Il ritomo di Carosello

Il ritomo di Carosello BUONGIORNO di Massimo Gramellinl Il ritomo di Carosello BOLITI gli spot, ritorna Carosello. La buona recla�me degli Anni 60 tanto cari ajjli eterni ragazzi dell'Ulivo vie�ne nesumata per i messaggi eletto�rali, che in nome della legge dure�ranno almeno un minuto, recintati in appositi siparietti e condannati a essere innocui, affinché i bambi�ni-elettori possano andare «tutti a nanna» tranquilli. Ne abbiamo avuto un anticipo nel dibattito di ieri, che ha sancito la trasformazio�ne della politica in una forma minore di cabaret. Carosello, ap�punto. In quello originale, Bramieri raccontava una barzelletta e solo alla fine spuntava il marchio del prodotto reclamizzato. Anche a Montecitorio si avvertiva un certo pudore a parlare del prodot�to: qualche ideale per scuotere una società che strilla le sue paure ma non riceve risposte e allora vota Haider. Meglio fare gli spiritosi: Bossi paragonava l'Ulivo alla fami�glia Addams e rideva. E rideva D'Alema, che forse pensava a Vel�troni travestito da Morticia. Ride�va e dimenava le spalle, mentre Fini gli dava del fifone e Berlusco�ni del dittatore. E ridevano come matti quelli del Polo, quando Mus�si si è messo a parlare in tedesco, di questi tempi e con quei bafietti, e indeciso fra Marx ed Engels ha finito per citare Totò: «M» mi faccia il piacere!». L'unico che non rideva mai era Cossutta. Reperto di un'era tragica, però più sena.

Persone citate: Addams, Bossi, Cossutta, D'alema, Engels, Haider, Marx