Prodi presenta le riforme per l'Ue di Francesco Manacorda
Prodi presenta le riforme per l'Ue Il presidente della Commissione all'Europarlamento: «Vinceremo oppure perderemo insieme» Prodi presenta le riforme per l'Ue Nuove regole per far funzionare l'Europa allargata Francesco Manacorda cimispuiKlenlcd.iBHUXCLLES «La Commissione è il motore dell'Euro�pa, Ma non un motore a scoppio bens�un diesel; foiiequaldie volta l'andatu�ra o il munirò possono essere sgradevo�li, ma arriviamo sempre a destinazione e consegnarne la merce», Romano Pro�di si al fida alla meccanica (icr risponde�re alle critiche che lo hanno sommerso nelle ùltime settimane e spiegare a! Parlamento europeo perche dovrebbe sostenere le proposte di riforma dei trattati comunitari che la sua Commissiuiii! ha appena presentalo e die dice «sono i cainbiamcnli essenziali per�che l'Unione possa funzùjnare dopo l'allargamenlo» ad Est; Quell'allargamentò che la porterà a 27 o, se entrerà la Turchia, addiriùtira 28 membri. «Allargamento senza riforme signi�fica paralisi», e l'equazione di Predi. Ed eccole, allora le proposte anli-paralisi che presenta al Parlamento assie�me a Michel Barnier, il Commissario che si occupa di questioni isliluziomili. Innanzitutto cambiare le istituzioni. anche se proprio sul suo futuro la Commissione preterisce non pronun�ciarsi e lascia aperto due strade: «Una Commissione a non più di venti Com�missari, come quella attuale, clie perù comporterebbe una rotazione degli Sta�ti membri nell'avere un Commissario spiega Prodi oppure un esecutivo con un Commissaria per ogni stato mem�bro, ma che allora dovrà avere un presidente con maggiori poltri». Sul modo in cui doviii decidere il Consi�glio, che riunisce i Paesi dell'Ue, la Commissione ha invece le idee chiare: per prendere una decisione propone ci vorrà il voto di una maggioranza di Stati che rappt "enlino anche la mag�gioranza della popolazione Uè. Per quel che riguarda il Patianienlo, infi�ne, la Commissione chiede alla stessa assemblea di presentare una proposta e si limila a suggerire che una parie dei deputali siano eletti non più su base nazionale ma con delle liste europee. Per avere decisioni etTicaci, invece, serve prima di tulio «un volo a maggio�ranza qualificata che sostituiscaTobbligo deirunanitnità» tra i Paesi euro�pei quando si tratta di prendere una decisione, visto che un accordo a 27 o 28 sarà impossibile. Ma a molli Stali questo principio che limita in modo sensibile In loro sovranità proprio non va giù e quindi la Commissione preve�di; alcune sostanziose eccezioni: resleninno all'unanimità, ad esempio, tulle quelle decisioni che devono essere ratificale dai Parlamenti nazionali, quelle legate al funzionamento delle isliluziiini europee o quelle «in mate�ria fiscale o di sicurezza sociale». In chiaro, spiega Prodi, significa che reste�rebbero all'unanimità «le imposte sul�le persone fisiche che non riguardano il mercato interno», niontre passereb�bero a maggioranza quelle sulle impo�ste relative alle imprese. Adesso il progetto della Commissio�ne dovrà essere volato dal Parlamento, diesi pronuncerà all'inizio di febbraio, e poi diventerà uno dei contributi alla discussione che i governi sono loro che decidono dovranno concludere nella Cig, la conferenza intergovernati�va, entro la fine dell'anno. In quella sede basterà il velo di uno solo dei Quindici per mandare a monle la posizione di Prodi. Ma lui è convinto che le sue rifome possano passare se dal Parlamento verrà un sostegno poli�tico. «Questo dibattilo ha detto ieri ai deputati è derisivo per il destino della Commissione, ma anche del Parlamen�to. Qui perderemo o vinceremo insie�me e non ci sarà un vincitore e un vinto». Il presidente della Commissione europea Romano Prodi
Persone citate: Consi, Michel Barnier, Predi, Prodi, Romano Pro, Romano Prodi
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