Gros-Pietro ora punta sulle municipalizzate

Gros-Pietro ora punta sulle municipalizzate La società torinese potrebbe diventare una multiutility ed entrare nel settore dell'elettricità Gros-Pietro ora punta sulle municipalizzate Vuole diversificare l'Eni e con lltalgas stringere accordi nell'energia DAVOS Lltalgas potrebbe presto diventa�re una multiutility e, per entrare nel business dell'energia elettrica, potrebbe realizzare joint-venture con aziende municipalizzale. 11 pre�sidente dell'Eni, Gian Maria GrosPiotro, a margine del World Econo�mie Forum, ha delincalo la strate�gia del gruppo nel settore del gas, indicando anche i possibili campi di sviluppo del proprio business. «Abbiamo dei siti di raffinazione che vanno smantellati ha dello Gros-Pielro potrebbero essere trasformali in poli elettrici, utiliz�zando il gas liberalizzato. E Ital�gas, che ha milioni di clienli, deve pensare che può vendere loro qual�siasi cosa, non solo il gas». A Torino il presidente dell'Aem, Giovanni Del Tin, non ha voluto commentare quest'interesse di Ital�gas per joint-venture con munici�palizzate. La concessione alla socielà del gruppo Eni per la dislribuzio�ne del gas a Torino è scaduta da oltre un anno e l'attuale regime di proroga scadrà il prossimo 31 mar�zo. L'orientamento che si va affer�mando nel Comune di Torino (che controlla Aem al 99(Zo), secondo informazioni di slampa, è quello di costituire entro pochi mesi una holding (controllata al 510Zo da Aem Torino e al 490Zii dall'Italgas) alla quale dovrebbero essere conferiti i servizi a rete: gas, elettricità e telefonia. Intanto, a Davos, Gros-Pielro ha parlato anche con il ministro doU'Industria, Enrico Letta, affron�tando proprio il tema della libera�lizzazione del gas. «Letta ha affermato ha detto che non inten�de negoziare con l'Eni la direttiva sul gas. Fa bene. Per questo abbia�mo espresso le nostre posizioni affinché si sappiano quali sono». .La linea dell'Eni è nota: non è contraria alla liberalizzazione del gas, ma ad un possibile «espro�prio». «I tubi sono proprietà degli azionisti ha detto e lo Sialo non può prima privatizzare la socielà e poi, dopo Ire anni, portarli via». L'occasione del World Econo�mie Forum ha dato a Gros-Pietro l'opportunità di un incontro con il premier turco Bulent Ecevit, al quale ha chiesto (ricevendo rassicu�razioni) l'approvazione della nor�mativa contro la doppia tassazione che, dopo l'approvazione di una analoga legge da parte della Duma Russa, rimane l'ultimo passo pri�ma della realizzazione di Blue Stream, il gasdotto Russia-Turchia ge�stito in joint-venture con la Gazprom. Ma l'Eni punta anche a rafforza�re la propria posizione europea, in un testa a testa con l'olandese Gazunie. Per questo VuolSWàlfcSiare un «anelici di poftedl'àccfessoit, cioè una pluralità-.difonti'di ap�provvigionamento. Blue Stream, si aggiunge infatti ad una parte del gasdotto algerino, al gasdotto delle Alpi e a quello russo. C'è poi il gas della Gulp, la recente acquisizione fatta in Portogallo, che ha l'altro ramo del gasdotto occidentale alge�rino e il terminale di Selubal con il nigeriano. L' Eni ha detto CrossPietro pensa poi a realizzare un gasdotto che attraversa l'Arabia Saudita dove il gas viene ora in gran parte bruciato. li presidente dell'Eni Gian Maria Gros-Pietro

Persone citate: Bulent Ecevit, Cross- Pietro, Enrico Letta, Gian Maria Gros, Gian Maria Gros-pietro, Giovanni Del Tin, Gros, Gros-pietro

Luoghi citati: Arabia Saudita, Comune Di Torino, Portogallo, Russia, Torino, Turchia