Processo Calabresi, condanne confermate di Fabio Poletti

Processo Calabresi, condanne confermate Processo Calabresi, condanne confermate Sofri in carcere, Bompressi e Pietrostefani irreperibili Fabio Poletti inviiilo a VENEZIA Dell'istanza di revisionti, delle prove che dovevano essere nuo�vo e ribaltare la storia di setto procossi, alla fine rimane una paginetta e mozza, dui lofjge il presidente della Corto d'Appello di Venezia Silvio Giorgio. Qua�ranta righe (rutto di sei giorni di camera di consi(;lio, che richiu�dono il caso dell'omicidio del commissario Luigi Calabresi e riaprono almeno in teoria, lo porto dei carcere ai tre ex dirigenti di Lotta Continua che non si presentano in aula por la sentenza. Adriano Sofri aspetta i carabinieri a casa e finisce nel carcere di Sollicciano. I-ino a tartla sera, non c'è invoce trac�cia di Ovidio Bompressi e Gior�gio Pietrostefani, «In nomo del popolo italia�no...», legge Silvio Giorgio prima di citare articoli di codice e cifro, quelle del risarcimento danni, 75 milioni e rotti al ministero dell'Interno, 160 e passa ai famigliari del commis�sario ammazzato in via Cherubi�ni. «In nomo del popolo italiano, guasta corte rigetta l'istanza di revisione proposta da Ovidio Hompressi, Giorgio Pietrostefa�ni ed Adriano Sofri», scandisco le parole il giudice, riportando L'orologio di questa vicenda al '95, all'ultima sentenza della Corto d'Appello di Milano, quel�la dello condanne a 22 anni di carcere. Anzi all'estate scorsa, a quel 24 agosto quando si orano aperte lo porte del carcero di l'isa per la sospensione della pena, in attesa di questo ottavo processo. Un processo finito in un mo�llo che naturalmente non piace all'avvocato Alessandro Gambelini, il difensore di Sofri: «Una decisione sbagliata, facciamo ri�corso in Cassazione...». E soddi�sfa invoco Cabriolè Ferrari, il procuratore generale che ba so�stenuto l'accusa: «Ha retto la versione di Marino...». Parole che si perdono, quando nello stosso momento l'avvocato Ezio Menziono di Pisa che difende Bompressi, annuncia che i cara�binieri hanno già bussato alla porta dei tre imputati, che stan�no per ossero eseguiti gli ordini di arresto. Ma non e ancora vero. Ci vorranno ancora duo ore, prima del formo di Adriano Sofri. Finisce nel carcere di Sollicciano, sulla sua cartella penitenziaria c'è scritto: «Pine pena: 31 marzo 2017». Non si trova invoco Giorgio Pietrostefa�ni. 11 suo avvocato Luigi Vanni dice solo: «Non lo sento da giorni». Né Ovidio Bompressi, del quale parla la moglie rima�sta a Massa: «Dopo una notte molto agitata, è uscito di casa con la sua auto, non so nien�te...». Conferma, il legale di Bompressi: «Non so nulla, a me risulta a Massa. E poi por lui abbiamo già pronta l'istanza di ripristino della sospensione del�la pena, per motivi di salute». Formalmente i due sono irrepe�ribili, i carabinieri li cercano anchea Milano e Roma e aspet�tano forse oggi prima di dichia�rarli latitanti. Spenti i rii'ioUori mii ciudii.-i, rimangono accesi quelli per t difensori, perle polemiche'conti�nue che hanno accompagnato dodici anni di indagini o otto processi nati dallo rivelazioni di Leonardo Marino. La cui credibi�lità è tutta da discutere, insisto l'avvocato Gamberini: «C'è un dubbio ineludibile sulle dichia�razioni di Marino. Non credo che la battaglia finisca qui. In questa sede c'è stato uno scena�rio di ricatto verso i giudici...». L'accusa va al procuratore generale, che aveva chiuso la sua requisitoria sostenendo che «assolvere gli imputati, vuol diro ammazzare due volte Cala�bresi». Gabriele Ferrari non re�plica, ma chiede rispetto por la sentenza: «Questa sentenza ac�coglie le istanze della procura e le aspettative della famiglia Calabresi, che in questi lunghi e difficilissimi anni non ha mai perso la fiducia nella giustizia». Parla anche l'avvocato Luigi Ligotti, che assiste la vedova del commissario e i suoi tre figli: «In questo processo non ci sono slati elomenti nuovi, I giudici hanno fatto bone a darò molto spazio alla difesa e a rimanere cosi a lungo in camera di consi�glio, por vagliare ogni prova». E l'avvocato dello Stato Giampao�lo Schiesaro: «Le prove esibite dalla difesa erano inidonee a ribaltare le precedenti senten�ze. Non si trattava di fare un processo politico, giudicherà la Storia su Lotta Continua e su questi imputati. Qui si doveva�no solo vagliare le prove, per accertare responsabilità indivi�duali per un fatto preciso: l'omi�cidio del commissario CalabroMa anche questa ricostruzio�ne procedurale viene contestata dall'avvocato Menzione che as�siste Bompressi: «Non doveva�mo dimostrare l'assoluta inno�cenza, bastava sollevare i dubbi sull'impianto accusatorio e sul�le rivelazioni di Marino. Questa sentenza è un'ennesima ingiusti�zia». Lapidario invece il com�mento dell'avvocato Luigi Van�ni, il difensore di Pietrostefani che si era portato in tasca per scaramanzia l'immagine di un giurista del '400: «Mi chiedo se sia mancato a questi giudici il coraggio di contraddire gli altri giudici delle precedenti senten�ze. Faremo ricorso in Cassazio�ne, anche contro l'interpretazio�ne automatica della norma, che ha riportato gli imputati in car�cere». Il difensore: «Decisione sbagliata faremo ricorso in Cassazione In questa sede c'era uno scenario di ricatto verso i giudici» Il pg dell'accusa «Ha retto la versione di Marino La sentenza raccoglie anche le aspettative della famiglia del commissario» Adriano Sofri riceve i carabinieri che gli notificato la sentenza emessa a Venezia: poco dopo lo riporteranno in carcere

Luoghi citati: Milano, Roma, Venezia