«Mio marito è furbo e violento, non mi fido»
«Mio marito è furbo e violento, non mi fido» LA MAMMA: Mi SONO SPOSATA QiOVANS, DOPO 7 GIORNI VOLEVO SCAPPARE ^ . «Mio marito è furbo e violento, non mi fido» «Lui vuole portarsela via, sarebbe un inferno, ci ha sempre picchiate» inviata a KUWAIT CITV STEFANIA è seduta sul divano di casa sua, in un quartiere resi�denziale dove le case sono come ovunque a Kuwait City, squadrale, ultramoderne e spoglie. E' alta, con i capelli neri lunghi sciolti sulle spalle, grandi occhi neri che ti fissano con timore e determinazione. E' mollo bella. Mostra con orgoglio la sua casa, che presto dovrà lasciare, dove il gusto europeo si fonde con colori, stoffe, oggetti, profumi, mediorientali. Su una consolle di marmo il computer con il collegamento a Internet, lo sguardo di Stefania sul mondo. Alme�no sull'Occidente die lei ha lascialo a 18 anni, innamorala di un avvocato egiziano di 20 anni più grande di lei. Per lui ha lascialo la famiglia e il suo paese in provincia di Torino e si è convertila all'Islam. Allora Stefania sua figlia Erica con la sua fuga e la richiesta d'asilo in ambasciata ha creato un caso diplomatico. Lei sospettava il suo gesto? «Quando il 26 dicembre il giudice l'ha affidata al padre il mondo le è crollato addosso. Sapevo che era infeli�ce, come lo sono io, ma non l'ho spinta io a scappare». Quali problemi ci sono tra il padre e le fighe? Lei ha parlato di maltrattamenti. «Mio marito è violento, picchiava me e le bambine. Soprattutto Erica. Con lei è stalo durissimo da quando è nata. Se mi mettevo in mezzo si chiude�va con le figlie in camera e le picchia�va. E visto che l'Islam considera un grave peccalo le violenze familiari lui, per non far vedere fuori quello che faceva, dopo averci picchialo ci chiude�va in casa a chiave per una settimana. Bastava pochissimo per scatenare la sua ira. Anche solo un versetto del Corano recitalo male». Erica ha paura che il padre pos�sa portarla m Egitto contro la sua volontà. Quali garanzie chiedete? «Dovrebbe consegnare i suoi passa�porti, quello italiano ma anche quello egiziano, all'ambasciata italiana. Ma lui non accetterà mai». Lei, domenica scorsa, non s�è presentata all'incontro organizza�to davanti al magistrato con il suo ex marito per trovare un accordo sull'affidamento. Perchè l'ha fatto? «L'incontro tra me e il mio ex marito nello studio privalo di un magi�strato non ha lo slesso valore della sentenza di affidamento. Sarei stata praticamente costretta a firmare l'ac�cordo per non apparire irragionevole, lo non mi fido. Lui vuole portarsi via la bambina. Togliermela è stala una mi�naccia costante nella nostra vita insie�me». Lei non si è presentata nemme�no all'udienza di affido della bambi�na e il giudice ha deciso in contuma�cia. Cosa è successo? «Io non ho mai ricevuto la notifica di questa udienza. Ma gli avvocali dicono che è impossibile dimostrarlo. Comunque sull'affido ero tranquilla perchè in Kuwait le figlie rimangono con la madre fino al matrimonio». Ce stato un perìodo felice nel vostro matrimonio? «Dopo una sellinr, -'.volevo divor�ziare. Sono rimasU . r li bambine. Ma allora ero molto -rad da come sono adesso. Ero una bambina nelle mani di un uomo mollo inlelligenle e furbo. Solo iniziando a lavorare sono riuscita veramente a rendermi conto di come vivevo. E ho chiesto il divor�zio». Ma secondo il diritto islamico le donne possono chiedere il divorzio solo per motivi gravissimi. Quali sono stati? «Sono cose molto privarle e dolomse e preferisco non rispondere». Ha mai pensato di scappare in questi anni? «Si, ma lui mi avrebbe trovato ovunque e mi avrebbe portato via le bambine. Un anno sono stata in Pie�monte, dai miei genitori. Ire mesi. Ma poi sono dovuta tornare. Ero in trappola». Una trappola, come dice lei, da cui Erica si è liberata da sola. «Mia figlia è molto timida, ma determinata e con un grande coraggio. Siamo legatissime ed è intollerabile rimanere separale. Il posto di Erica è con me e sua sorella Marta». Ma nei giorni che Erica ha vissu�to con il padre potevate incontrar�vi? «No, era chiusa incasa. Non rispon�devano nemmeno al telefono. Un gior�no è vemàa mia madre dall'Italia e siamo andatt insieme. Vedendo come viveva, senza una sua cuneretta, prati�cameli;.» prigioniera, con la sola com�pagnia dei nonni ultraottantenni, ho capilo quale sarebbe slata la sua vita in Egitto. U tutto e hamm, [leccato: fare sport, vedere le amiche, andare a una festa. Non voglio questo per mia figlia. Deve crescere nel rispetto della religione ma serena. E «soprattutto accanto alla sua mamma /Mutatemi».
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