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Delitto Calabresi, soltanto Sofr in cella I giudici di Venezia confermano le condanne. I difensori degli imputati: ricorreremo in Cassazione Delitto Calabresi, soltanto Sofr in cella Bompressi e Pietrostefani scompaiono dopo la sentenza VENEZIA. «In nome del popolo italiano, questa Corte rigetta l'istanza di revisione proposta da Ovidio Bompressi, Giorgio PietroStefani ed Adriano Sofn», scandi�sce il presidente della Corte d'Ap�pello di Venezia Silvio Giorgio, riportando l'orologio del caso Ca�labresi al '95, all'ultima sentenza della Corte d'Appello di Milano, quella delle con^_^^^^^ danne a 22 anni ■■■^ di carcere. Anzi al�l'estate scorsa, a quel 24 agosto quando si erano aperte le porte del carcere di Pisa per la sospensione della pena, in attesa di questo processo. Quaranta righe frutto di sei giomi di camera di consiglio han�no cos�richiuso il caso dell'omici�dio del commissario Luigi Cala�bresi e riaprono le porte del carcere ai tre ex dirigenti di Lotta «ADRIANOMarino, il penOgnuno ha quBianconi CONFESSA» to accusatore llo che merita PAGINA 2 Continua che non si presentano in aula per la sentenza. Sofri aspetta i carabinieri a casa e finisce nel carcere di SoUicciano. Fino a tarda sera non c'era inve�ce traccia di Bompressi e PietroStefani. I difensori degli imputati criticano la sentenza e annuncia�no: «Faremo ricorso in Cassazio�ne, anche contro l'interpretazio ne automatica del^ la norma, che ha riportatogli impu�tati in carcere». Parla anche l'av�vocato Luigi Ligotti, che assiste la vedova del com�missario e i suoi tre figli: «In questo processo non ci sono stati elementi nuovi». E l'avvocato dello Stato Giampaolo Schiesaro: «Le prove esibite dalla difesa erano inidonee a ribaltare le pre�cedenti sentenze». Cazzuilo e Polettl ALtE PAG. 2,3 E 4 «ADRIANO, CONFESSA» Marino, il pentito accusatore Ognuno ha quello che merita Bianconi A PAGINA 2