La vertigine del potere di Barbara Spinelli

La vertigine del potere LA CADUTA DEI PADRI NOBILI La vertigine del potere segue dalla prima Barbara Spinelli ^ | lUTTI son finiti in quel pan�tano: non dissimili, per 1 imJL magine che lasciano di sé e della propria vita, dai politici ca�scati in Italia, lo Stalo partitocrati�co che sembrava in Europa occi�dentale l'eccezione assoluta. Mil�lerrand d'altronde fa apparizione nelle vesti di recidivo, a leggere le cronache del nostro corrisponden�te a Berlino Emanuele Novazio: giacché pon esitò, il Presidente socialista, a versare per la rielezio�ne dell'amico Kohl due anni prima delle legislative tedesche del '94, del tutto indifferente alle sorti dei compagni socialdemocra�tici la cospicua tangente di 30 miliardi di lire. Anche questo peral�tro fu emblematico di quei tempi assai singolari: l'intimità delle ami�cizie sopraltutto fra Mitterrand e Kohl si rivelò talvolta infinita�mente più possente delle lealtà ideologiche o di parlilo, e fu il vero lievito di quel che fu fatto, o non fatto, in quel fine secolo nel vec�chio continente. Eccoli dunque, i trionfatori del�la guerra fredda in Europa. In realtà avevano debellato il nemico senza eccezionali sforzi, ma alme�no avevano vissuto gli anni della contrapposizione strategica con il senso di una rilevante missione, di un compilo: i tedeschi in modo speciale, che quando concentrava�no le proprie menti, sentivano il dovere di occuparsi della riunificazione nazionale. Eccoli dunque ironeggiare dopo 1*89 in quel loro cielo limpido delle virtù conferma�le, delle vittorie finalmenle assicu�rate, della pace incontestata, senzp più muri, e nel loro intimo convinti che la storia con le sue turbolenze e le sue sfide fosse finita: d'altronde era quello che andava predicendo e assicurando dai suoi uffici governativi a Washington il politologo Fuku�yama. Fu allora che parecchi illustri statisti in Europa furono agguanta�li dal più velenoso dei vizi: la hybris , la iattanza della dismisu�ra, che tanto spesso tende ad accoppiarsi a accidia. Persuasi com'erano di possedere la stoffa di trionfatori, di architetti della sto�ria, di Grandi Legislatori, comin�ciarono a lavorare attorno all'im�presa che ormai slava loro più a cuore: l'edificazione della propria statua. L'ingresso, imperituro, nei libri di storia. Continuarono per la verità a operare, e in alcuni casi anche sostanzialmente: Kohl e Mit�terrand nell'edificio della Moneta Unica, il Cancelliere nella riunificazione della Germania, le cui com�plicanze aveva sottovalutato. In queste avventure, la statura slori�ca di ambedue gli statisti non sarà in nulla scalfita da scandali passa�li o presenti. Ma il peccalo di hybris già aveva conlaminato buona'parte degli statisti. C'erano i cinici per indole e auto-educazione, come Mitterrand, che scivolarono fluidi nel vizio. C'erano gli apprendisti che furono travolti perché bevvero l'elisir del narcisismo storico-mo�numentale, come Kohl troppo abi�tuato al potere. L'elisir diede le vertigini, e fu cosi che, col tempo, divennero uno dopo l'altro personaggi soccombenti: non solo nell'invertebrata Italia, ma anche in solidi Slati come Germania, Francia, Inghilterra. Erano manca�li loro i saggi moniti che venivano sussurrati agli imperatori dell'anti�ca Roma, nel mezzo dei cortei trionfali, da uno schiavo addetto a quest'unica funzione: quella di bisbigliare, nell'orecchio del Cesa�re troppo ebbro di sé: «Ricordali che sei mortale, che tutta questa tua gloria passa in un giorno». I potenziali soccombenti non ebbero questa fortuna, e già erano talmente intenli a costruire i pro�pri simulacri che non si accorsero dei nuovi compiti che erano chia�mali ad assolvere, della nuova vitalità che dovevano dispiegare dentro casa e fuori, e persero presto la vittoria dell'sg. La perse�ro all'inizio nei Balcani, dove la storia europea ricominciò nel di�sordine e nel crimine. Un evento che sorprese i trionfatori europei: i quali erano pronti per salpare verso le Isolo della Beatitudine e della Pace, e fissarono attoniti, inetti, le fosse che si riaprivano davanti ai propri occhi. Presero a litigare tra oro, ognuno sospettan�do l'altro di disegni egemonici, tanto che sembrò esser ritornali al '14-18 : e non tanto a causa di Sarajevo, ma piuttosto delle reci�proche diffidenze tra Parigi, Lon�dra, e la Germania ingrandita e temuta. Dopo dieci anni di tergiver�sazioni e volontà di impotenza dovettero intervenire gli america�ni era la terza volta nel Novecen�to per riportare ordine nel conti�nente europeo. Non c'è naturalmente un lega�me diretto, causale, che congiunga i fallimenti in politica estera con gli affari di corruzione, che si erano di fallo accentuali negli Anni 80 e che si diffusero ancor più, in Europa, nell'ultimo decen�nio. Ma c'è ancora una volta il peccalo di hybris che ritorna, c'è ancora una volta la sindrome del trionfatore cl^e è persuaso di vive�re già nella perpetuità dell'agiogra fia storica, e che nell'ebbrezza si condanna, con le proprie mani, a divenire un soccombente. Lo si è visto bene in queste settimane e in questi giorni: osservando l'infau�sto naufragio di Kohl, ascoltando le sue tragiche parole che doman�davano scusa o che tentavano di spiegare l'accaduto. Tragiche paro�le, perché lo statista tedesca mo�strava disperatamente la propria statua, a mo' di giustificazione: ricordava la propria grandezza slorica il suo passalo di Cancellie�re della riunificazione. Cancelliere dell'Euro, Cancelliere amico di Gorbaciov e tutto il resto, i soldi, la corruzione, i fondi neri dello stesso periodo, era dipinto come quisquilia. E' lo stesso ragionamen�to fallo alla morte di Bellino Craxi, in Italia: a proposito delle sue opere messe in ombra da Tangentopoli. Sono gli stessi argo�menti usati da un ex collaboratore di Mitterrand, citato dalla televi�sione tedesca Ard a proposito delle tangenti versate dal Presidente francese a Kohl: il denaro ha dello il collaboratore fu versato «nell'interesse dello Stalo, per l'Eu�ropa: non si è trattalo di corruzio�ne». Ancora una volta si passava dai cieli delle idee virtuose al fango dei comportamenti sordidi, sicuri comunque di non scalfire la statua splendida in etemo. Anche l�mancava lo schiavo romano, cosi come mancava Nietzsche agli impi�griti europei nei Balcani o in Gecenia, nella corruzione come nel malgoverno a ricordare che: «Quel che conta non è la vita eterna, ma l'eterna vivacità». Ma quel che più colpisce, per noi italiani che ci dividiamo con veemenza estrema attorno all'opportunità o meno di lottare inflessi�bilmente contro la corruzione, è la maniera in cui si comballe la corruttela della democrazia cristia�na e di Kohl in Germania. E' una maniera di inaudita asprezza. E' prossima al giustizialismo, e nes�sun colpo sembra risparmiato. L'unica vistosa differenza, su cui varrà la pena meditare, è che il partito slesso insorge, sia pure in maniera lenta, maldestra, per ta�gliare l'ascesso che lo affligge e che affligge la politica nazionale. Pri�ma di presentarsi davanti ai giudi�ci, Kohl è fallo fuori dalla Cdu, e dalla stampa tedesca, compresa quella conservatrice che per decen�ni l'ha sostenuto fedelmente. Il quotidiano Frankfurter AUgemei ne Zeitung, reagendo al rifiuto dell'ex cancelliere d�fare il nome dei donatori di fondi neri, denun�cia la violazione delle leggi costitu�zionali da parte di Kohl e parla esplicitamente di omertà, di ma�fia. Una reazione simile, già speri�mentata in Inghilterra, è impensa�bile in Italia, è difficile in Francia o in Spalila. E' impensabile nelle nazioni dove non esiste una molti�plicazione di corpi intermedi Tocqueville li chiamava «particola�ri potenti» tra cittadini e vertici de lo Stalo. La democrazia tedesca certamente è malata. Tulle le de�mocrazie partitiche lo sono in Europa. E' malato gravemente an�che il partito socialdemocratico tedesco, che con disinvoltura e irresponsabilità non percepisce la gravità del momento, e non temo il collasso del principale partito di opposizione. Peter Struck, presi�dente del gruppo parlamentare Spd, giunge sino a dichiarare, in un'intervista al nostro giornale, che si può fare benissimo a meno della Democrazia cristiana, come in Italia: «Se la Cdu dovesse dissol�versi, una parte dei suoi voti potrebbe migrare verso l'estrema destra. Toccherebbe a noi, ai Verdi e ai liberali della Fdp ridurre questo pericolo». E' un antico so�gno della socialdemocrazia, quello di avere come esclusivi avversari i neofascisti. Un sogno tedesco fini�to mollo male, ed e strano come la storia sembri aver insegnata po�che cose alle sinistre. Ma qualcosa ha comunque insegnato. Ha insetnato a mobilitarsi contro la hyiris dei propri capi, con discipline dure e organizzazioni forti, quan�do questi non hanno ascoltalo in tempo utile il bisbìglio che sussur�rava loro nell'orecchio, sotto gli archi di trionio: iRicordati che sei mortale. Ricorda che da un minuto all'altro puoi entrare nel novero dei soccombenli d'Europa». I socialdemocratici hanno poco di che rallegrarsi perché questa crisi della democrazia coinvolge anche loro L'intesa tra Mitterrand e Kohl si era cementata al di là degli steccati ideologici nella trincea dell'Europa unita dalla prima pinelli son finiti in quel pan� non dissimili, per 1 imne che lasciano di sé e ia vita, dai politici ca�ia, lo Stalo partitocrati�brava in Europa occi�ccezione assoluta. Mil�ltronde fa apparizione di recidivo, a leggere le el nostro corrisponden�o Emanuele Novazio: dDopo r89 molti illustri statisti hanno perso il senso della misura del reale, persuasi di possedere la stoffa dei trionfatori, degli architetti della storia dei Grandi Legislatori ance�anca�apri�i na�orali quinò se, e mo lo» ò non simo are la una te�da na na�i�u�he Taiwan e, appun to, Germania. via finora nessuno aveva mai tirato in ballo come donatore il azzarda: «Mi sembra verosimile». Gli altri, incluso Alain Madelin il aiutò sottobanco il cancelliere fu nell'interesse della nazione. Si meno disteso. E Cbirac srebbe rimpiangere Kohl. Non saremmo, dunquprese con l'ennesimo retchiacchierato di un Mitche regnava con disinvolcessiva. Bustarelle si. masuperiori. E quando la pagioco, i partili francesi preno il lealismo alla fronda. Ltiva o meno dell'Europapia Parigi-Berlino ha untanza cruciale. E un gmassacro potrebbe rivelacoloso. Cautela, quindi. Tche qualcuno già ipotizzscoop sull'asse MitterraChe dall'europeismo allzione per delinquere il pdavvero breve? llustri o perso la misura , persuasi e la stoffa tori, degli ella storia egislatori Qui accanto Kohl e Mittvisti in caricatura da Lev Qui accanto Kohl e Mitterrand visti in caricatura da Levine