato a dimostrare tino a notte fonda lanciando sassi e bottiglie, montre la polizia manganellava e cercava di disperderli con lo bombo lacrimoge�ne. Tutto il quartiere governativo ò of]' limits. «Non ci fenneremo ha detto uno che scandiva slogan attra�verso un megafono protesteremo ogni giorno e ogni notte». E ha confer�mato che una «grande dimostrazio�ne» ò organizzata per sabato 19 feb�braio. Dopo le minacce, il boicottaggio dell'Austria ieri è diventalo realtà. L'ambasciatore israeliano Nathan Meron è panilo «definitivamento» per Tel Aviv, quello degli Stati Uniti è slato richiamato per consultazioni, il comandante supremo della Nato in Europa, generale Wosley Clark, ha cancellato la programmala visita a Vienna, da quasi tutti i Paesi del�l'Unione Europea arrivano notizie sconfortanti di un progressivo isola�mento intemazionale dell'Austria. Preoccupata è l'industria turistica a causa delle cancellazioni da parte di ospiti stranieri, turbati sono i sindaca�li che definiscono «asociale» il pro�gramma di governo «favorevole sol�tanto agli industriali e ai conladini».