Disastro aereo in Costa d'Avorio
Disastro aereo in Costa d'Avorio Precipita subito dopo il decollo, 169 i morti, un francese si è salvato nuotando per 4 ore nell'Oceano Disastro aereo in Costa d'Avorio Forse tra le vittime anche un italiano ABIDJAN Un «Airbus 310» della Kenya Airways con 179 persone a bordo è precipitato in mare poco dopo essere decollalo dall'aeroporto intemazionale Houphouet Boigny di Abidjan, in Costa d'Avorio. Tra i passeggeri si trovavano anche un italiano e altri 13 cittadini europei, uno dei quali, un francese, che è riuscito miracolosamente a mettersi in salvo nuotan�do per quattro ore e molte miglia. Oltre al francese ci sarebbero altri nove sopravvissuti. Invece la nazio�nalità delle 74 vittime finora accertate «non e stata ancora stabilita». Tra i passeggeri, oltre a quelli di numerosi paesi africani (in pnmo luogo, la Nigeria) figuravano belgi, olandesi, britannici, tedeschi, olan�desi, francesi, statunitensi e australiani. La loro identificazione è resa complicala dal fatto che l'aereo, invece di atterrare prima a Lagos come previsto dal piano di volo, è stato costretto dal maltempo a cambiare rotta e fare scalo ad Abidjan, dove sono saliti altri passeggeri. Atterrato tre ore prima ad Abidjan, l'Airbus era ridecollato alla volta di Lagos alle 21,07 locali di domenica (le 22,07 in Italia), ma all'aeroporto inter�nazionale «Mursala Mohamecb della maggiore città della Nigeria da dove sarebbe dovuto ripartire per Nairobi non è mai arrivato. Appena un minuto dopo il decollo, l'aereo è precipitato nel tratto di mare davanti all'aeroporto, inabissandosi a circa tre chilo�metri dalla costa sull'Oceano Atlantico. Alami testi�moni hanno riferito che un motore dell'Airbus era in fiamme, altri invece parlano di tre esplosioni, altri ancora di un'improvvisa virata del velivolo, forse nel tentativo di riatterrare ad Abidjan, dove veniva subito lanciato l'allarme. Le operazioni di soccorso a cui hanno preso parte canoe di pescatori, lance della guardia costiera ivoriana e anche un pescherec�cio francese sono state ostacolale dalle forti correnti e da una densa foschia. I primi rottami sono stati localizzati dopo tre ore, mentre il recupero dei cadaveri si è rivelato difficoltoso per il carburante uscito dall'aereo. Il francese «miracolato», come si è definito egli stesso, che ha nuotato per più di quattro ore, si chiama Jean Pascal Danneels, ha. 34 anni, e vive nella capitale della Costa dAvorio con la moglie, lavorando per un colosso agroalimentare Usa. Dal letto dell'ospedale dove è ricoverato per riprendersi. Dannels racconta la sua avventura con l'aria di non crederci ancora. «Ero seduto in coda...L'aereo ha rullato a lungo sulla pista. Alla fine ha decollato. Ha iniziato a virare sulla sinistra, poi ho avvertito come un vuoto d'aria. Mi sono ritrovato con la testa immersa nell'acqua e sono risalito alla superficie». Neppure lui sa come ha fatto a ritrovarsi in mare. È certo di non aver mai perduto conoscenza e ricorda bene che aveva la cintura di sicurezza allacciata. «Udivo grida, pianti. Ho gridato in francese e in inglese, ma nessuno ha risposto. Non si vedeva nulla. Era tutto nero. Ho visto dei fari sulla costa. Ho cominciato a nuotare verso le palme di cocco dell'aeroporto. Tutto sembrava cos�vicino... Ma nuotavo contro corrente. Ero spossato, ho cambiato direzione: sempre verso la costa ma verso Est, aiutato dalla corrente». Dopo più di quattro ore di lotta con il mare, Danneels ha visto una luce sulla costa. «Ho avuto paura di non farcela a superare la barra la grande e squassante onda che si infrange lungo tutta la costa ivoriana ma sentivo le grida di incoraggiamento della gente che veniva a prender�mi». Della terribile avventura, ora ha solo un occhio pesto e qualche escoriazione. (iv. bar.) «ff Sa I soccorsi ai sopravvissuti dell'Airbus 310 della Kenya Airways
Persone citate: Alami, Danneels, Dannels, Houphouet Boigny, Jean Pascal Danneels
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