D'Alema: non c'è alcun dubbio, arriverò al 2001 di Fabio Martini

D'Alema: non c'è alcun dubbio, arriverò al 2001 Il presidente del Consiglio davanti a imprenditori e docenti veneti «apre la campagna elettorale» per il 16 aprile D'Alema: non c'è alcun dubbio, arriverò al 2001 «iVon si può riconsegnare l'Italia alla comitiva vista all'opera nel '94» Fabio Martini ;—rr—rrr^rr: Inviato a VERONA Nell'elegante villino lungo l'Adi�ge, in una minuscola sala, il presidente del Consiglio sta spie�gando ad un pubblico selezionatissimo di imprenditori e docen�ti veneti che «il Paese si sta muovendo nella giusta direzio�ne, ha bisogno di una nuova classe dirigente...». A bruciape�lo un imprenditore interrompe D'Alema: «Eh, ma lei ci garanti�sce che il suo governo arriverà fino al 2001?». E il presidente del Consiglio, punto sull'orgo�glio, replica sicuro; «Su questo non c'è il minimo dubbio!». Nel giorno dell'ultimatum dell'Europa all'Austria, Massi�mo D'Alema è venuto in Veneto per iniziare la campagna eletto�rale in vista delle Regionah del 16 aprile. Mancano ancora 75 giorni, ma D'Alema è partito a muso duro, come si conviene ad una campagna elettorale che si preannuncia decisiva per il suo futuro politico. E il messaggioforte lanciato dal presidente del Consiglio è questo; attenzione perché «se si interrompe l'agen�da del governo, ci sarebbero grandi rischi per il Paese», si consegnerebbe l'Italia a uno che «dice di avere la bacchetta magi�ca» o «addirittura ad una comiti�va» che dice di saper risolvere ogni problema e che «avevamo visto all'opera nel 1994...». Certo, D'Alema scandisce, ri�pete come una litania che alle Regionah «non si discute del «ovemo nazionale», «il nostro bilancio lo faremo nel 2001», ma in fin dei conti il suo messag�gio è questo; se il 16 aprile vince d Polo, c'è il rischio concreto di elezioni anticipate che interromperrebbero l'azione del gover�no, in ima fase «di piena ripresa economica». Con l'effetto oltre�tutto di mettere l'Italia in mano ad una «comitiva» rischiosa per il Paese, allusione esplicita alla compagine già vista in azione nel 1994, il trio Berlusconi-FiniBossi. Ovviamente, in ima regione nella quale il leghismo ha ancora radiri. TVAlema nfi ha anr.he nella quale il leghismo ha anco ra radici, D'Alema ne ha anche per Bossi; «La Lega, almeno fino a questo momento, rappresenta la secessione, non il federali�smo» che è invece «un modo di unire meglio gli italiani, mentre l'indipendenza è il contrario del federalismo, è un modo per dividerli». E una riforma spicca�tamente federahsta è già pronta. À stata annrnvata dalla Riratamente federahsta è già pron�ta, è stata approvata dalla Bica�merale, ma «l'onorevole Berlu�sconi l'ha bloccata» perché «pen�sava di non avere sufficienti garanzie per... altre riforme». Per lanciare la campagna elet�torale in vista delle Regionah di metà giugno. Massimo D'Alema ha deciso di partire dal Veneto, facendosi 'confezionare" una Hha trinmi nella mialp il nrf»«!Ìfacendosi 'confezionare" una due giorni nella quale il presi�dente del Consiglio, affiancato da Massimo Cacciari, candidato del centro-sinistra alla presiden�za del Veneto, incrocerà perso�naggi nevralgici; intelhghentia, imprenditori, amministratori lo�cali. Oggi D'Alema vedrà anche le suore terziarie francescane elisabettine che fanno assisten7.a soli hnmplps* dalla riininp elisabettine che fanno assisten�za agli homeless delle Cucine Economiche e popolari di Pado�va. Nella sua prima giornata ve�neta, dopo un saluto al conve�gno italo-latinoamericano sullo sviluppo della piccola e media impresa e dopo un colloquio telefonico con il premier porteghese Guterres sul caso-Haider, TV Alfimn «si p tuffato npoli inrnnghese Guterres sul caso-Haider, D'Alema si è tuffato negh incon�tri legati alla campagna elettora�le. E, piccolo, curioso dettaglio, il presidente del Consiglio si è lanciato in ripetute polemiche anti-Berlusconi, sfoggiando un look tipicamente berlusconiano; completo grigio, camicia azzurra e cravatta blu punteggiata da piccoli pois bianchi. Tn una rpciinnp inersensihile giata da piccoli pois bianchi. In una regione ipersensibile al tema federalista. D'Alema ha avuto buon gioco a spiegare le sue ragioni; «Il federalismo lo stiamo promuovendo con misu�re assolutamente rivoluziona�rie», anche se «l'importante te�sto» confezionato dalla Bicame�rale è stato bloccato da Berlusco�ni «con ragioni che nulla hanno a che vedere con quel testo». E la riduzione delle lasse cui ha accennato il governatore Fazio? «Nei limiti imposti dai vincoli europei, intendiamo continuare sulla strada della riduzione del�la pressione fiscale, a favore non solo delle imprese ma so�prattutto delle famiglie più po�vere». In una Regione ricca e che «ha lo stessa forza economi�ca di uno Stato», D'Alema riven�dica i successi del suo governo: «In un anno e due mesi si sono creati 300.000 nuovi posti di lavoro» e dallo scorso giugno «siamo in piena ripresa econo�mica», il cui «epicentro è nel Nord, Nord-est. E ancora: «Sia�mo il Paese europeo nel quale più si è ridotto il costo del lavoro: quest'anno la riduzione è stata del 2 per cento», anche se «non possiamo portare il costo del lavoro a livello della Roma�nia, altrimenti vedreste che fine farebbe il governo...». Dopo aver detto di s�al referendum elettorale, D'Alema dice che quelli radicali rischiano invece di avere effetti laceranti nel Paese. Poi il premier snocciola uno ad uno i risultali positivi del suo governo e dunque, dal suo punto di vista, chiede di restare per continunare a far bene, ma in quell'agitare «gran�di rischi» per il Paese nell'ipote�si di caduta del suo governo, finisce per proporsi come l'alfie�re della governabilità e della stabilità, in questo in linea con altri predecessori a palazzo Chi�gi. E infatti a chi gli chiede se in quel palazzo abbia appreso cose che non conosceva, D'Alema risponde sorridendo: «Rinvio al�le mie memorie che non sono cosi prossime...». LA RIPRESA ECONOMICA «E ' in atto, e un eventuale voto anticipato finirebbe per interrompere la tendenza positiva» RIDUZIONE DELLE TASSE «Nei limiti imposti dalla Comunità europea vogliamo proseguire su questa strada» IL FEDERALISMO «La riforma era fatta ma è stata bloccata da Berlusconi: lui ne voleva altre...» I REFERENDUM «S�a quello elettorale Ma i quesiti sul lavoropossono lacerare il tessuto sociale» IL COSTO DEL LAVORO «Siamo la nazione nella quale la riduzionè stata del 2 per cento Cioè la più alta» L'ACCORDO POLO-LEGA «Il Carroccio finora rappresentava soltanto la voglia di secessione» IL MANIFESTO DEL PREMIER Il presidente del Consiglio Massimo D'Alema ieri a Verona A destra il segretario deIDs Walter Veltroni

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