Per i disabili un Giubileo pieno di ostinoli

Per i disabili un Giubileo pieno di ostinoli Grido d'allarme del segretario generale dell'Unitalsi: «Nonostante le promesse nessuno è intervenuto» Per i disabili un Giubileo pieno di ostinoli «Molti bus non hanno l'autorizzazione per trasportare più carrozzelle» Luca Tornasi ROMA Piazza San Pietro sarà riscalda�ta per i 4 mila disabili e i 20 mila circa accompagnatori che l'11 febbraio assisteranno alla messa del Papa. Ma resta sul tappeto il problema di come trasportarli in giro per la città: a una settimana dal Giubileo dei malati l'avvocato Maurizio Scelli ha un po' perso la pazien�za e racconta dei suoi inutili Eercorsi tra le pieghe della urocrazia, capitolina e non. L'avvocato Scelli è il segretario generale dell'Unitalsi, l'associa�zione di volontari famosa per portare gli handicappati a Lour�des, e da sempre l'organismo di assoluta fiducia del Pontificio Consiglio degli Operatori Sani�tari per l'organizzazione logisti�ca del Giubileo dei malati. Un Giubileo che inizia il 10 febbra�io e termina il 12, con processio�ni e veglie di preghiera, con il momento culminante nella messa in piazza San Pietro con il Papa venerd�prossimo. Le previsioni del tempo indi�cano che febbraio è il mese più freddo. E allora per evitare disagi ai 4 mila disabili in carrozzella, l'avvocato Scelli ha pensato ad un termosifone di 3 mila metri quadrati: sotto i piedi dei malati verranno collo�cate 4 pedane di tubi di rame dove scorre acqua a 25 gradi. I 150 milioni di costo sono stati tirati fuori dalla sua associazio�ne di volontari. Ma il vero problema restano i trasporti, che rischiano di far saltare tutti i tempi delle mani�festazioni e salire la polemica. Per spostare i disabili la solu�zione dell'Unitalsi prevede l'uso degli autobus dell'Atee, l'azienda del servizio pubblico. Da mesi è stata depositata la richiesta di 150 veicoli di quelli a tre porte predisposti per la salita delle carrozzelle. Sembrava tutto a posto quando dietro l'qngolo si è affacciato un note�vole intoppo burocratico. «Per�chè i bus specializzati spiega Scelli quelli con la pedana, hanno scritto sul libretto di circolazione che sono abilitati per il trasporto di una sola carrozzella». La soluzione ci sarebbe anche, sotto forma di una deroga della Motorizzazio�ne Civile che per i giorni della manifestazione autorizzi la sa�lita di più disabili. «Tutti mo�strano grande disponibilità aggiunge Scelìi sindaco e prefetto dicono di voler risolve�re. Ci dicono di stare tranquil�li», ma fatto sta che ad una settimana scarsa dal grande evento nessuna decisione è sta�ta ancora presa. L'alternativa consiste nel far salire i disabili sugli autobus privati e per Roma equivarrebbe al caos, in quanto i bisonti della strada intaserebbero la città ed inol�tre, secondo i calcoli dell'Unitalsi, mentre occorrono tre mi�nuti per far scendere un porta�tore di handicap dagli autobus del servizio pubblico con le loro tre porte, servono parec�chi minuti per quelli privati ad una porta sola: E s�che l'Unitalsi ha predisposto l'operazione fin nei minimi dettagli, con tabelle e tempi di percorrenza per far spostare i gruppi all'in�terno della città. Sui 70 alber�ghi che ospiteranno disabili e accompagnatori sono stati ese�guiti minuziosi controlli, com�presa la misura delle porte e dei bagni, per verificare il pas�saggio delle carrozzelle negli alberghi non predisposti per portatori di handicap. La nota dolente rimangono i trasporti. «Tutti a livello istitu�zionale dichiarano il massimo impegno. A noi conclude Scel�li serve qualcuno che si assuma responsabilità». A cin�que giorni dall' «ora x» l'appel�lo sembra un'accusa.

Persone citate: Luca Tornasi, Maurizio Scelli, Scelli

Luoghi citati: Roma