Il Belgio alla crociata d'Austria guardando ai problemi di casa di Francesco Manacorda

Il Belgio alla crociata d'Austria guardando ai problemi di casa TRA LA MINACCIA DEGLI ESTREMISTI FIAMMINGHI E GLI SCANDALI L^ Il Belgio alla crociata d'Austria guardando ai problemi di casa retroscena Francesco Manacorda corrispondente a BRUXELLES EH troppo semplicistico diro " che dobbiamo tenere l'Au�stria in Europa a tutti i costi, lo ponsò che l'Europa possa cavarsela benìssimo audio senza l'Austria, Non no abbiamo biso�gno». Puntuale, puntualissima, an�che ieri dal Belgio arriva l'ultima bordala dol vicopremier o ministro dogli Esteri Louis Michel contro il governo di coalizione appena nato a Vienna. E' una guerra senza quartiere quella che Bruxelles una volta tanto intesa conio capitalo belga piuttosto che dell'Europa ha intra�preso, anche so a quanto pan; inutilmente, contro la «nauseante dema�gogia» di Haider o contro la sua ascosa al Rovemo, Primo a chiedere otto giorni fa una «reazione coordi�natali da parto dell'Unione europea, primo a beccarsi gli insulti («corrot�ti») di Haider, primo a esultare quando lunedi la presidenza poitoghoso dell'Ue ha annunciato la dichiarazione dei 14 contro Vienna, primo ad annunciare che appliche�rà «scrupolosatnente» le sanzioni provisto, primo a proporro Michel dixil il boicottaggio sciistico dolio cime tirolesi, il governo «arcobale�no» (ci convivono non senza tensio�ni liberali, socialisti e verdi) ha preso sulla questione austriaca una posiziono nella e in alcuni casi decisamente dura, ben difforento dai silenzi che si ascollano a Londra o all'Aia. A spingere il bellicoso ministro degli Esteri e il più taciturno pre�mier liberale Guy Verhofsladl con�tribuiscono motivi legali non solo al pericolo d�un'avanzata della destra in Europa o ai rapporti bilaterali con Vienna, ma anche a questioni di politica interna. Il Belgio è jx^r storia, istituzioni e cultura la patria del compromesso fiamminghi e valloni si dividono lutto con esaspe�rala ed esasperante attenzione, la�sciando qualche briciola di potere anche ai sessantamila germanofoni ma ciucilo che è stalo stretto a Vienna è un palio davvero impossi�bile per la classe dirigente del re�gno. Il loro Fpoe, del resto, i belgi ce l'hanno in casa. Si chiama Vlams Block, il «blocco delle Fiandre», pro�pugna un nazionalismo fiammingo e si dico stufo degli immigrati, ap�poggia leggi sullo vittimo di guerra che equiparano i deportali nei cam�pi di concentramento ai volontari che combattevano nelle SS: con questo programma ha proso il IS'tt nello Fiandre alle elezioni politiche di giugno, mentre ad Anversa la Milano del Belgio, ricca e borghese lo ha scelto un elettore su quattro, Risultati rosi vani dal cordone sanilarioche finora tutti quanti, compre�si i crìstianodemocratici che proprio a giugno hanno dovuto cedere il potere, gli hanno steso atlomo. Ma certo è tutt'altro elio infondata l'ac�cusa che Filili Dewinter, il capo del Vlams Block, lancia in questi giorni al governo: «La loro reazione cosi aggressiva nei confronti dell'Au�stria non ha nulla a elio vedere con l'Austria; quello (li cui hanno paura è che qualcosa del genero avvenga anche qui in Belgio, che i crìstianode�mocratici si alleino con noi». E anche il vici'promier Michel, rispon�dendogli a distanza, conferma la lesi: «Ciuci che vale per l'Austria vali; certamente anche por il Bel�gio», dice spiegando elio in caso di un'alleanza di governo con il Vlams Block l'Europa avrebbe ogni diritto d'intervento. Ma l'offensiva diplomatica di Bruxelles contro Vienna e anche l'occasiono per segnalare al mondo che qualcosa è cambialo nei confini del regno, dominalo guarda caso proprio come in Austria nell'ulti�mo decennio da una coalizione di crislianodemocralici e socialisti ac�cusala di essere la fonte di ogni male. Dopo il Belgio dei podofili, dei «folli del Brabante» la banda di assassini che per anni imperversò impunita -, delle tangenti che si intrecciano con gli omicidi politici, e infine dei polli alla diossina, il nuovo governo sta corcando di cam�biare l'immagine di un sistema con�sociativo che spinto all'estremo ri�schiava l'implosione. Cos�il Belgio, oltre a fare la voce grossa con l'Austria, sostiene i ricorsi delle organizzazioni intemazionali con�tro la scarcerazione di Augusto Pinochet, anche in questo caso senza esili apprezzabili so non ({uello di attirarsi le ire di Downing Street e della Moneda. Ma non è solo una questione d'immagine: mentre si muoveva per i diritti umani e con�tro la xenofobia, il governo di Bru�xelles ha anche lancialo la prima campagna di regolarizzazione dei «sans-papier», gli immigrati illegali. Per ora, vincendo lo loro paure, hanno risposto in più di trentamila. L'ultima bordata: «L'Unione può cavarsela anche senza Vienna» Le votazioni al Parlamento europeo di Bruxelles

Persone citate: Augusto Pino, Block, Filili Dewinter, Haider, Louis Michel