Klestil a Haider: modera il linguaggio

Klestil a Haider: modera il linguaggio Annullato il talk show con il leader populista sulla rete tedesca Ard per due defezioni eccellenti Klestil a Haider: modera il linguaggio Il presidente austriaco irritato dalla polemica con Chirac Tilo Sansa VIENNA Una pubblica rampogna che non ha precedenti nella recente storia dell'Austria è stata inflitta ieri dal presidente della Repubblica Thomas Klestil a Joerg Haider, a causa dei suoi attacchi al presi�dente francese Jacques Chirac e al governo belga. Haider, capo del partito del a libertà, aveva detto che Chirac «sbaglia quasi tutto quello che si può sbagliare e non sa di cosa parla», che in Belgio «il governo è corrotto» e che «i genitori devono scendere in piazza perché temono che il governo sia in combutta con i delinquenti». «La scelta delle parole di Hai�der è detto in un comunicato della Presidenza della Repubbli�ca è una sbandata verbale che dimostra la mancanza totale di sensibilità per le costumanze col�loquiali internazionali». Il presi�dente Klestil fa sapere che stama�ne, quando riceverà i capi dei partiti popolare e della libertà Wolfgang Schuessel e Joerg Hai�der per informarsi sull'anda�mento dei negoziati per la forma�zione di un governo di centro-de�stra, gli farà una solenne lavata di capo. «Non è ammissibile anticipa il comunicato di domeni�ca mattina che il capo di un partito che aspira a governare usi un simile linguaggio». Il ministro degli Esteri ad interim Schuessel, intervistato in tv, ha detto di Haider che è «disinvolto» e «occorre che cam�bi», ma ha convenuto che nelle critiche a Chirac, colpevole di intromettersi negli affari interni dell'Austria, «c'è del vero». Hai�der non ha risposto al Capo dello Stato, si slava preparando a parte�cipare al talk show politico «Sabi�no Christiansen», in onda la dome�nica sera sulla rete tedesca Ard. Aveva chiesto che tra i suoi contraddittori vi fossero anche un rappresentante del governo tedesco e uno della comunità ebraica, la Ard aveva invitato, oltre al leader verde Daniel CohnBendit, il ministro degli Interni Otto Schily e il vicepresidente del consiglio centrale ebraico Michel Friedmann. Ma questi ultimi, che dapprima avevano accettato, han�no poi declinalo l'invito. La tra�smissione pertanto è saltata; per il rifiuto di Haider di partecipare con dei comprimari (secondo il partilo della libertàl, a causa delle proteste della redazione (se�condo la versione tedesca). A prendere le difese di Haider e contrattaccare il Presidente del�la Repubblica ha pensalo la batta�gliera vicepresidente del partito, Susanne Reiss-Plasser, che ha attaccato il Capo dello Slato «dal quale il popolo austriaco si aspet�ta che prenda le difese contro accuse e ingiurie ingiustificate e che lo faccia con parole chiare». L'Eliseo non ha reagito agli insulti a Chirac, ma lo ha fatto il ministro degli Interni belga Anioine Duquesne, definendo le parole del populista austriaco «un bel�l'esempio di democrazia nausean�te, un insulto a un popolo intero». Lo stesso ministro, dopo avere premesso che il Belgio «non inten�de intromettersi negli affari inter�ni di un altro Stato», aveva però aggiunto: «Ci preoccupiamo per�ché vogliamo un'Europa frater�na, accoglirnle, pacifica». E il probabile futuro cancelliere Wolf�gang Schuessel gli ha risi osto mcurettamente dalla televisione austriaca; «Il parlilo della liberi a un tempo era europeista, non dovrebbe essere difficile che tor�ni a esserlo. Non permetterò che l'Austria venga definita nazista o xenofoba, pur ammettendo che alcune critiche dall'estero sono giustificate. Comunque sarò io il garante della democrazia, della tolleranza e dell'europeismo». Il presidente austriaco Thomas Klestil con Joerg Haider, convocato a palazzo per discutere la sua «assoluta mancanza di tatto nelle relazioni internazionali»

Luoghi citati: Austria, Belgio, Europa, Vienna