La Stampa - Consultazione Archivio

Wiesenthal: la soluzione è indire nuove elezioni Il direttore del Centro di documentazione ebraico Wiesenthal: la soluzione è indire nuove elezioni VIENNA. Il direttore del Centro di documentazione ebraico di Vienna, Simon Wiesenihal, ha chiesto che si tengano nuove elezioni pur di evita�re che la destra nazionalista di Jòrg Haider entri nel governo. «Si sente molta gente dire che I'Fpoe di Haider si oppone agli stranieri ma nessuno menziona gli ebrei» ha affermato Wiesenihal in un'intervista al setti�manale «Profil», ricordando come egli si sia battuto per 30 anni «contro il fatto che l'Austria si sia ritenuta come la prima vittima del nazismo. «La vittima ha detto era lo Stato austriaco e non il popolo». «L'Fpoe sostiene Wiesenihal deve provare nella società che esso è cos�come si comporta. Un governo non è un posto per fare queste prove». «È un peccato avere un razzista al vertice di un Governo, non tanto lui personalmente quanto il suo parti�to». Elie Wiesel, testimone dell'Olo�causto e premio Nobel per la pace nel 1986, ha commentato cos�la probabi�le ascesa della destra nazionalista. «Questo significa che intere nazioni soffriranno ed io non voglio che soffrano», ha aggiunto Wiesel. Il «Gruppo Martin Buber ebrei per la pace» si è appellato al presiden�te del Consiglio Massimo D'Alema affinchè «il governo unisca la propria voce a quefle che già si sono levale dall'Europa democratica contro l'in�gresso de partito di Haider nel Gover�no austriaco». «L'eventuale parteci�pazione al governo di un leader che ha fatto della demagogia xenofoba e razzista la sua arma elettorale vin�cente scrive il «Gruppo Martin Buber» rappresenterebbe un prece�dente perico oso». L'«Anti-Defamation League», or�ganizzazione ebraica statunitense, non trova però opportuno l'uso di minacce di sanzioni. Per il direttore Abraham Foxman «sarebbe un gior�no triste, ma non sorprendente, se l'estrema destra austriaca entrasse a fare parte di una coalizione di gover�no». «Mi auguro che la vista di un'Austria come un paria nella comu�nità intemazionale ha concluse ne possa scongiurare l'ingresso», (e. st.j