«Ministro albanese amico dei boss» di Maurizio Molinari

«Ministro albanese amico dei boss»Natalina Cea: «Il responsabile delle Finanze è compromesso con i contrabbandieri» «Ministro albanese amico dei boss» Dopo la denuncia sale la tensione tra Roma e Tirana Maurizio Molinari ROMA Le dimissioni di Natalina Cea da responsabile della missione europea per la rifor�ma delle dogane albanesi aprimi) un nuovo frnnle di attrito fra Roma e Tirana. Natalina Cea punta il dito contro il ministro dello Fi�nanze albanese, Anastas An�geli, accusandolo di aver ostacolato la missione euro�pea o di ossero nompromesso con il contrabbando di greg�gio, ma a Tirana la replica è rovente. «Le mie dimissioni non sono una fuga ha detto la Cea inlorvnnendo alla commissiono Esteri del Sonato ma da due anni e mozzo vìvo sotto scoria e le minacce ricevuto orano dettagliate contro di mo e la mia famiglia». La Coa s�ò lamentata ili non aver ricevuto «pur molti f.iorni neanche una telefonata da Tirana dopo l'annuncio delle dimissioni» e poi ha dettagliatamente ricostruito il lavoro dol suo team di 16 funzionari euro�pei che, dnl 1997 ad oggi, ha fatto passare le entrato dello dogano albanesi da 200 a 500 miliardi di lire: tutti soldi che altrimenti sarebbero finili alla criminalità organizza�la. «Abbiamo rivelalo nume�rose e gravi irregolarità e per quanto riguarda il contrab�bando, abbiamo coadiuvalo il lavoro di una commissione di indagine albanese che al termini! del lavoro ha chie�sto rapidi provvedimenti al�l'autorità giudiziaria che pe�rò lamenta la funzionaria non li ha ancora adottati». Il tono di polemica nei confron�ti del governo albanese e del «ministero dello Finanze» è netto, solo guandò parla del premier Ilir Meta usa l'espressione «ho trovalo pieria attenzione», in un'intervi�sta pubblicata su «L'Espres�so» gli addebiti al ministro delle Finanze sono più speci�fici; «La stampa albanese attribuisce al ministero del�le Finanze preoccupazioni e riserve sull attività della no�stra missione che non sono mai stale smentite, una cir�costanza non incoraggiante per svolgere un lavoro cosi delicato». La Cea lascia inten�dere che un dossier d�accuse infamanti ai suoi danni po�trebbe essere uscito dagli uffici del ministro delle Fi�nanze e fa riferimento a telefonate ricevute da Angelj nelle quali le s�chiedeva di non creare problemi a «mini�stri onesti». Ma c'è dell'al�tro: lo scorso 22 gennaio la missione europea guidala dalla Cea inviò ai propri superiori a Bruxelles una lettera in cui si descriveva la vicenda delle recenti dimis�sioni di un altro ministro, Zef Preci, determinalo a re�vocare le licenze a cinque compagnie petrolifere. «Tre di queste si legge nella lettera appartengono al ministro delle Finanze, com�presa la Anoli, una società di proprietà del cugino del mini�stro, che è stato da noi indagato per contrabbando». Nell'audizione al Senato la Cea è tornala sul tema del «contrabbando di petrolio» che a suo avviso sarebbe una delle principali fonti di reddi�to de la criminalità organiz�zata. Facendo riferimento al periodo «prima della guerra in Kosovo quando c'erano già le sanzioni contro la Jugoslavia» ha ricordato che «sotto il lago di Scolari era�no stati costruiti degli oleo�dotti illegali per far arrivare il greggio in Serbia e Monte�negro». Le denunce della fun�zionaria italiana che ha ringraziato il governo per averla tutelala e sostenuta hanno causato una immedia�ta, e dura, replica d�Tirana. Il ministro delle Finanze Anastas Angelj, si è presenta�to davanti ai giornalisti con a fianco il premier Ilir Meta contrattaccando: «Sequalcuno ha qualcosa da dire deve mostrare i documenti e le prove, il governo albanese non può accettare questi in�sulti». «A chi dice di essere stato minacciato ha detto il ministro in tono polemico posso solo dire che a me i contrabbandieri telefonano minacciandomi cento volte al giorno, ma resto qui ed andrò avanti fino in fondo». Come dire: io non fuggo dall'Albania come ha fatto Natalia Cea. Parole roventi, che aprono un caso nei rap�porti bilaterali. La scorsa settimana Angelj era venuto a Roma, in�contrando il collega italia�no Vincenzo Vìsco, per tentare di evi�tare lo scon�tro aperto. Non c'è riu�scito. «Mi sono dimessa dairincarico Da due anni vivo con la scorta per le continue minacce» Massimo Simcnelli, arrestato per lo scandalo della Missione Arcobaleno

Persone citate: Anastas, Anastas An, Ilir Meta, Natalia Cea, Natalina Cea, Sonato, Vincenzo Vìsco