Il mare restituisce il caicco e un cadavere

Il mare restituisce il caicco e un cadavere Il relitto individuato da un aereo della Marina a circa duecento miglia dall'isola di Coriu Il mare restituisce il caicco e un cadavere Sarebbe la barca dei tre torinesi dispersi nel Mediterraneo Giorgio Ballarlo TORINO Alcune assi dipinte di giallo e i parabordi rossi. Uno dei due albe�ri che sorreggono la velatura di un caicco. E poco più in là un cadavere che galleggiava fra i relitti. Erano passate da poco le 15 quando l'aereo Atlantic della Marina Militare ha avvistato i resti di una grossa barca a vela, naufragata nel mezzo del Mar Ionio. Che si tratti proprio del caicco «Deli Sarpa», disperso dal 17 gennaio scorso, non è ancora sicuro. Ma gli uomini di mare che da alcuni giorni stanno parteci�pando alle ricerche sembrano ave�re pochi dubbi: «Se non è il caicco salpato da Corfu fanno capire allora è una barca gemella». Il pilota del velivolo ha visto distintamente il corpo di un uo�mo, ma siccome nel pomeriggio non è stato possibile raggiungere il punto dell'avvistamento, il Co�mando generale delle Capitanerie di porto non ha del tutto perso la speranza che gli altri membri dell'equipaggio siano riusciti a mettersi in salvo su alcune zatte�re. Secondo le informazioni dira�mate dalle autorità greche, a bor�do del due alberi avrebbero dovu�to trovarsi i torinesi Doriana Zap�pataci anni, ex moglie del calcia�tore juventino Carlo Osti, il suo attuale compagno Renato Patrito, 44 anni, consulente finanziario e il padre di quest'ultimo, Baldas�sarre, di 76 anni. Con loro si erano imbarcati anche tre marinai gre�ci, Dimitrios Alexopoulos, Paris Filipitzis e Basilios Flokalis, che avrebbero dovuto condurre la bar�ca sino al porticciolo di Andora, in provincia di Savona, dove Patrito possiede una casa per le vacanze. L'aereo della Marina ha indivi�duato i resti dello scafo a circa 200 miglia (360 chilometri) a Sud dell'isola di Corfù, a 35 gradi e 49 primi di latitudine e 18 gradi e 57 primi di longitudine. «In quel momento la visibilità non era perfetta spiega il capitano di vascello Remigio Ruggiero, co�mandante della centrale operati�va delle Capitanerie di porto ma i militari ci hanno descritto con precisione i relitti, avvistati da un altezza di circa 350 metri». Da Corfù il «Deli Sarpa» era diretto a Messina, ma è possibile che dopo il naufragio sia stato spinto più al largo dalle correnti marine. L'arrivo del buio non ha con�sentito di avviare subito le opera�zioni di recupero del cadavere e dei pochi resti della barca a vela, ma in serata allertate dal Coman�do generale di Roma sul luogo dell'avvistamento sono arrivate alcune navi mercantili che stava�no incrociando nei paraggi. Sono la «Agip Piemonte», diretta in Libia; la «Eco Europa», che anda�va verso Venezia; e la «Capo Azzurro», anch'essa in viaggio verso Messina. Le autorità di Alene hanno invece «dirottalo» sul posto una nave algerina, la «Tebessa». L'equipaggio dei quat�tro mercantili ha il compito di individuare il relitto con potenti riflettori marini e, se possibile, di recuperare il cadavere avvistalo dall'Atlanlic della Marina. In ogni caso, alle prime luci dell'alba di oggi riprenderanno le operazioni di ricerca coordinate dal Comando generale delle Capi�tanerie di porto e dalla Marina, che sta inviando in z.ona la frega�ta «Orsa». Raggiungeranno i rotta�mi dello scafo anche due aerei, un elicottero e alcune unità della guardia costiera. Sulle cause del naufragio per il momento lo auto�rità marittime non si pronuncia�no e solo un allento esame dei resti della barca potrà dare qual�che indicazione più precisa. In linea di massima, comunque, il caicco potrebbe essere affondato per tre motivi: il maltempo, la collisione con un'altra imbarca�zione oppure l'urto con uno dei tanti relitti che talvolta si trova�no a pelo d'acqua e che potrebbe aver sfondato il fasciame del due alberi. Continuano le operazioni di ricerca anche da patte delle molovedette e degli Hercules C-130 deH'aeronautica ellenica, ma le autorità di Atene non hanno con�fermato l'avvislamento del relit�to nel Mar Ionio. «Essendo in ballo la sorte di sei persone il riserbo è d'obbligo», ha commen�tato un portavoce della Marina greca. Trovate alcune assi dipinte di giallo e i parabordi rossi e uno dei due alberi che sorreggono le vele I rottami dello scafo saranno recuperati questa mattina dalla guardia costiera! ~. .Mate tyllr Tirreno NOVEMBRE I tu tonneii xquistuw la bard. il «Deli Sirpi», in Turchii. I marìui gita U pomno a CoHù. dovt li ragghinjono i propwmi. Marè'^ N -« Adriatico V ALBANIA 17 GENNAIO La barca, riparata dopo un'avarìa ^ al motore, pam da Corfiu A bordo i tre torinesi t i marinai greci. L'ultimo contatto è la ttlelonita della donna alla madre, poco prima della partcnia 3=57" MESSINA 26 GENNAIO 200mì{liaaSuddiCoriii, poco al di uno del 3i* parallelo, meneindmduaio il relitto, poco dittante pileggiaiintada»ere Mare Mediterraneo 21 GENNAIO E' la data prtiumibile di arrivo dell'imbarcaiione ad Imperia: ma del t caicco neinina traccia. Jcatta l'allarme 19 GENNAIO la barca dorrebbe arnvare a Heisina: i tre torineii devono ibarcare per ragiiungere l'aeropono di Catania e prendere un volo per Tonno. La baita, con i marinai, dovrebbe, invece, proteguirt per Imperia Donata Zappata, 40 anni, in una delle ultime fotografie prima della scomparsa. A destra il compagno Renato Patrito, 44 anni, e in alto a sinistra il padre Baldassarre, di 70. Ieri i familiari avevano ancora la speranza di poterli riabbracciare