Centrosinistra, una strategia contro Forza Italia di Amedeo La Mattina

Centrosinistra, una strategia contro Forza Italia Veltroni e Parisi non sono riusciti a convincere Castagnetti a far schierare i popolari a favore del referendum Centrosinistra, una strategia contro Forza Italia Sulle regionali non c'è accordo. Polena-, ci sarà molto da lavorare Amedeo La Mattina ROMA «C'è un forte spirito proporzionali�sta che impedisce di presentarci come una coalizione unita e allonta�na i cittadini dalla politica. Ci sarà molto da lavorare». Un'ammissio�ne, quella di Pietro Polena ieri a Montecitorio, che la dice lun^a sullo stato della maggioranza, i cui leader si sono riuniti con D'Alema nella tarda serata. Non a caso a Palazzo Chigi è stato posto con forza l'esigen�za di arrivare ad un sistema maggio�ritario che renda più coeso il centro�sinistra. Il premier è tornato a chie�dere l'approvazione di una legge a turno unico che trasformi parte della quota proporzionale in premio di maggioranza o di dare indicazioni per il S�al referendum. Ma il segreta�rio del Ppi Castagnetti si è opposto a entrambi le soluzioni, rilanciando il sistema del Senato anche per la Camera. E per il referendum, i Popo�lari daranno solo libertà di volo. Comunque si è concordato di appro�vare presto il provvedimento sulla par condicio, rilanciare il tema del federalismo e colpire al cuore l'inte�sa tra Forza Italia e Lega. Lo slogan è Bossi come Haider. Ma lo spirito proporzionalista è duro a morire e Polena l'ha toccato con mano alla riunione tra coordina�tori dei parliti del centrosinistra. Ordine del giorno: chi candidare alle regionali e, soprattutto, chi inserire nel cosiddetto "listino", cioè in quel magico elenco di nomi che quasi sicuramente verranno eletti. Ovvia�mente in questi casi, messe da parte le chiacchiere sulle identità politi�che, scattano le rivendicazioni più improbabili dei singoli partiti e dei segretari regionali. Ci vuole uno scatto di reni per rilanciare il centrosinistr.i :n vista dell'appimlamento del 16 aprile e allora ecco che si susseguono vertici dopo vertici. Ieri mattina, il primo in casa dei Democratici, il vertice dei segretari nazionali con quelli regionali pr trovare una candidatu�ra unitaria in Campania e Calabria. Solo su una cosa hanno concordalo: far entrare l'Udeur nella maggioran�za della provincia di NapoU e di Salerno. «Finalmente siamo usciti dal limbo», dice Mastella, il quale ha ottenuto, inoltre, che sarà un suo uomo a correre per la presidenza della provincia di Caserta. Ma nessuna altra intesa è stata raggiunta. Il centrosinistra è rima�sto. Per la candidatura alla presiden�za della Campania c'è ancora l'indisponibiltà di Bassolino e della JervoImo. Il sindaco di Napoli, tra l'altro, non vuole che sia candidato il suo collega di partilo De Luca, primo cittadino di Salerno. Il motivo? Se vincesse, diventerebbe il leader dei Ds in Campania e quindi gli farebbe ombra. Gli uomihi di Bassolino, come Salvatore Vozza, ieri alla Ca�mera facevano sapere che il loro capo sarebbe disposto a candidarsi alle regionali solo se può scegliere il suo successore a Palazzo San Giaco�mo. Confermava Vincenzo Siniscal�chi che esprimeva la convinzione che alla fine Bassolino scenderà in pista: «Lui si rende conto che senza una sua candidatura il centrosini�stra perde, ma non vuole lasciare agli altri il controllo del comune di Napoli». Intanto i Popolari si sono ringalluzziti da un un sondaggio che li vede in crescila in Campania, ma non hanno una candidatura valida, oltre la Jervolino. Tuttavia il Ppi non ha buttalo la spugna e ha incaricalo De Mila e Zecchino di fare con l'ex ministro dell'Interno l'ultimo estremo tentativo. Se i due pesi massimi Bassolino e Jervolino si chiameranno fuori, allora ritor�nerà in pista il presidente uscente Losco (Udeur). «Infatti, se alla fine devono decidere un Peppe qualsiasi dice Mastella allora meglio il Peppe mio che i voli ce l'ha davvero. Questi signori del centrosinistra de�vono mettersi in testa che l'Udeur è un partito in crescita. Nel triangolo delle Bermuda Sicilia-Calabria-Cam�pania senza di noi non si vince, anche se fai l'accordo con il Prc. Dovrebbero pagarci oro...». Si, c'è un forte spirito proporzio�nalista e la maggioranza ha bisogno di mettere a fuoco una convincente strategia elettorale. Per questo D'Alema ha riunito a Palazzo Chigi i leader del centrosinistra. Il tentati�vo titanico è di rilanciare la coalizio�ne attraverso la semplificazione del�le sue componenti mleme. Un pri�mo passo sarà la creazione, dopo l'Assemblea nazionale dell'Asinelio, di un gruppo federalo dei Popolari, Democratici, Ri e, forse, Udeur. E la federazione voluta da Veltroni, che ieri ha avuto un faccia a faccia con Parisi, che fine ha fatto? Prima ci voghono le regole, è la posizione del capo dell'Asinelio che slenta a porta�re avanti l'idea della «gamba di centrosinistra» distinta e alleata ai Ds. A Parisi non basta federare i gruppi, anche perchè c'è lo scoglio dei socialisti. Bassolino insiste «Non mi candido» E si schiera contro il sindaco diessino di Salerno, che potrebbe «oscurarlo» Clemente Mastella, leader dell'Udeur e il presidente del Consiglio Massimo D'Alema