Inchiesta su Sarno, conferma a metà

Inchiesta su Sarno, conferma a metà Inchiesta su Sarno, conferma a metà «Accerteremo se i funzionari infedeli hanno agito qui» Fulvio Mìlone invialo a SARNO Dicono che lo Stato li ba dimenti�cati, che i soldi perla ricostruzio�ni; arrivano con il contagocce e t'.li indennizzi ai senzatetto sono rimasti sulla carta. Ripetono le storio di sempre, di ritardi e di indifferenza davanti alla trage�dia, nella piazza del Duomo della frazione di Episcopio che il cinqnu maggio di due anni fa si trasl'ormò in un lago di fango. A Sarno e a Quindici, l'altro paese sconvolto dall'alluvione, moriro�no 137 persone. Si mosso la macchina dei soccorsi: nel piaz�zale del mercato ortofrutticolo, al posto dei banchi dei vendito�ri, piantò le tende anche la Protezione civile, proprio quella struttura che oggi è travolta dall'inchiesta sulla missione «Arcobaleno» condotta dalla prò cura della repubblica di Lari. Secondo indiscrezioni pubblica�te dal Corriere della Sera, un'in�dagine sarebbe stata avviata anche sull'operato della Prote�zione civile a Sarno, eppure nel paese dove tutti puntano l'indi�ce contro lo Stato assente nessu�no ha mai sentilo parlare di irregolarità commesse dagli uo�mini di Franco Barberi. La noti�zia ha sollevato molte smentite, ma anche dichiarazioni contrad�dittorie e qualche parziale con�ferma fra gli stessi magistrati. Le voci secondo cui un tronco�ne dell'inchiesta sugli aiuti uma�nitari investirebbe Samo non riscuotono gran credito tra gli inquirenti campani, che però preannunciano l'avvio di un'in�dagine conoscitiva. La giornata si è invece consumata in una ridda di smentite e conferme nel palazzo di giustizia di Bari. Il gip di quel tribunale, Daniela Rinaldi, la stessa che ha fatto arrestare i quattro funzionari della protezioni civile coinvolti nell'affaire della missione «Arco�baleno», ha negato che nell'inda�gine vi siano «riferimenti a fatti criminosi diversi da quelli relati�vi al campo di Valona», ma ha aggiunto che altri accertamenti «non possono non essere fatti per capire se il gruppo dei fun�zionari infedeli sia stato attivo anche a Samo». «Se fossi il pm indagherei», ha commentato Daniela Rinal�di. Ma il pubblico ministero titolare dell'inchiesta. Michele Emiliano, è categorico: «Non vi sono elementi che possano far aprire un'indagine sui soccorsi prestati dopo 1 alluvione di Sar�no, altrimenti avremmo investi�to della questione i magistrati competenti». Il capo della procu�ra barese, Riccardo Dibitonto, sembra però contraddire il suo pm: annuncia infatti di avere avviato indagini sull'intera atti�vità dei funzionari della Prote�zione civile arrestati, a partire dall'88. Anche Samo è dunque nel mirino? «Siccome ci siamo trovati di fronte a due fatti in Italia, Umbria e Comiso, dove c'è ragione di nutrire dei sospet�ti, perchè non vedere che cosa hanno fatto gli attuali indagati da quando hanno cominciato a lavorare?». Cade dalle nuvole il sostituto procuratore della repubblica di Nocera Inferiore, Amedeo Ses�sa, che da due anni lavora per mettere a nudo le responsabilità del disastro: la sua inchiesta ha portato al rinvio a giudizio del sindaco d�Samo, Gerardo Basi�le, dell'ex assessore Fernando Crescenzi e di alcuni tecnici del comune, tutti accusati di omici�dio colposo plurimo. Sessa do�vrebbe essere al corrente di un'indagine sulle attività della Protezione civile in Campania, invece nega tutto: «Al momento non esiste alcuna iniziativa del genere da parte del mio ufficio, né mi sembra che i funzionari arrestati siano mai stati a Samo assicura -. D'altro canto mi sembra che i pochi aiuti che ci furono per Samo li abbia portati la Caritas. Ma si trattò di poca roba. Sicuramente era una situa�zione diversa rispetto alle zone terremotate dell Italia centrale e dell'Albania. Ad ogni modo avvieremo un'indagine conosci�tiva sulla vicenda». Il sottoscgrotiino alla Protezione Civile Franco Barberi