«Olocausto, l'Italia non si assolva» di Maurizio Molinari

«Olocausto, l'Italia non si assolva» Ricordato il salvataggio di molti ebrei: «Ma siamo stati il Paese di Mussolini» «Olocausto, l'Italia non si assolva» D'Alema al Forum di Stoccolma Maurizio Molinari inviato h STOCCOLMA Nella giornata inaugurale del ter�zo Forum internazionale sull'Olo�causta il presidente del Consiglio, Massimo D'Alema, ha chiesto al�l'I! alia di «non dimenticare la lezione della propria storia» di cui ù parte non solo l'opera di salva�taggio degli ebrei dalle persecuziò�ni, ma anche «la nascila del fasci�smo e Mussolini». Le parole di i t'Alema hanno un signincato par�ticolare nella solenne riunione di capi di Stato e di governo e ministri degli Esteri di 4H Paesi dio ha dato i natali ad un comune impegno per dar vita alle «Nazio�ni Unite della memoria» per pro�servare il ricordo dolio sterminio di sci milioni d�ebrei da parte dei nazifascisti. Negli interventi succedutesi sul palco del Forum numerosi leader hanno sottolineato quanto gli italiani fecero per salvare gli ebrei, e il professor Yeluida liauer ili Gerusalemme ha ricordato la vicenda dei 31 piccoli olirei croati che trovarono la salvezza a Villa Emma di Nfonantola, in Emilia. Di fronte a «cosi tanti complimenti» come ha poi commentato D'Alema ha affermato: «L'Italia democratica non devi; dimentica�re che il nostro l'aose non è solo il paese di Villa Emma di Nonanloia ma è stato il Paese di Mussoli�ni, dalle cui viscere e sorto il fascismo in Europa». «Por la pri�ma volta dal dopoguerra un prosidente del Consiglio ha compiuto un passo importante ha commentàto a caldo Amos Luzzatto, presidente dell'Unione delle Co�munità Ebraiche Italiane verso una lettura a tutto tondo dell'Ita�lia durante il periododell'Olocausto, che fu anche il l'aose delle leggi antiebraiche, delle delazio�ni, di Salo». L'opera di rilettura della storia sembra iniziata. ('Abbiamo inse�diato da oltre un anno la Commis�sione Anselmi ha sottolineato D'Alema per fare piena luce su tutto ciò che subirono gli ebrei in Italia, sono stali raccolti 17 mila dossier e il lavoro non è ancora terminato». Anche gli altri leader europei si sono soffermali sull'esi�genza di fare i conti con la storia. Il francese Lionel Jospin ha ricor�dalo i passi l'atti in questo senso dai presidenti Mitterrand e Chirac «per riconoscere le responsabi�lità francesi». 11 cancelliere tede�sco Gehard Schroeder ha annun�ciato un «progetto» per «far ricor�dare alle nuove generazioni tede�sche cosa fu il Terzo Keich». Ma è stato il premier svedese Goran Persson a riassumere l'impegno comune: «Dobbiamo dire e dirci cosa ò avvnuto nei nostri Paesi perché chi ha collaborato, chi ha assistito inerme non è meno colpe�vole dell'aguzzino». All'ordine del giorno del Fo�rum (che si conclude domani) c'è la proposta di trasformare in ogni Paese il 27 gennaio (data della liberazione di Auschwitz da parte dei sovietici) in un «Giorno del Ricordo» dell'Olocausto. Germa�nia e Gran Bretagna lo hanno già fatto, Parigi ha scelto un'altra data (la deportazione degli ebrei francesi da parte di Vichy), l'Italia invece è in ritardo. «C'è una pro�posta in commissione alla Came�ra a tale riguardo ha dello D'Alema e io come deputato sono favorevole, salvando l'unici�tà dell'Olocausto che non può essere messa in discussione». Euori dell'aula del Eorum il tema è stalo la possibile entrata nel governo austriaco dei nazionalliberali di Haider, di simpatie neonaziste. «Non spetta a noi decidere su questioni che riguar�dano un altro Stalo sovrano ha detto D'Alema ma io sono preoc�cupato». In precedenza Schroe�der aveva usato parole simili: «Con tutto il rispetto per l'Austria sono preoccupato». Senza peli sul�la lingua il premier isaeliano Ehud Barak; «Haiderèun rappre�sentante del demonio, al governo sarebbe irritante». Ma poi, pun�tuale, è arrivata la sua smentita. Sul caso Austria «Non spetta a noi decidere, ma sono preoccupato» ~.w" .*—~m r*—v ,.««—-••—-^ Bambini ebrei nel campo di Auschwitz nel 1945