SCRinORI COME POP STAR di Mario Baudino

SCRinORI COME POP STAR LA FEBBRE DEI FESTIVAL LETTERARI SCRinORI COME POP STAR Mario Baudino NEL mondo dei lettori italiani sta accadendo qualcosa di nuovo, e nel corso del '99 un fenomeno che ormai da qualche anno stava crescendo è addirittura esploso. Accanto alle manifestazioni tradizionali, come la Fiera del ibro (ex Salone) di Torino e il «Festivaletteratura» di Mantova, la «Galassia Gutenberg» di Napoli o il Festival di Asti, si è assistito a un proliferare di manifestazioni che mischiano in vario modo gli ingredienti di queste «cucine». Da Forl�a Ferrara a inezia a Perugia a Cuneo a Napoli il libro in piazza, con autori spesso stranieri e di nome, folle importanti e librerìe estemporanee, ha conosciuto una grande stagione. Come se un popolo di lettori fino ad allora oppresso avesse trovato la sua guerra d�liberazione (per conquistarsi un biglietto d'ammissione all'incontro con lo scrittore preferito) e la sua festa. Ne parla Laura Lepri sull'ultimo Tirature, uscito dal Saggiatore a cura d�Vittorio Spìnazzola, osservando ironicamente come questa «febbre dei festival letterari» abbia creato un nuovo tormentone per gli organizzatori: fersi dire d�s�dall'autore inglese o americano, che è sempre impegnatissimo, ha troppi inviti, deve scrìvere un libro, si è ritirato in campagna e cos�via. Si è creato uno «star system mediatico», con autori contesi come pop star. E naturalmente la necessità di fersi venire idee sempre nuove, perché, aggiungiamo, lo star system implica concorrenza. Se uno scrittore di richiamo si gira tutti i festival, i mass media si interesseranno a lui per la prima tappa, a inizio tournée. E gli altri mancheranno l'effetto combinato tra mezzi di comunicazione e pubblico in cerca dell'«evento». Questo fenomeno è la spia di una situazione non ancora «irreversibile». Se ogni manifestazione deve creare l'evento, sarà sempre più difficile resistere per più di qualche edizione, perché l'evento migliore è quello irripetibile. «E' importante che cresca il numero degli appassionati dei festival, ma anche dei lettori», scrìve la Lepri. Giustissimo. Anche perché finora i mille festival non sembrano aver influenzato il mercato. Non abbiamo ancora i dati del '99, quelli del '98 dicono che la vendita dei libri in Italia è salita, ma di poco. Più l,89fc in base alle stime dell'Aie, più 1,3 in base a quelle dell'editrice Bibliografica. Più o meno come il Prodotto Interno Lordo, la ricchezza prodotta dal Paese. Sarebbe una bella sorpresa scoprire che il '99 è stato un anno boom; è prevedìbile che non sarà così.

Persone citate: Gutenberg, Laura Lepri, Lepri

Luoghi citati: Asti, Cuneo, Ferrara, Forlì, Italia, Mantova, Napoli, Perugia, Torino