RIVOLI una pentola di cozze sul divano
RIVOLI una pentola di cozze sul divano Cos�l'arte del '900 si è ispirata alla vita di tutti i giorni: si apre oggi la grande mostra «Quotidiana» RIVOLI una pentola di cozze sul divano La mostra Quotidiana, sarà aperta al Castello di Rivoli fino al 21 maggio. Dal marted�al venerd�l'orario è dalle 10 allo 17, il sabato e la domenica è aperto fino alle 19, il primo e terzo sabato del mese fino alle 22, Il lunedi è chiuso. di of.ni secolo». Opere di 200 artisti, soprat�tutto d'avanguardia, che vanno a scovare ndla roallà del quotidiano o dui suoi oggetti l'inquietudine, il disagio, l'imprevedibile che si anni�da nnlla normalità. Cosi come una pipa non ò mai solo una pipa, cos�ogni oggetto che l'artista guarda conlieno in sft o nel suo perimetro sempre «altro». E sui muri e il pavimento del Castello di Rivoli e nella Manica Lunga o nella Casa del Conte Verde, la passeggiata fra gli oggetti quotidiani di oggi e di un sncolo fa, si pnisonlano come lettu�ra inquietante, ironica, esoreistica. Sensibile, Come in un Grande Magazzino i prodotti in offerta più esposti sono: sanitari, divani e sedii;, pentolame, paesaggi urbani, ritraili famigliari, cibi dalla carne e salumi ai crosta�cei, ai barattoli di salse. Cosi Marcel Broodthaers allestisce una grande pentolone di cozze e Felix GonzalezTorres mucchi di cioccolatini Perugina e Claes Oldenburg un banchet�to da macelleria con arrosti, bollili, fettine. Naturalmente non manca�no spazzolini da denti o apriscatole costruiti da Ilya Kabakov o i più lamosi pettini per cane in acciaio grigio di Marci;! Duchamp che non viene qui ricordalo per i suoi orina�toi. Quelli vengono reinlnrprelali da Robert Gober, sempre in cerami�ca, e, piii arditamente in cartone e ledilo, da Oldenbur);. Attenzione e cnlica dell'oggetto che in questa mostra va avanti a rimbalzo di tomi più che a cronologia e le bottiglie di Morandi condividono l'incubo surreale con il gran topo nero vispo-visjiosul letto del dormiente di Kathanna Fritsch. Bicchieri e giornali di Hraque, Schwitters, carte e pesche di Picasso, dialogano con le luci e i merletti di Balla e Boccioni, le scato�le di Warhol e Oldenburg, vicino alla stufa che Pistolotto gh ha dedi�cato in un lontano specchio del '62. La Manica Lunga che ospita, per la prima volta, tele, sculture, lotougadccsGd grafie e installazioni, è interrotta da alte, bellissime, finestre con scorci di paesaggio urbano e montuoso che a loro volta vanno in dialogo con l'albero acrilico di Richard Artschwanger, le città nude di Guy Debord, i mattini rossi di Gilbertfr George, i ristorantini d'autostrada di Dan Graham, o l'impronta del copertone d'auto di Robert Rauschenberg o gli acchiappatoli di farfalle di Hannah Starkey, E' un fiussu continuo di realtà in video n in fotografia, realtà tale e quale o con quel tanto che basta a modificarla perchè ci appaia sottoli�neala, modificata, reinventata, co�me le fate di Grazia Toderi o i palleggi di Marijke van Warmedam o le camminate di Beckett, viste da Brace Nauman, o quegli oggetti, visti come colombari, di un giovane di Oxford, da Christian Boltanski. Ma non manca il clima del gioco come in Ceal Floyer che su di un muro bianco fa appendere uno scon�trino di cassa che registra una spesa, fatta a Rivoli, esclusivamen�te di prodotti bianchi, dal cotone all'aglio, dallo zucchero alla farina, documento freddo che si scalda con l'immaginazione del trasformare. Il vecchio scontro e rapporto arte-vi�ta ò esemplificato nella mostra di Rivoli attraverso una grande atten�zione al particolare, come se da esso si potesse dedurre una conoscenza ampia, un modello. Ma anche, me�scolando, tempi e scuole, realismo e futurismo, dada e pop art, iperverismo e citazionismo, aslraltismo e minimalismo, una via postmoderna sempre piii incline nel riconoscere al realismo la sua forte carica d'at�trazione: una sensibilità perii reale minuto, frammentalo, che diventa simbolo di un desiderio di nuove progettualità. Vigogna, o alpaca, una lana più preziosa del cashemire. L'artista cilena Vlcuna. che lavora giocando sul proprio cognome, costruisce entro spazi rìgidi e geometrici, un morbido, Inestricabile gomitolo (a destra), che diventa via via liana o pendula treccia di capelli giù dal balcone
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