IL CORAGGIO DI DIRE: ORA BASTA di Barbara Spinelli
IL CORAGGIO DI DIRE: ORA BASTA DALIA PRIMA PAGINA IL CORAGGIO DI DIRE: ORA BASTA Barbara Spinelli tcrnite naziste le profonde ferite al volto che distinguono e nobilitano. L'eurodeputato verde CohnBendit non ha torto: Haider non è Hitler, e magari neanche Le Pen. La storia peraltro non si ripete mai eguale a se stessa, e neppure Vladimir Putin è identi�co a Stalin. Ma l'uomo della Carinzia è impastato di quegli umori austro-nazisti, tutto il suo linguaggio e il suo pensare sono gonfi di un passato che ha un nome, di un dizionario che ha una provenienza nitida, determi�nata. Quando parla del Belgio e subito gii vengono in mente i pedofili,.quando accenna a Chi�rac e aggiunge che di Chirac «se ne frega»: l'aura è fàscistoide, anche se poi rettifica e «con rammarico» ritira quel che ha appena enunciato. L'aura è a tal punto fàscistoi�de che d'un tratto le memorie si sono ridestate, nell'Europa che circonda l'Austria e che con essa forma ormai un'Unione. Si sono ridestate, e gli europei hanno rammentato un poco se stessi, il proprio passato, le proprie prove perdute o vinte, a seconda. Si sono svegliati dal torpore in cui erano caduti da quando avevano fabbricato l'euro, e credevano che il compito fosse in pratica concluso: che all'economia e alla moneta non dovesse seguire presto, perché la storia correva più rapida dei tempi lenti dei governi nazionali anche la politica, la diplomazia, la strate�gia. L'irresistibile ascesa di Hai�der li ha sorpresi, sbigottiti, e ha mostrato loro in maniera crudele i limiti dell'edificio che andava�no costruendo. Eccolo, l'edificio: una grossa casa interamente edi�ficata attorno alla Moneta; un tempio anzi, innalzato per que�sta moneta, dove non si parlava d'altro che delle evoluzioni di cambio dell'euro, e degli sforzi per entrare nel mercato mondia�lizzato, e mai era questione del governo politico, degli usi e costumi, del progetto di civilizza�zione, che questa nuova Unione più stretta nata nel gennaio del 1999 aveva intenzione di rap�presentare, di difendere, di dive�nire organizzandosi secondo que�sto e quel criterio tutto da pensare, studiare, infine decide�re. Progetto di civilizzazione che anche il Presidente Ciampi oppo�ne a Haider, quando denuncia gli «intendimenti non chiara�mente rispettosi dei valori fon�danti dell'Unione, e di quella che io amo chiamare pace euro�pea». Non la quiete passiva àéì'apptasetnent, quindi. Ma la pace nella giustizia, nella convi�venza ordinata e tollerante dei popoli. Ptr questa pace non pacifista, l'Europa si batte e comunica qualche volta, con ritardo i suoi non possumus. Cos�si sta decidendo a caldo, sul caso Haider, ed è sperabile che la vicenda austriaca si trasfor�mi in un precedente, per chi vorrà rimeditare l'intero edificio. Poiché non è semplicemente ardito, il gesto per il momento solo verbale dei quattordici go�verni: ancora non è detto che essi rompano davvero le relazioni bilaterali con Vienna, quiilora le trattative tra democristiuni e Haider siano coronate da succes�so. Volarono parole assai pesanti anche quando Fini entrò nel governo di Berlusconi, e poi non successe per l'esattezza nulla. Si vedrà dunque, e per adesso vide la pena registrare l'ardimento di una mossa senza dubbio rischio�sa. Rischiosa perché sarà comun�que arduo, da ora in poi, non tener fede alla parola data. E rischiosa perché esiste come è ovvio un pericolo, quando si ferma l'ascesa impeccabilmente democratica di un estremista: esiste il pericolo di dare le ali al partito ostracizzato. Ma il gesto è anche insolito, costituisce una sorta di importan�te esperimento innovatore per l'Unione. Per la prima volta, si prende atto che anche nelle formazioni dei governi e non solo nella moneta e nell'econo�mia, il principe politico in Euro�pa è grandemente diminuito, e tende a perdere prerogative es�senziali della propria antica so�vranità. Si prende atto che lo Stato Nazione va sciogliendosi con fatica, tra lamenti e proteste in un'Unione che non osa chiamarsi Federazione ma che per molti versi tende a somiglia�re a una Federazione. Non esiste ancora una testa politica, di tale costruzione politica. Non esiste un governo europeo che abbia la legittimità e la sovranità per poter intromettersi in maniera forte, dirimente, nelle vicende interne degli Stati membri. Ma questi scontri tra quattordici Paesi e l'Austria sono eventi precursori, che forse preannun�ciano un'Europa che verrà. Un'Europa che ha ancora molto lavoro davanti a sé, per render fertile la propria memoria anche oltre i propri confini, e creare quello spazio di pace civilizzata caro al Presidente Ciampi. Ma un'Europa che almeno non per�mane in coma profondo, quando il suo cuore stesso e non soltanto le sue periferie cominciano a invelenirsi.
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