L'anatema interessato di Hillary di Andrea Di Robilant

L'anatema interessato di Hillary L'anatema interessato di Hillary La First Lady guarda al voto degli ebrei di New York Andrea di Robilant corrispondente da WASHINGTON Anche Hillary Clinton scende in campo con�tro l'austriaco Jòrg Haider, ma lo sguardo della First Lady è più rivolto alla sua campa�gna elettorale per il seggio senatoriale di New York che alle vicissitudini della politica euro�pea. Hillary, che sta corteggiando con insisten�za il voto ebreo in vista delle elezioni di novembre, ha scritto una lettera a Edgar Bronf man, presidente del World Jewish Congress, attaccando Haider con durezza e criti�cando l'ipotesi di un'entrata del suo partito della libertà nella maggioranza di governo in Austria. «Il suo passato di intolleranza, estremismo e antisemitismo deve essere motivo di grande preoccupazione per tutti. Nessuno dovrebbe considerare seriamente l'ipotesi di un'entrata sua o del suo partito nel governo», ha scritto. «Sicuramente la storia di questo secolo appena concluso ci dice quanto una mossa del genere sarebbe pericolosa. Spero che le perso�ne di buona volontà in Austria e nel mondo, esprimano tutto il loro allarme in questo momento importante. Io certamente lo farò». L'uscita di Hillary ha chiaramente lo scopo di mettere in cattiva luce il suo rivale per il seggio senatoriale, il sindaco di New York Rudolph Giuliani, che appena due settimane fece infuriare la comunità ebraica partecipan�do con Haider a una celebrazione in onore di Martin Luther King. La First Lady non ha commentato la presenza di Giuliani a quell'evento, ma il suo staff accusa il sindaco senza tanti giri di parole. «Sono passate due settimane da quan�do Giuliani ha condiviso il palco con Haider dice Howard Wolfson, un portavoce di Hil�lary e non ha ancora fatto alcun commento sulla vicenda. Perché? Perché non ha buttato Haider fuori dalla sala?». Sunny Mindel, portavoce di Giuliani, so�stiene che il sindaco non sapeva che Haider sarebbe stato l�e che comunque non gli era seduto accanto. E Bruce Teitelbaum, mana�ger della campagna elettorale di Giuliani, ha rinfacciato alla First Lady la sua partecipazio�ne a un comizio in cui sono state fatte affermazioni antisemite. Già l'anno scorso Hillary fu fatta a pezzi da Giuliani e dai suoi per aver baciato la moglie di Arafat, Suha, dopo che questa aveva accusato gli israeliani di aver usato gas velenosi contro i palestinesi. E l'anno prima la First Lady aveva scatenato un putiferio dicendo che imo Stato palestinese le sembra�va inevitabile. Con la sua lettera anti-Haider a Bronfman, Hillary spera di migliorare i suoi rapporti con un elettorato tradizionalmente democratico il cui sostegno le sarà indispensabile per vincere una gara che allo stato rimane ancora tutta in salita.

Luoghi citati: Austria, New York, Washington