Tra Bill Gates e Steve Case spunta l'incomodo Europa di Lepri

Tra Bill Gates e Steve Case spunta l'incomodo EuropaTra Bill Gates e Steve Case spunta l'incomodo Europa Stetano Lepri invialo a DAVOS «Un duello ira me e Bill Gates? No, io non mi riconosco in que�sta raffigurazione dei media» scantona subilo Steve Case, pre�sidente di America Online, prota�gonista della maxi-fusione con il gruppo Time-Warner. Ma anche gli astuti organizzatori del Wor�ld Economie Forum hanno pun�tato sull'immagine del duello portando i due a dibattere ieri mattina nell'aula grande del pa�lazzo dei congressi di Davos. Risultato: di fronte al pubblico è apparso senz'altro più abile (o più sornione) Bill Gales, forse perché è da più tempo sui palco�scenici. Ma la novità del giorno è se per caso la tenzone del grande business tecnologico non si sia complicata con l'ingresso di un terzo contendente, l'inglese Chris Geni, capo di Vodafone. Cos�come è grande la potenza dei due colossi americani, la Microsoft di Gates nel software e il nuovo gruppo di Case in tutto ciò che è dentro Internet, nei telefonini tutti gli esperti riconoscono che è più avanti l'Europa; e ora in Europa è probabile che si formi un opera�tore dominante, se Vodafone riu�scirà a sottomettere la tedesca Mannesmann. Ma a loro, i busi nessmen che le guidano, le sto�rie di duelli non piacciono affat�to; e anche questo è un segno dei tempi. Non è più di moda la lotta spietata, tipo Coca Cola contro Pepsi Cola. I nuovi grandi gruppi tecnologici vogliono apparire amici dei consumatori, aperti, perfino filantropici; se mostras�sero aggressività l'uno contro l'altro sciuperebbero questa im�magine. «Sì, in certi campi Mi�crosoft è una avversaria impor�tante; e non stiamo affatto ab�bandonando Netscape come pro�dotto contrapposto a Explorer» ammette Case, per poi precisare subito che «in altri campi al contrario lavoriamo insieme» e che nei nuovi campi di iniziativa che si aprono «per dare alla gente più informazione e più spettacolo» c'è posto per tutti. Gates da parte sua proclama di non voler produrre «contenu�ti» di Internet (quelli su cui punta la fusione Aol-Time Warner: film, notizie, commercio elettronico, e cos�via) ma solo software, perché è quello che lui e la sua azienda sanno fare bene. «Sarebbe divertente possedere uno studio cinematografico, ma io non capisco assolutamente nulla di cinema» dice. La maxi�fusione non lo preoccupa: «non credo che la produzione di contenuli per Intemel possa essere monopolizzala da grandi grup�pi; il bello di Internet è che ogni individuo può metterci ciò che vuole, è la creatività». «Nei dieci anni passati abbia�mo costruito Internet; i prossi�mi dieci serviranno a definire che cos'è replica Case, che ha appena 41 anni contro i 44 di Gales e lo capiremo quando le tecnologie dei computer, della iv e dei telefoni completeranno la loro convergenza». Già, i telefo�ni: qui si inserisce Vodafone, che sulla base del dominio sui telefo�nini d'Europa, e sulle tecnologie superiori che l'Europa ha in questo campo, potrebbe spadro�neggiare nel nuovo territorio che si apre, quello di Internet via telefonino. Troppo caro, a prima vista? No, assicurano gli esperti, il costo delle telefonate diminuirà drasticamente in futu�ro: «la connessione di un nuovo utente mobile dicono già adesso costa meno di una fìssa». Si dice di Vodafone perché, a diversi fcusi'nessmerc partecipan�ti al Forum di Davos, quello del gruppo francese Vivendi sembra piuttosto una interessata corsa in soccorso del vincitore che il reale contributo a una nuova iniziativa industriale, risposta europea a quella resa possìbile in America dalla fusione tra Aol e Time Warner. E' particolar�mente drastico l'ex presidente di Telecom Italia Franco Bernabè: «Ho molti dubbi sul grande portale Internet da 100 milioni di clienti che viene presentalo come scopo dell'iniziativa. Cre�do che Vivendi voglia soprattut�to impadronirsi di Cégélel e di altri assets privilegiali». Nel Forum di Davos già alla vigilia dell'annuncio di Vodafo�ne e Vivendi i ben informati alludevano a una futura iniziati�va europea su Internet e telefoni mobili. Ora si comincia a fare ipotesi sulle mosse di risposta degli altri gruppi telefonici, a cominciare da Deutsche Tele�com. L'epoca delle grandi fusio�ni è appena all'inizio: secondo dati discussi in un rapporto riservato di quattro economisti (Laura Tyson, Hormats, Curtiss e Naim) nel 2000 saranno supera�li i valori registrati nel 1999, che sono di 3800 miliardi di dollari di cui 1,2 in operazioni transna�zionali. Bill Gates il padrone della Microsfot

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