Ulster, verso il riterno del potere di Londra di Fabio Galvano

Ulster, verso il riterno del potere di Londra Di fronte al rifiuto dell'Ira di disarmarsi Ulster, verso il riterno del potere di Londra Fabio Galvano corrisponclenle da LONDRA^ Per la prima volta dall'accor�do del Venerd�Santo, due anni fa, l'Irlanda del Nord si affaccia sull'orlo di un abisso. Il mancalo avvio del disarmo da parte dei gruppi paramilita�ri, in prima linea l'Ira, e la minaccia unionista ili abban�donare di conseguenza il go�verno dell'Ulster condannan�do l'intero processo di pace hanno indotti) il governo Blair ad adottare misure d'emergen�za nel tentativo di salvare la provincia da un ritorno al caos o al sangue. Non è slato proclamato la «home mio», cioè il ritorno al poterò diretto di Londra sulla provìncia; ma il ministro per il Nordìrlanda Pe�ter Mandelson ha annuncialo ieri sera ni Co�muni che già nel�lo prossime ore sarà presentato un progetto di loggeda appro�vare a tambur battente, entro l'inizio della prossima setti�mana por dar�gli il potere d�riassumere quel l, ministro Peter controllo. E' poco più d�una mossa dilatoria, mentre continuano serrati i contatti con ogni parte in gioco. Quello che Mandelson spera e con lu�Blair, protagonista a tarda sera di un incontro con il premier irlandese Bortio Ahern ò che in questi pochi giorni l'Ira e le altre formazio�ni paramilitari facciano alme�no un pìccolo passo, dando un segno di buona volontà. Que�sto consentirebbe al leader unionista David Trimble, che due mesi fa aveva aderito al nuovo governo dell'Ulster do�po una strenua battaglia per la pace con gli oltranzisti del suo partito, ma solo a condi�zione che il disarmo fosse avviato, d�restare al suo po�sto e scongiurare cos�un inar�restabile «effetto domino» su tutte le nuove istituzioni. Cer�to, il rapporto della commis�sione sul disarmo presieduta dal generale canadese John de Chastelain non poteva rive�lare una situar'one più delu�dente. «Inaccettabile», l'ha de�finita ieri sera Mandelson. «Dobbiamo continuare a trovare il modo di far funzio�nare le istituzioni ha detto il ministro Tutti �partiti devo�no avere certezze. Non si possono accettare, dell'accor�do del Venerd�Santo, soltanto le parli che piacciono: o tutto o niente». E rischia d�essere niente. Mercoled�Blair aveva lancialo una sorla di ultima�tum all'Ira: l'avvìo del disar�mo entro ieri, in modo almeno simbolici), i) un grave passo indietro sarà inevitabile. Le ore sono passate, ma l'Esercìto repubblicano non ha rispo�sto. Invano Gerry Adams, presidenlii del Sinn Féìn che ò il braccio polìtico dell'Ira, ha cercato di ricuci�re lo strappo chiedendo ieri sera un incon�tro urgente con l'unionista Trimble: «La cri�si può essere ri�solta se c'è la volontà politica di farlo», ha di�chiaralo: «Se gli unionisti con�vincono il gover�no britannico a sospendere le istituzioni, il che equivale a farle crollare, sa�rà diffìcile ri�mettere insieme il processo d�pa�ce. E il disarmo, su cui gli unionisti sollevano tanta pol�vere, non s�farà mai». Replica Trimble: «Due mesi fa abbiainti fatto il salto, tocca ora agli altri mantenere le promesse. Il mìo partito non può più giustificare un gover�no fianco a fianco con il Sinn Féìn». Su questo sfondo, con l'Ulster che sta vìvendo la sua più grave crisi da quando il processo d�pace ha colto i suoi primi significativi succes�si, Blair ha incontrato ieri in Cornovaglia a «metà strada» fra Londra e Dublino l'irlan�dese Ahern, con cui aveva avuto in giornata numerosi contatti telefonici (oltre a quelli con il presidente Clin�ton, sempre presente dietro le quinte). «La pace sostiene il premier britannico non è perfetta ma c'è; ed è molto meglio del terrore del passa�to». Non è tuttavia da Blair o Ahern che in questo momento possono venire le risposte, bens�da Belfast, dagli uomini d'armi che frenano il volo del nuovo Ulster. Mandelson , ministro Peter Mandelson