«Il morbo della corruzione mina Italia e Inghilterra» di Fernando Mezzetti

«Il morbo della corruzione mina Italia e Inghilterra» Accuse anche a Giappone e Francia. Delusione per l'Est: la vita era più facile prima dello sgretolamento delTUrss «Il morbo della corruzione mina Italia e Inghilterra» Dure critiche della Albright: c'è riluttanza a trovare delle soluzioni Fernando Mezzetti inviato a DAVOS Le delusioni nelle aspettative di prosperità con l'instaurazio�ne della democrazia in vari paesi dopo il crollo comunista aumentano i rischi di un ritor�no all'autoritarismo, mentre anche paesi a democrazia ma�tura «inclusi Giappone. Inghil�terra e Italia», e per altri aspetti la Francia, sono mina�ti dal morbo della corruzione, tanto che sono riluttanti ad applicare seriamente le leggi in questo campo. Dal podio del Forum sul�l'economia, il segretario di Stalo Madeleine Albright, af�fiancata dal segretario al Teso�ro Lawrence Summers esalta davanti a statisti e grandi imprenditori i valori e.Ha base della solitaria «leadership glo�bale» americana, e cioè «costi�tuzione, libere elezioni, libere improse», come «un potere che ha trasformato il mondo»: cent'anni fa, mette in risalto, nessun governo era eletto a suffragio universale, mentre oggi siamo a 120. Ma, avverte anche, non ci si deve cullare nel compiacimen�to per questo grande successo della democrazia, perché su di essa gravano sor! pericoli: come, appunto, il rischio di un ritorno all'autoritarismo e al protezionismo nei paesi del�l'ex Unione Sovietica, dove la vita per la gente comune è diventata più difficile, per cui «democrazia viene identifica�ta con ineguaglianza, insicureza, distruzione del tessuto sociale». Rilevando che su altri paesi pesa il flagello dell'Aids e il Caucaso e i Balcani sono deva�stati da lotte etniche, il capo della diplomazia Usa punta il dito sulla questione della cor�ruzione. «Alcune democrazie sono fallite o sono cadute purché i loro leader hanno pensalo solo ad arricchirsi, e la corruzione è perciò conside�rata come il diabolico fratello gemello della democrazia, un prodotto naturale di maggior libertà e minor controllo cen�trale. Questa è una sciocchez�za. Era il sistema comunista, coi suoi sistemi di privilegi, dacie e negozi speciali per la nomenklatura, a essere sinoni�mo di corruzione. E dittatori da Marcos a Mobutu hanno svaligiato a man bassa i loro paesi». Nei SiStéffir demoefàtitìi, mette in risalto, esistono gli strumenti per eliminare la corruzione, perciò «dobbiamo lavorare all'interno della co�munità democratica por slabilire e raggiungere standard più alti». E qui arriva la stoccala all'Italia e ad altri paesi: «Per esempio, una convezione dell'Ocse entrala in vigore nel febbraio scorso impegna tutti gli stati firmatari ad adottare severe leggi anli-corruzione. Ebbene, fino ad ora diversi paesi-chiave, inclusi Giappo�ne, Inghilterra e Italia, l'applicazioriè di que'ste norme è stata tutto meno che forte». Ce n'è anche perla Francia: «A Parigi ci sono iniziative legislative per interpretare la convenzione in modo che sia possibile pagare in futuro tan�genti promesse in passato. Sarà difficile è la pesante conclusionemandare un chia�ro messaggio contro la corru�zione se appare che alcuni paesi prendono posizioni di principio, mentre altri prendo�no i contratti». Espresso in un discorso con toni da lezione, lo sdegno della signora Albright assume un sapore mercantile, anche perché nel contesto di tutta una offensiva in atto qui a Davos da parte di vari espo�nenti dell'amministrazione americana per la ripresa di negoziati sui liberi scambi internazionali, sviluppala an�che dal segretario al Tesoro, Summers, e la rappresenianlo commerciale Usa, Charlene Barshovsky. La signora Albright ha implicitamente ammonito i gran�di manager presenti a non cedere a pratiche corrullive, enfatizzando che «la libertà da corruzione non è la sola area in cui l'impegno del sono�re privato ad altri standard di corretlozza può fare immense differenze». 11 segretario di Slato ha poi evitato di rispon�dere a duo domande: corno mai non abbia citalo la Germa�nia nel quadro della corruzio�ne, e come mai esalti la caduta di Marcos e di Mobutu, che durante la guerra fredda era�no stati a lungo sostenuti dagli Stali Uniti. La Albright ha avuto in questi giorni intonsi conlalli per il Medio Oriente, incon�trando, oltre ad Arafal, Shimon Peres e il ministro degli Esteri egiziano, Amur Moussa, al quale ha chiesto collabofazione por accelerare il pro�cesso di pace. Il segretario di Stato americano Madeleine Albright

Persone citate: Albright, Charlene Barshovsky, Lawrence Summers, Madeleine Albright, Peres, Summers