lowa, votando nel caffè di Augusto Minzolini

lowa, votando nel caffè LO STATO CHE INAUGURA LA CORSA ALLA CANDIDATURA PER LA CASA BIANCA lowa, votando nel caffè reportage Augusto Minzolini DESMOINES SCENA prima. L'edificio della King Scbool di Des Moines, al 1849 di Foresi Street, ospi�ta cinque caucus (nello Stato di John Wayne non si poteva non usare un termine pellerossa per indicare una semplice assem�blea), tre repubblicani (quelli che rispondono ai numeri 42,43 e 44) e due democratici (43 e 44). I simpatizzanti dell'elefantino con�servatore si sono assegnati le due caffetterie e la biblioteca delle scuola. Vi imperversano gli attivi sti del miliardario Steve Forbe; che hanno ricoperto i muri con i suoi ritratti. Ogni anziano che arriva (sono i più) viene preso in consegna da uno di loro e, mentre si accinge a scrivere su un fogliet�to la sua preferenza, viene inve�stilo da un accorato discorso contro l'establishment del parti�to e i mali della vecchia politica, li' come se aa noi qualcuno met�tesse insieme il frasario del nuovismo nostrano con i melodi che si usavano a Napoli ai tempi di Cava e soci. Solo che ia fantasia partenopea, salvando la faccia, si era inventata il normografo per guidare in segreto la mano della vecchietta, qui nello lowa, inve�ce, provano ad indottrinarla fin dentro quell'urna che non c'è, dato che i foglietti vengono conse�gnati a mano a chi li conteggia. Tulio, però, avviene alla luce del sole e, a quanto pare, nessuno si scandalizza. Scena seconda. Sull'altro ver�sante della scuola, dopq aver attraversato una galleria di foto�grafie e ritratti di Martin Luther King, si entra nei caucus dei' democratici. 1 seguaci dell'asinel�io progressista stanno nella lob�by e nello stanzone delle materie scientifiche. In quest'ultimo, ac�canto ad una fila di computer, ad una riproduzione in plastica dei pianeti e ad una gabbietta con le pareli di vetro che contiene una rana, ci sono due tavoli, o meglio alcuni banchi di scuola ben alime�ali, dove vanno a sedersi i simpa�tizzanti di Al Gore o di Bill Bradley per comunicare il loro voto a due tipi che ne raccolgono le firme. Il desk del vice di Clinton è sicuramente più affolla�lo. Il responsabile degli attivisti di Bradley, una signorina con i capelli scuri, invece, si dispera. Per strappare una firma si rivol�ge con un sorriso pure al croni�sta, che prima e tentato dall'invi�to, ma poi lo declina per evitare possibili guai. Non si può dire di certo che i caucus dello lowa siano un esempio quanto ad affi�dabilità e garanzie democratiche del voto. Ieri, infatti, l'atmosfera un po' annoiata e l'atteggiamen�to improntato al menefreghismo della King school andavano in scena anche in altri seggi come quello del Senior Center, al 1914 di Carpenter Street. E probabil�mente regnavano anche negli al�tri caucus disseminati nello Sta�to. In quelli, ad esempio, in cui per votare non era necessario neppure scrivere il nomo del candidato su un foglietto, ma bastava alzare la mano o, maga�ri, spostarsi al momento conve�nuto in una parte della stanza seguendo i supporter di questo o quel concorrente. Gli Stati Uniti, però, sono il paese della democrazia ed è pec�cato già solo pensare che ci possa essere stato un broglio, una furbi�zia in questa prima tappa del meccanismo per la scelta dell'uo�mo più potente del mondo. Sareb�be un grosso guaio. Cosi tutti hanno accettalo ili buon grado e festeggiato il verdetto che affida al repubblicano George Bush ed al democratico Al Gore il ruolo delle lepri nella corsa alle nomi�nation alla Casa Bianca. I! figlio dell'ex-presidente sa�rà, però, sicuramente meno feli�ce del vice di Clinton: lui ha portato a casa il 4 T'n. ma dietro a lui c'è la sorpresa Forbes che grazie agli attivisti disseminati noi caucus (e ai soldi spesi nella campagna) ha ottenuto il 30,ló, Alan Keyes con il 140o, Gary Bauer con il 9"i, e Io stesso McCain, pur puntando tutto sulle primarie della prossima settima�na nel New Hampshire, ha avuto il 4,8'V. Lo lowa ha dimostrato che Bush è il candidato più forte, ma deve guardarsi dal rischio che gli altri si coalizzino contro di lui (gli aìlh meno Hatch che, dopo 1' \no di ieri, ha visto bene di ritirarsi). Il governatore del Texas d'ora in avanti dovrà guar�darsi soprattutto dai social con servatives che mettendo insieme i voti di Forbes. Keyes e Bauer hanno dimostrato di avere in mano ia maggioranza del partito nell'Iowa (53"(j). «Non posso esse�re più felice di cosi diceva ieri l'editore dell'omonima rivista for�nendo un fulgido esempio di quel lo che è la comunicazione politica su questa sponda dell'Atlanti�co -. Chi come me è riuscito a guidare cinque figlie in un mon�do difficile come questo, è pronto per gli adolescenti di Washin�gton». Ma per per Bush il rischio è anche un altro. Se il governato�re del Texas per contrastare la destra repubblicana assumerà po�sizioni più conservatrici (ad esempio, sul tema dell'aborto) rischiara di regalare il centro moderato del partilo a McCain. un altro avversario insidioso che i sondaggi danno vincente nel New Hampshire. Insomma, dopo llowa il figlio d'arte è alle prese con un complesso dilemma. Più sicuro, invece, il successo di Core su Bradley iil 1)3 V. contro il 35"..). Ieri il vice di Clinton che non vuole più essere accostato all'attuali' Presidente per paura di perdere voti, era fuori di se dalla gioa. Ha presentato in pub�blico moglie e figlia ripetendo venti volte «thank you» e non venendo meno alla sua proverbia�le modestia ha definito la sua vittoria ..come la più grande nella storia dei caucus dell'Iowa». H.it tuta che nel grande circo delle primarie americane gli ha subito attirato la risposta di Brpdley: «Ter vincere c'è bisogno di umil�tà è convinzione. Io oggi debbo essere umile, ma questo non fa venire meno in me la convinzio�ne che alla fme avrò la nomina�tion». In fondo anche Io sfidante di al Gore può anche accontentar�si; la tappa nell'Iowa per lui era sicuramente la meno Favorevole (da senatore aveva votato anche contro i finanziamenti a questo Stato per un'alluvione). Alla vigi Ha Bradley puntava ad ottenere lo stesso risultato che aveva avu�to Edward Kennedy nell'80 con�tro Carter (310.)). Gli e andata meglio. Per lui. però, come per McCain, per dimenticare il voto di ieri è ora indispensabile vince�re le primarie nel New Hampshi�re. Magari ricordando agli eletto�ri che conquistare l'Iowa porta malo: l'ultinio inquilino della Ca�sa Bianca che ha vinto i caucus è stato Carter nel 'Hi, a parte il Clinton dell'ultimo mandato che però non aveva avversari nelle primarie del'96. Non sempre per votare c'è l'urna Alcuni consegnano il foglietto a mano altri si accontentano di un'alzata di mano, e c'è chi sceglie il suo uomo con un passo avanti Gli attivisti prendono in consegna gli anziani e li martellano fino davanti alla scheda li democratico Al Gore bacia la moglie dopo la vittoria nei caucus dello lowa A sinistra il candidato repubblicano George W. Bush