«Tangentopofi non è ancora stata sconfitta»

«Tangentopofi non è ancora stata sconfitta» Il procuratore regionale del Lazio: è una malattia che ha raggiunto anche i livelli impiegatizi «Tangentopofi non è ancora stata sconfitta» La Corte dei conti: corruzione e mazzette continuano a proliferare ROMA La corruzione e le tangenti, lo truffo e altri reati contro la pubblica amministrazione conti�nuano a proliferare nonostante le inchieste della magistratura. Tangentopoli, insomma, è tutt'al�tro che sconfitta: «E' una malat�tia entrata in tutti i gangli. Ora è più difficile da scoprire perché il rischio è maggiore e i vari sogget�ti si sono fatti più accorti. La corruzione emerge soprattutto ai livelli più bassi, quelli impiega�tizi». A denunciare questa evoluzio�ne di un fenomeno ancora allar�mante, «anche se l'amministra�zione è sostanzialmente sana», è il procuratore regionale della Corte dei conti del Lazio, Paolo Maddalena, che ha inaugurato ieri l'anno giudiziario e sugli accertamenti in corso sull'opera�zione Arcobaleno annuncia: «Se vi sono stali illeciti saremo particolannento severi, e le condanne saranno particolarmente gravi». Soltanto nel Lazio, nel 1999, i danni all'Erario quantificati dal�la Corte dei conti ammontano a 162 miliardi: e si tratta dei dati emersi dalle inchieste già conclu�se, mentre altre sono ancora in corso. Sempre nel '99 la sezione giurisdizionale della Corte ha pronunciato 314 sentenze, con condanne per decine e decine di miliardi. Tornando a casi giudiziari già noti, Maddalena ricorda i 39 miliardi e mezzo contestati in un atto di citazione notificato alla società Intermetro, che ebbe in concessione la costruzione della metropolitana di Roma. «Per fat�ti commessi neU'89 e negli anni immediatamente successivi spiega il procuratore regionale emerge che all'attività relativa allo svolgimento dei lavori è stata data fin dall'inizio un'impo�stazione corruttiva, con elargi�zione di tangeiitr-ìiells1 misura del 3-5 per cento dej valore degli appalti». A proposito di appalti, è stato scoperto che dipendenti e ammi�nistratori dell'università di Ro�ma La Sapienza «tra l'B? e il '92 hanno ricevuto illecite donazio�ni per alterare l'esito delle gare o per attenuare i controlli sull'ese�cuzione delle opere o delle forni�ture». Molti lavori vengono affi�dati a trattativa privata ad im�prese che si fanno pagare più di altre, e questo dimostra, secon�do il magistrato, che «il forte incremento dato all'autonomia degli organi e degli enti non ha favorito il risparmio nella spesa pubblica né ha limitato gli sper�peri». Truffe e peculati, secondo il procuratore regionale, continua�no ad occupare la magistratura contabile, e «solitamente riguar�dano indebite maggiorazioni del�le indennità di trasferimento». Per questo tipo di illeciti lo scorso anno «sono stati emessi atti di citazione per un importo complessivo di oltre sette miliar�di». Poi ci sono gli incarichi e le consulenze affidati a soggetti estemi, molte volte ingiustificati perché lestesseprestazioni pote�vano essere offerte dagli stessi dipendenti. Altro fenomeno preoccupante è quello degli sprechi, che spesso e volentieri prendono le forme degli «acquisti inutili». Il procu�ratore Maddalena cita due esem�pi abbastanza eclatanti. Uno è l'acquisto da parte dei Cnr di un costosissimo ciclotrone (apparec�chio utilizzato dai fisici per stu�diare la struttura della materia) ad alta tecnologia rimasto del tutto inutilizzato; l'atto di cita�zione della Corte vale 2 miliardi e 400 milioni. L'altro è l'affitto pagato per cinque anni dall'Ice di locali per un centro espositivo ad Orlando, in Florida, che è rimasto aperto per soli 4 mesi; in questo caso il danno per l'Erario è stato quantificato in un mihardoe400 milioni. Ir. r.)

Persone citate: Paolo Maddalena

Luoghi citati: Florida, Lazio, Roma