Mannesmann si prepara all'ultima offensiva
Mannesmann si prepara all'ultima offensiva Luned�scade l'Opa di Vodafone. I tedeschi studiano un accordo con Aol Europe: oggi possibile l'annuncio Mannesmann si prepara all'ultima offensiva Voci di interesse della Bell per Colaninno MILANO Olivelli di nuovo boom in Piaz�za Affari. Vodafone alle stelle sui tabelloni della City. Grandi manovre a Duesseldorf per ten�tare l'ultima difesa contro il blitz britannico contro Mannesinann. Anche ieri non sono mancate le emozioni sul fronte caldo delle telecomunicazioni europtM;, al centro di manovre che potrebbero ridisegnaro la mappa delle tecnologie del Vec�chio Coiiliiieiili;. Ieri, innanzitutto, i riflettori si sono riaccesi su Olivetti, Col�pisce l'entità del rialzo H-5,54X1 del titolo di Ivrea, ma inpressiona ancor di più il volu�me di affari sulla capofila del gruppo Telecom: scambi per 520 milioni di euro, oltre mille miliardi d�lire, per più del 35 del capitale. Nelle ultimo olio sedute sui terminali di Piazza Affari e passalo più del 1896 del capitale della holding: difficile, di fronte a cifre di questo tipo, parlari; di acquisti di investitori istituzionali o ili correzione di rolla legala ai pur numerosi «report» positivi (gli ultimi quel�li di Deutsche Bank, Morgan Stanley e; di Lehman Brothers) in uscita dopo il meeting di Venezia. Appare evidente, semmai, che «qualcuno» stia costituendo pacchetti di una certa consisten�za, con un significalo strategi�co. Ma chi? L indiziata numero uno è l'americana Bell ma gode altrettanto credilo l'ipotesi di un nuovo partner che potrebbe affiancare Colaninno e rendere cosi possibile un vecchio proget�to caro al numero uno di Tele�com: procedere alla fusione con Tecnost (altro titolo in grande evidenza, H3,29'Mi) e accorciare cosi la catena di controllo che porta a Telecom, disperdendo cos�lungo la filiera il rilevante «cash flow» generato dalle socie�tà operative. Un progetto gradi�lo al mercato, ma che comporta un massiccio rafforzamento del�le disponibilità di Olivetti: un nuovo partner, insomma, sareb�be gradito. Piccola sorpresa: al rialzo generalizzato non parteci�pa Tiro. Mentre a Milano riprendeva consistenza il «giallo Olivelli», ecco che dalla Borsa londinese giungevano segnali interessanti sull'Opa di Vodafone. Il titolo della società di Chris Gent, dopo le incertezze della vigilia, pren�deva il volo meltenindo a segno un rialzo pari al 6,5'Xi. La City, insomma, sta ormai scommet�tendo sul successo dell'offerta d'acquisto su mannesmann. Le ragioni? Innanzitutto l'indiscre�zione, pubblicata dal «Wall Stre�et Journal», per cui il consiglio di sorveglianza della manne�smann avrebbe imposto in prati�ca a Klaus Esser di incontrarsi ancora con gli scalatori inglesi per raggiungere un accordo. «Noi stiamo compatti dietro a Esser» ha replicalo il consigliere Juergen Ladberg, smentendo il tono della notizia, ma non la sostanza. Pare eerto, infatti, che i due grandi nemici si debbano rivede�re per tentare un'intesa in extre�mis, prima che lunedi prossimo scada l'Opa. Lo hanno imposto, con un appello comune, i vortici dei fondi tedeschi, americani e inglesi che gradirebbero evitare scelle seomode, anche per moti�vi extrafinanziari (come dimo�stra il fatto che un grande fondo tedesco ha preferito vendere più di 2 milioni di azioni Manne�smann pur di evitare una scelta comunque imbarazzante). Ma che margine può esistere per l'intesa? Non molto, anche se la distanza tra domanda e offerta si è ristretto. Esser, fino a pochi giorni fa, rivendicava per i soci Mannesmann il 5896 del capita�le, ora si accontenterebbe del 52"zii. Gent, dall'offerta iniziale del 45nzii, ò salilo tino al 49"zn. Ma in quei tre punti percentuali sta il comando della maggior socie�tà europea, l'unica in grado di insidiare il primato di Nokia nelle Borse del Vecchio Conti�nente. Gli spazi per l'accordo, insomma, sembrano esigui an�che se la conta del capitale è incerta. Decideranno, all'ultimo momento, gli arbitraggisli (ov�vero la speculazione che mira a lucrare sulle differenze di valo�re tra le due Borse) che controlla�no ormai il 150Zo del capitale. E un nonnulla potrebbe spostare l'ago della bilancia. Magari quel�l'accordo con America on Line Europe che, secondo fonti di Francoforte, Klaus Esser potreb�be chiudere già oggi: nascereb�be un'alleanza 50-50 che potreb�be offrire a Mannesmann l'ac�cesso ai 2,6 milioni di abbonati della società controllata da Ber�telsmann e da Steve Case. Sareb�be questa l'ultima carta in ma�no a Esser per rovesciare le sorti di una battaglia che, con l'alle�anza di Vodafone con Vivendi (prossimo socio di maggioranza di Infostrada, se l'Opa riuscirà) sembra segnata. (u.b.l Il numero uno della Mannesmann Klaus Esser
Luoghi citati: America, Francoforte, Ivrea, Milano, Venezia
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