Pinochet vince anche il penultimo round di Fabio Galvano

Pinochet vince anche il penultimo round Ma un estremo appello presentato dal Belgio ritarda ancora il ritomo in Cile del generale Pinochet vince anche il penultimo round Il tribunale inglese respinge i ricorsi Fabio Galvano corrispondente da LONDRA Un'altra porta si è aperta, nella villa della campagna inglese che da oltre un anno è prigione per Augusto Pinochet; ma il Boeing dell'aviazione cilena, mandato da Santiago per ripor�tare il patria l'ex dittatore, do�vrà ancora attendere qualche giorno. Il tribunale di Londra ha respinto ieri le istanze del Bel�gio e di sei organizzazioni uma�nitarie guidate da Amnesty In�ternational: non hanno alcun diritto, ha detto il giudice, di impugnare la decisione del mini�stro degli Interni Jack Straw di liberare il generale per molivi umanitari. Ma il ministro, che in un primo momento aveva fissato por domani la sua decisione finale, ha accettato di attendere l'esito del ricorso che il Belgio ha già presentato contro la sen�tenza di ieri. Un altro appunta�mento in tribunale la settimana prossima, quindi; e, salvo sor�prese, altri dieci giorni inglesi per Pinochet. Resta il fatto che l'ex dittato�re è da ieri più vicino al suo Cile. Il giudice Maurice Jay ha deciso che il ministro Straw non ha agito «illegalmente, ingiusta�mente e irrazionalmente» que�ste le argomentazioni del ricor�so nel decidere di mantenere secreto il rapporto medico sulla cui base aveva annunciato 1' 11 gennaio la sua «intenzione» di iberare Pinochet. In un giudizio di 37 pagine si afferma che nessuna delle parti coinvolte ha presentato argo�mentazioni valide. «Rifiuto le loro richieste ha detto il giudi�ce conscio che la mia decisione è contraria da una parte a chi ha sofferto nella storia recente del Cile e, nel caso del Belgio, a un Paese amico a alle sue autorità giudiziarie». Tecnicamente il governo bri�tannico potrebbe ignorare l'ap�pello belga e liberare Pinochet già in queste ore; ma difficil�mente, dopo 15 mesi di una saga complicata e delicata, Straw vorrà bruciare sul tempo gli avversari del generale. E' una questione di fair play. Ma già si dice, vista l'assenza spagnola e il silenzio di Svizzera e Francia (gli altri due Paesi che in origine avevano chiesto l'estradizionel, che difficilmente il Belgio riusci�rà a capovolgere la situazione. Pare proprio, insomma, che Pi�nochet sia sul piede di partenza; ma dovrà attendere. Nel suo giudizio il giudice Kay ha precisato che la richiesta di un nuovo esame medico è «inopportuna», dal momento che Straw aveva già ottenuto un rapporto medico «imparzia�le» da un gruppo di distinti clinici di fama intemazionale. Ha definito anzi «sorprendente» che siano proprio gruppi per la difesa dei diritti umani a chiede�re la pubblicazione di quel rap�porto, protetto dal segreto medi�co: «In termini legali, anche se aerentori, quello non è affare oro», ha tagliato corto. Per quanto riguarda l'istanza del Belgio, ha dello, il nocciolo è se il ministro possa legalmente confermare la sua «intenzione» di liberare Pinochet anche sen�za consentire una visione del rapporto medico. Può, ha detto il giudice: «Non si può sostenere il contrario». Al tripudio dei pochi sosteni�tori di Pinochet in attesa ieri davanti al tribunale ha fatto riscontro una chiassosa e ben più massiccia dimostrazione dei suoi avversari, mentre Am�nesty metteva in dubbio «giusti�zia e trasparenza» della proce�dura seguita da Straw per giusti�ficare la sua decisione. La lunga battaglia non è finita e il Boeing cileno dovrà ancora attendere; ma il ritomo di Pinochet in Cile sembra davvero, adesso, dietro l'angolo. Il giudice: inopportuna la richiesta di nuovi esami medici visto che le visite sono state eseguite da clinici di fama intemazionale e imparziali