Ma de Angelis non si fida di Cayard

Ma de Angelis non si fida di Cayard La giornata di festa in Nuova Zelanda non ha fatto perdere di vista al team italiano l'obiettivo Vuitton Cup Ma de Angelis non si fida di Cayard Luna Rossa insegue nella notte il colpo del ko Giovanni Cerniti inviato ad AUCKLAND «Chissà cosa si sarà inventato, quello là...». AmerìcaOne lascia la sua Base e le majorettes con i ponpon verdi fanno gli straordinan. Come se avesse già vinto la quinta regata, come si sentisse�ro sicure. Ballano e sgambettano sulla colonna sonora della frase preferita di John Belushi, «quan�do il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare». Se la perdono, per i ragazzoni califor�niani arriva il panico, sarebbe Luna Rossa 4 AmericaOne ferma a 1. Cosa si sarà inventato per vincere? La domanda già luned�mattina turbava la giornata di riposo e festa della miracolosa banda Bertelli. Dalla Base di Cayard rumori da fonderia, mar�tellate, il ronzio di un trapano, viavai di vele bianche e spin�naker verdi, un'attività freneti�ca. Anche su Luna Rossa erano al lavoro, ma senza affanno: e gli ingegneri avevano trovato il tem�po per una lezione da Politecni�co: come si crea Luna Rossa al computer. «Dobbiamo vincere questa quinta regata, la sesta, la setti�ma e l'ottava!». Paul Cayard alle dieci era già in acqua. Il meteo l'aveva messo di buon umore. La perturbazione è passata, i venti saranno più gentili e il decimo spinnaker non dovrebbe rischia�re una nuova esplosione. Gli AmericaOne, al momento del breakfast, erano stati sottoposti a una seduta di terapia psicanali�tica («Mi tocca fare anche que�sto», dice Cayard): nemmeno una quarta sconfitta ci metterà al tappeto, ma ricordatevi quello che è successo a me nella finale Vuitton del 1992, quando ero skipper proprio con gli italiani del Moro di Venezia: ero sotto 3 a 1 e l'ho vinta 5 a 3. Capito? «Ma questa quinta regata non la pos�siamo perdere. Abbiamo l'occa�sione giusta nel momento giu�sto.Il vento sarà tra 16 e 18 nodi. Ce la dobbiamo fare e poi vedremo la reazione di Luna Rossa. Potrebbero perdere la testa...». Quando sta per iniziare la regata il vento è a 16 nodi e de Angelis timona tranquillo, la cara Luna Ronsa in queste condi�zioni è pronta e 1 ire il meglio. E magari c'era da sperare in qual�che robusta raffica, un'ultima coda della perturbazione che ha preso a schiaffi il Nord della Nuova Zelanda e gli spinnaker di Cayard. Esplodono perché sono verdi, colore che in mare non porta bene? «Ma no rispon�de il tattico brasiliano Torben Grael queste sono leggende italiane. Io ho vinto un mondia�le con una cerata verde!». Esplo�dono perché spinnaker e gennaker di Luna Rossa sono miglio�ri, più resistenti, coperti da un brevetto che li rende unici. Un'invenzione della tecnologia americana, come ha notato Ca�yard con disappunto. Non è questione di costi, 100 mila dollari Usa l'uno sia per Ameri�caOne che per Luna Rossa. Ma Paperone Bertelli ha dalla sua Archimede Pitagorico. «Cubian fiber». E' questo il nome del tessuto brevettato che fa invidia a Cayard. Se le vele sono per regolamento tutte ugua�li, disegnate dai Team e prodotte dall'americana «North Sails», spinnaker e gennaker sono affar proprio di ogni barca. Bertelli, che per questa sfida s'è compra�to il meglio, dai progettisti ai materiali, aveva rilevato per tempo tutta l'attrezzatura del miliardario Bill Koch e della sua «America3» (America al cubo, e da qui viene il «cubian»). Com�presi spi e gennaker da miracolo ad Auckland. E' un tessuto più leggero e resistente che passa in un telaio di lamine di fibra chiamata «Spectra». Altro non si sa e non dicono, misteri della ricerca, segreti della Coppa Ame�rica. Cayard deve sperare in venti leggeri o ne esploderanno ancora. «Un paio li abbiamo rotti perché si sono incastrati. Per gli altri mica posso pensare che ce li rosicchino i topi nel�l'hangar...». Parte la quinta regala e Luna Rossa sa di star meglio. Sa che potrà permettersi di non rischia�re, basterebbero due vittorie. Cayard sa che deve salvare gli spinnaker, non ha voluto dire quanti ne son rimasti, ma la regata quattro l'aveva persa an�che perché aveva dovuto issare uno spi troppo pesante. Da Luna Rossa, a dieci minuti dal via, sale nonno Renzo Guidi, il 173 uomo, e scende Rod Davis, l'alle�natore alla sua ottava Coppa. Anche lui, come chi se la guarda in tv, quando vede Luna Rossa che vira all'improvviso ha sem�pre uno scatto. Ma spera nell'ar�tista Torben, il santo Grael, che avrà fiutato il vento buono. «An�cora due vittorie, ragazzi», invo�ca Bertelli. E se la quinta regata è andata bene ne manca una sola. Per Cayard s'avvicinerebbe la fine del sogno. Per Luna Rossa sarebbe l'inizio; un punto alla conquista della Vuitton, la Cop�pa America più vicina. Lo skipper americano torna al sorriso: non è un buon segno I segreti del successo in una fibra speciale che rende le vele italiane più resistenti Patrizio Bertelli (a destra con il cappellino scuro) felice per il 3-1 IL PROGRAMMA 2 febbraio: regata 6; 3 febbraio: regata 7; 4 febbraio: regata 8; 5 febbraio: regata 9. Se il 13 febbraio le regate non saranno ultimate, vincerà la Vuitton Cup la barca al comando della classifica. Dal 19 febbraio via alla Coppa America (9 regate). TV Partenza regate: non prima delie 13.15 (1,15 in Italia). Segnale di avviso: non prima delle 13.05, ( 1,05). Diretta Raidue dalle 0,30 (differita alle 7). CLASSIFICA (vìnce chi arrivi prima a S) ITA 45 (Luna Rossa) iiiiwiium^n.mwwp»». . ..ir-LHiii.!. n«. USA 61 (AmericaOne) i Luna Rossa e AmericaOne riprese nelle fasi iniziali della quarta regata

Luoghi citati: America, Auckland, Italia, Nuova Zelanda, Usa, Venezia