La bisnonna scomparsa in un mondo capovolto di Dario Voltolini

La bisnonna scomparsa in un mondo capovolto La bisnonna scomparsa in un mondo capovolto LA scopa del siste�ma è ti libro con cui David Poster Wallace esordi sul finire degli Anni Ottanta. L'edizione ita�liana si aggiunge agli altri titoli dello stesso autore tradotti nella nostra lingua (Una cosa divertente che non farò mai più e Tennis, rv, trigonometria, tornado per Mini�mum fax. La ragazza con i capelli strani per Einaudi), che ormai for�mano una pressoché completa in�troduzione al mastodontico Infini�te Jesi, la cui edizione italiana è prevista per il prossimo autunno, sempre per la Fandango libri. Di solito l'editoria italiana si comporta al contrario, cioè sgancia per prima la grande bomba e solo in seguilo, se l'autore ha avuto qualche tipo di visibilità, si occupa dei suoi altri lavori. Evidentemente la tempesti�vità di cui la giovane Fandango libri ha dato prova, acciuffando per pri�ma Infinite Jest, ha sensibilmente spariglialo il gioco. Che David Poster Wallace abbia fama di essere uno dei più talenluosi scrittori della sua generazione (è nato a Urbana, Illinois, nel 1962) è ormai dato per scontalo. Meno sem�plice è invece capire di quale tipo di talento si tratti. La scopa del siste�ma mette in scena un gruppo di persone che interagiscono princijalmente secondo la modalità del'attrito. Lenore Beadsman, a modo suo il personaggio principale, vive immersa in ogni sorta di disagio relazionale: con l'analista, con la famiglia, con il partner, con se stessa, con l'ambiente. Ma anche la sua bisnonna, che come lei si chia�ma Lenore Beadsman, non scherza: l'ultravegliarda, ospite di una casa di riposo per anziani, è scomparsa RECENDaVolt IONE o ini portando con sé altri degenti (pardon, residenti). Il fatto è che il corpo della bisnonna non è più in grado di produrre calore, quin�di lei deve vivere in un ambiente caldo a tem�peratura costante. Do�ve se ne sarà andata, quindi? Forse nel Deserto Incommensurabile del�l'Ohio (sigla: D.I.O.)? Anche sua figlia, nonna della giovane Lenore, vive nella casa di riposo. A disagio con tutto: è rincitrullita. Abbiamo poi un padre riccone in urto peren�ne con un concorrente (ramo ali�menti per l'infanzia), un Rick Vigorous che produce una rivista lettera�ria ambigua, innamorato di Lenore (la giovane) e fobicamente geloso, un Andy «Wang-Dang» Lang mollo virile e mollo pacificato con la propria virilità, ma non con la bellissima moglie, con la quale è naturalmente in altrito. Norman Bombardini, proprietario del Bom�bardini building, uno dei centri dell'azione, sta deliberatamente in�grassando in seguilo ai suoi disagi di marito (si espande come una galassia e ha l'intenzione di occupa�re lutto l'universo, fisico ma soprat�tutto interpersonale: più Io, meno Altri). Lo psicanalista è un imbro�glione. La rete telefonica è impazzi�la e fa impazzire le cenlralinisle, fra cui la giovane Lenore. Forse l'unico veramente in pace con se slesso è il reverendo Sykes, un truffatore mistico televisivo. Il motore dell'azione romanze�sca è appunto la scomparsa di bisnonna Lenore. Tuttavia il vero sviluppo dell'azione sta nella mes�sa in scena dei rapporti interperso�nali resi soprattutto per mezzo di dialoghi che sembrano crescere su se stessi, poiché la slnillura compo�sitiva del testo è più simile a quella della maionese che a quella della cronistoria. Si traila di un rilancio della poetica postmoderna e metanarrativa, in cui la germinazione di elementi e di connessioni sulla pagi�na è molto più importante di ogni velleità mimetica o drammaturgica in senso stretto. Perché questa pic�cola folla di caratteri, ciascuno im�pegnato a dissipare le proprie ener�gie nei rapporti con gli altri senza avere in cambio nulla se non ulterio�re entropia, non deflagra, non si polverizza? Perché continua a gira�re su se stessa in una successione di combinazioni che non giungono mai a uno stato soddisfacente? Le coppie Rick/Lenore e Andy/Mindy si sciolgono e si ricompongono in Andy/Lenore e Rick/Mindy, e appa�rentemente questo è l'unico guada�gno in termini di relazioni interper�sonali di lulta la vicenda, ma è proprio qui che cala la scure po�stmoderna e metanarraliva, con un finale tutto giocato sulla superficie cartacea del testo, con un'interru�zione del discoreo che equivale all'interruzione della vita. Il talento di David Poster Walla�ce è infalli strulluralmenle un ta�lento verbale, il suo modello di azione è il dialogo, il requisito minimo per l'azione è dato da due che si parlano, quello per l'assenza di azione da due che si parlano senza slare a ascoltarsi. Alla base della storia c'è un anatema wittgensleiniano di bisnonna Lenore, e cioè la vecchia vulgata idea (che in Wittgenstein in verità non c'èl cho «tutto è linguaggio», lesi irrisa dai personaggi, ma evidentemente non dal narratore. E' un talento spesso giocalo con furia, con sarcasmo e divertimento, in miscele variabili. Una totale incapacità di sintesi sprigiona in David Poster Wallace forza e vitalità a tulli i livelli della composizione lelleraria, elementi senza i quali molla produzione metanarraliva e postmoderna è naufragala. Perché l'energia, per poterla dissipare, bisogna avercela. E Wallace ne ha in grande abbon�danza. «La scopa del sistema» di David Poster Wallace: uomini e donne a disagio con tutto e con tutti, con l'analista, con la famiglia, con il partner, con se stessi, con l'ambiente David Poster Wallace (a sinistra}: «La scopa del sistema» è il libro con cui lo scrittore dell'lllinois esord�sul finire degli Anni Ottanta Davide Poster Wallace La scopa del sistema trad. di Sergio Claudio Perroni, Fandango libri, pp. 503. L 30.000 ROMANZO RECENSIONE Dario Voltolini

Luoghi citati: Illinois, Jesi, Ohio, Urbana