Nella terra dei canyons tra mormoni e meraviglie

Nella terra dei canyons tra mormoni e meraviglie IN AUTO ALLA CONQUISTA DELLO UTAH CON LE ORECCHIE PIENE DI MUSICA COUNTRY Nella terra dei canyons tra mormoni e meraviglie REPORTAGE Davide Scagliola AHELL of a place to lose a cow» si tlisse Ebenezer Bryce, un pastore monnone con uno spiccato senso prati�co («un posto infernale dove perde�re una mucca»), quando vide per la prima volta il labirintico Bryce Canyon, nello Utah meridionale. Tutti d'accordo. Seduti su una pan�china di legno a Sunrise Poinl, sull'orlo dello strepitoso anfiteatro di calcare e arenaria scolpito dal vento, cerchiamo inutilmente trac�ce di bovini nella polvere. La prima neve del Sud-Ovest larda a cadere. Mancano solo una carovana e una mandria di bisonti all'orizzonte. Se solo spuntasse uno sciamano rico�perto di feticci e maschere apotropaiche potrebbe danzare sotto le nuvole tra leguglie magenta e gli abeti. Magari accenderebbe un fuo�co, un braciere fumoso. E invoco niente. Nell'alba invernale tra i pin�nacoli e le spire dei cammi rocciosi (battezzati Hoodoos e considerati dalle leggende uomini pietrificati), l'aria è spessa come una quinta teatrale. In scena dovrebbero entra�re solo indiani Anasazi, Fremonl e Paiute e non gruppi di giapponesi, europei e famigliole americane rico�perte di videocamere. I camper invece stanno già parcheggiando nel bosco spaventando volpi e picco�li cervi. Ma il Bryce National Park, è un portento surreale, non un sogno. Non sperate di godervelo in privato. Si possono solo limitare i danni. Tra novembre e aprile infatti il lodge è chiuso e la maggior parte dei visita�tori non si avventura tra i boschi gelati. Sulla collina, sventrata magi�stralmente dalle erosioni fa troppo freddo d'inverno. Poca gente e nessun rumore. Durante il resto doll'anno invece, il più raffinato dei cinque parchi nazionali dello Utah, ospita un flusso di turisti inarrestabile. On the road nel West. Niente di epico, per carità. A stare sulle higways a stelle e strisce non ve nulla di leggendario, se non la pazienza. Andare a 80 chilometri all'ora, an�che quando non c'è nessuno e la strada è dritta come un fuso, è divertente solo nei telefilm. Perder�si tra le praterie, con le creste della Sierra Nevada all'orizzonte e la Monument Valley allo spalle è roba da John Wayne, non da Jack Kerouac. Eppure l'efTelto di filare lisci tra le pianure dei cowboy e le pietre in bilico sullo colonne di roccia come nei cartoni di Willy il Coyote non è da sollovalulare. Ci si ritrova spes�so a credere di essere gli unici fortunati a godersi gli scenari della frontiera. Fino all'entrala di un par�co o alla congiunzione con qualche Interstate intasala. All'improvviso si vorrebbe scendere e andare a piedi o a cavallo, magari scappando come Butch Cassidy. Ma l'auto resta il modo più pratico. Si viaggia superando scintillanti molorhomo d'allu minio e camion a qualtroassi. Si guadano orizzonti infiniti interrotti solo da laghi artificiali, ponti, archi di pietra, montagne pelate, fiumi e villaggi. Ma per capire quanto sia davvero stupefacente la natura americana, bisogna partire da una città e soprattutto dimenticarsi im�magini di posti memorizzali senza esserci mai stali. E' la sindrome dei film e della tivù. 11 cinema viene vissuto come esperienza osmotica. E allora è meglio cominciare da un centro abitalo qualsiasi e metterci un po' ad arrivare nel cuore dell'ico�nografia del Grande Ovest. Sali Lake City è perfetta nella sua anoni�ma bruttezza. E' la patria dei mor�moni: ne arrivarono IG37 nel luglio dol 1847. Oggi rappresentano il 70 percento della popolazione. La città è anche la capitalo della Jesus Christ of Latter-days Saints Church, sode del Grande Tonipio Cenlrale, nonché capoluogo dello Slato. La maggior parte dello Utah è mormo�ne. E si vede: la birra non supera i tre virgola duo gradi alcolici (sa di poco e non ubriaca mai), un immen�so archivio genealogico (esiste un sito web per controllare lo scheda�rio raccolto dalla chiesa) è a disposi�zione di chiunque voglia studiare le proprio ascendenze, esistono anco�ra casi di poligamia (specialmenio nelle aree isolale) e l'organizzazione sociale e lavorativa non prescindo dallo strutture e dallo influenzo religiose, 0 donno o fuori. Sali Lake però è il modo migliore per farei venir voglia di saltare in macchina e guidare verso Sud prima possibile. Sopraliutto adesso che luna la contea è disseminata di cantieri por le Olimpiadi invernali del 2002. Lun�go la strada le cose migliorano decisamente. E' come da noi, fuori dallo monopoli comunque si sta meglio. Lo Utah si trova in mezzo a fantastici disastri geologici. Arizo�na, Nevada, Colorado, Wyoming e Idaho, gli Slati che lo circondano, raccolgono una tale quantità di stranezze e coincidenze ambientali che non hanno uguale sul pianeta. I parchi di Canyonlands, Arches, Ca�pimi Reef, Zyon, Escalante, Bryce insieme ad altri solle Monumonti Nazionali, duo National Recreation Areas e un National Hisloric Sito, sono il cuore del South West ameri�cano. E si trovano tutti in Utah Poco lontano (si fa por dire) ci sono poi la celebre Monumont Valley e il Grand Canyon (in Arizona), il parco di Yellowstone in (Wyoming) e i resti indiani di Mesa Venie (in Colorado). SqIo per citare le aree piii famose a mono di un giorno di viaggio. Per il resto è un tripudio di deserti rossi, strambe formazioni rocciose, gole ooiridi, foreste, casca�te e dissesti orografici spettacolari sparsi all'intorno di una ragnatela di strade e piste ben segnalale. A pano le grandi vie di comunicazione inter�statali (come la 115 da Nord a Sud o la 1 70 da Est a Ovest) esistono almeno altre 27 Byways (circuiti panoramici asfaltati) e 58 Backways (strado secondario) che conducono noi luoghi più remoti dol Paese. Portatevi appresso Strade Blu di William LeastHeat-Moon e leggetevi la storia dei paesi e dello poreone incontralo por caso nei posti più improbabili. Hanno nomi che non appartengono allò Utah, ma è lo slesso. E' il modo di muover�si cho conta. A zonzo senza mela o ragione apparento lasciandosi atti�rare solo dall'istinto o dai nomi delle città: villaggi come Moab, Bullfrog, Pago, Bigwaler, Circleville, Torrey, Ticaboo iwlrobbero ossero in New Mexico o in Idaho, in Arizona o in Texas e la loro identità anonima e magnetica non cambierebbo di una virgola. Imboccate per esempio la Colorado River Sceme Byway (attra�verso le Canyonlands) o la Scenic Byway Numero 12 Ida Hanksvillo a Saint George nel parco di Escalan�te); o ancora la Kolob Finger Canyons Road (lungo il Colorado Plateau e il Color Country) e scopri�rete centinaia di miglia di piste solitario o foreste abitato da coyote, orsi e cervi. Panorami alpini, immense pareti di calcare e inaspetta�to praterìe fiorite si alterneranno a distese di rocce secche, grotto e lotti di fiumi ormai sepolti dalla polvere. Il cielo sembra più basso por via degli spazi. Lo prospettive si defor�mano o dal finestrino lo scene scor�rono Ionio. Fateci caso: le immagini sembrano più vivido quando si o nel nulla. Recita un proverbio Navaju «Tulio quello cho hai visto, ricorda�lo. Porche lutto quello cho dimenti�chi ritorna a volare nel vento». Ocelli aperti perciò, che da queste parti l'aria non manca. ANDARE A 80 ALL'ORA E PERDERSI TRA LE PRATERIE CON LA SIERRA NEVADA ALL'ORIZZONTE E LA MONUMENT VALLEY ALLE SPALLE È A META' STRADA TRA JOHN WAYNE E KEROUAC Panorami alpini, immense pareti di calcare e inaspettate praterie fiorite si alterneranno a immense distese di rocce rosse, di grotte e letti di fiumi ormai sepolti dalla polvere: il cielo è talmente basso che sembra scendervi addosso PROVERBIO INDIANO n II cielo sembra più basso per via degli spazi. Le prospettive si deformano e dal finestrino le scene scorrono lente. Fateci caso: le immagini sembrano più vivide quando s�è nel nulla. Recita un proverbio Navajo «Tutto quello che hai visto, ricordalo. Perché tutto quello che dimentichi ritorna a volare nel vento». "grandioso spettacolo dei parchi dello Utah, da Canyonland ad Arches, da Bryce Canyon all'ultimo aperto al pubblico: l'Escalante National Park