Su Internet è ormai guerra globale di Ugo Bertone

Su Internet è ormai guerra globale Si delinea un patto tedesco-americano in opposizione all'asse anglo-francese Su Internet è ormai guerra globale Contro Vivendi-Vodafone, Mannesmann punta su Aol Ugo Bertone «Non abbiamo comunicazioni speci�fiche, in merito». Chi si aspettava un'immediata reazione del consi�glio di sorveglianza di Manne�smann all'alleanza ira Vivendi e Vodafone è stato deluso. Le trattati�ve con Aol Europe, la società con�trollata da Sleve Case e dalla Bertel�smann continuano, confermano fonli della socielà. Ma e preslo per sapere se la finanza europea assiste�rà allo scontro dei giganti: il palio anglo-francese contro l'asse ira te�deschi e americani. La posta in palio? Non solo Mannesmann, pre�ziosissima multinazionale del tele�fonino, ma il primato nella «nuova economia» europea. «Comunque va�da scrive Le Monde verrà rivolu�zionala la mappa di controllo della maggior parte delle socielà di Gsm. Un colpo di scopa proprio alla vigi�lia della nascita dei lelefonini della lerza generazione, l'Umls», ovvero la tecnologia che consentirà il decol�lo di Intemel via portatile. In ailesa della contromossa, pe�rò, il colosso di Duesseldorf va avanti per la sua sirada, oslenlando sicurezza: non è affatto dello, è la risposta, che la scalala debba avere successo. Gli inveslilori istituziona�li tedeschi, forti del 300Zo circa del capiiale, sembrano ancora solidali con il vertice che sembra poier contare anche sull'Huichinson Whampoa, la finanziaria di Hong Kong (da sempre una delle leve finanziarie più vicine al potere di Pechino) che vanta un 100Zo. La scalala, insomma, potrebbe essere respinta anche se Vodafone conti�nua a ripetere di aver dalla sua più del 500zó del capitale. Pura propagan�da, replicano gli uomini di Esser accusando gli scalatori inglesi di nuocere agli interessi dei soci; Chris Geni di Vodafone, è il commento acido che arriva dal gruppo, ha compralo a caro prezzo l'alleanza con la francese Vivendi (il «cavalie�re bianco» corteggialo con insisten�za da Mannesmann nelle passale settimane): non solo la promessa di cedere una quota della francese Cegetel, ma si sarebbe impegnalo per altre altre partecipazioni, addi�rittura nella slessa Omnitel e in Infostrada. La notizia, per la verità, è tutta da verificare e sembra più che altro il frullo di una cocente delusione, non condivisa dai merca�ti finanziari. Ieri, infatti, i mercati hanno salu�talo l'intesa anglo-francese con un rialzo robusto di Vivendi (-H3,20zi) e di Mannesmann (^1,87): un modo eloquente per sottolineare come, a della delle Borse, Vivendi abbia scelto l'alleanza giusta mentre, a una settimana esatta dalla fine dell'Opa di Vodafone, sembra ormai quasi scontato il successo della sca�lala britannica al gruppo guidalo da Klaus Esser. Ma andrà proprio così? Trattative e manovre si susseguo�no, e non potrebbe essere che cosi data la posta in palio, la leadership delle telecomunicazioni mobili e, probabilmente, di Intemel, nel Vec�chio Continente. Nessuno, in particolare, com�menta l'indiscrezione del «Wall Street Journal» che dà per certo un vertice «segreto» tra i due nemici, Geni ed Esser, alla ricerca di un accordo in extremis prima della scadenza dell'Opa. Un'intesa sem�bra ancora possibile anche se mollo difficile. Esser, in più occasioni, ha ribadilo che l'offerta di Vodafone, che garantirebbe ai soci del gruppo il 47"^ della nuova società, è troppo «avara». Geni, invece, ha confermaio ieri che «mai e poi mai» offrirà il SO0» o più alla socielà scalala. Anche in questo caso, insomma, conta sopratlulto decidere chi co�manderà nella prima società euroDea. E' su questo nodo, confermano e indiscrezioni in arrivo da Parigi, che si sono arenale le trallalive tra Duesseldorf e i francesi. Nessuno se l'esentila, confessano i collaborato�ri di Jean-Mario Messier, di proce�dere alla fusione tra Mannesmann e Vivendi, creando una socielà a mag�gioranza tedesca e facendo cosi scomparire il terzo gruppo francese per capitalizzazione. Nelle ultime settimane, del resto. Vivendi, ulti�ma arrivata nell'affollato panora�ma della telefonia europea, è stala molto corteggiata, sia da Brilish Telecom (sua partner in Cegetel) che da Mannesmann e Vodafone. Alla fine è stato scello il gruppo che ha accettato le condizioni più onero�se: una partnership paritetica in Intemel, nonostante che Vodafone abbia 48 milioni di clienti le Vivendi solo 22); la cessione di una quota in Cegetel (sacrificio secondario, per�chè in questa società occorre fare i conti con Brilish Telecom). Ma, sopratlulto, ha prevalso il sogno di sfidare gli americani sul loro terre�no mettendo assieme una socielà di contenuti (Vivendi) e di mezzi di comunicazione (Vodafone). Facile prevedere che Sleve Case abbia una gran voglia di reagire... Ititeli volano in Borsa ma la guerra è appena alle prime battute Trattative segrete potrebbero cambiare in pochi giorni gli attuali scenari A fianco Jean Marie Messier presidente di Vivendi e (sotto) Klaus Esser

Persone citate: Brilish Telecom, Chris Geni, Jean Marie, Klaus Esser, Mario Messier, Sleve Case

Luoghi citati: Hong Kong, Parigi, Pechino