I 14 varano le sanzioni contro Vienna

I 14 varano le sanzioni contro Vienna I 14 varano le sanzioni contro Vienna LEuroparlamento: pronti a sospendere il Paese dall'Ue corrisponclenle da BRUXELLES L'Europa congola le relazioni con l'Austria. Come avevano proannunciato lunedi scorso, 14 Stati doll'Unione europea molleranno in atto le sanzioni contro Violina ridosso che il governo di coalizione tra i popolari o il Fpoo è una realtà. L'annuncio è stato dato ieri sera da un portavoce della presidenza di turno portoghese dell'Ue. In particolare i quattordici «non promuoveranno 0 accollerano qualsiasi contatto bila�terale ufficiale a livello politico» con il governo; non sosterranno «i candidati austriaci elio cerchino incari�chi nelle organizzazioni internazionali»; e riceveran�no gli ambasciatori austriaci nello loro capitali «solo a livello tecnico». Non si tratta di una rottura completa delle relazioni diplomatiche, ma di una loro forte riduzione. Resteranno invoco funzionanti lo relazioni di Vienna con lo istituzioni europeo, come la Commis�siono, Nello stesso giorno in cui i Quattordici dichiarano l'entrata in vigore dolio loro sanzioni, il Parlamento europeo si pronuncia a grandissima maggioranza contro Haider, motte in guardia il cancelliere incarica�to Wolfgang Schuessel e chiodo a Stali membri o Commissione di tenersi pronti a sospendere Vienna dall'Unione se il suo governo dovesse violare i diritti fondamentali dell'Ue. Con un voto dal risultalo molto nello 406 deputati a favore, 53 contro e 60 astenuti l'assemblea ha approvato una risoluzione comune elio era stata presentata dai capigruppo di Ppe, Pse, liberali, verdi o comunisti. A votarla sono stati i rapprosontanii dei cinque schieramenti i conservato�ri britannici che appartengono al gruppo del Ppe hanno preferito in larga misura astenersi, e con loro un paio di esponenti di Forza Italia mentre contro si sono espressi gli esponenti delle destre e i radicali della Lista Bonino. Ma nonostante il voto unanime raggiunto dalle due grandi famiglio politiche del Parlamento i popolari e i socialisti il risultato BOttolinea la frattura che si è croata nel gruppo Ppe, dove alla linea di Cdu e conservatori britannici, che hanno scolto di non prendere misure contro i compagni di partilo austria�ci, si conlrapiione quella assai più dura di francesi e spagnoli. Non a caso, così, ieri sono siali bocciali in aula due emendamenti presentali a nome del Ppe uno sosteneva «la condanna di ogni tipo di estremismo politico, sia di sinistra, sia di destra», mentre l'altro sfumava i toni sull'ingresso del Fpoe nel governo che hanno ollenulo un numero di voli ben inferiore ai 240 deputati che i popolari hanno. Alla fine, dunque, i toni sono rimasti più duri di quanto la maggioranza pro-Schuessel del Ppe si augurasse. Il lesto uscito dal Parlamento, infalli, non solo «condanna tulle le dichiarazioni offensive, xeno�fobe e razziste» di Haider, ma avverte anche che d'ammissione del Fpoe in una coalizione d�governo legittimi l'estrema destra in Europa». Una condanna chiara della strada aperta dall'esperimento viennese. 11 presidonto del gruppo Ppe, il tedesco Hans-Gerl Poeltering, rifiuta però di parlare di sconfitta della posiziono Cdu, rivendica il volo favorevole del suo gruppo alla risoluzione nel suo complesso e replica alle accuse che «noi non vogliamo legittimare la destra in Europa». Né Poeltering appare turbalo dalle richieste di «verifica dell'ìdentilà» del Ppe che arrivano tanto da un esponente del Ppi come Guido Bodralo, che dai francesi deU'Udf e in qualche misura anche dagli spagnoli. Molto soddisfatti dall'esito della votazione sono naturalmente i socialisti. Il presidente del gruppo Enrique Barón Crespo commenta che «la maggioranza si è pronunciata in modo chiaro, condannando la banalizzazione della destra che in Europa si sta rislrutturando e sostenendo l'inziativa polìtica corag�giosa del Consiglio». Tra i 53 euroedpulali che hanno invece volato contro la risoluzione dodici sono italiani. Tra d�loro anche Raffaele Costa d�Forza Italia, che motiva il suo no con l'opposizione «alla scella d'interferire pesante�mente nelle vicende politiche austriache». Con motiva�zioni analoghe hanno votalo contro cinque parlamen�tari d�An mentre Mario Segni si è espresso a favore i leghisti Gobbo e Speroni, Bìglìardo della Fiamma Incolore e Ire deputati della Lista Bonino. Ifra. man.l Congelate le relazioni bilaterali (ma non con la Commissione) La risoluzione dell'Assemblea passa a grandissima maggioranza, votano contro 12 italiani

Persone citate: Bonino, Guido Bodralo, Haider, Mario Segni, Raffaele Costa, Wolfgang Schuessel

Luoghi citati: Austria, Bruxelles, Europa, Stali, Vienna