«Appello inquietante, oggi non c'è Stalin » di Amedeo La Mattina

«Appello inquietante, oggi non c'è Stalin » «Appello inquietante, oggi non c'è Stalin » D'Alema contro Berlusconi E sui referendum chiede unità Amedeo La Mattina mviiilù a MCiIXAHASO (I AQUILA) Inquietante, grottesco e stridu�li). Massimo D'Alema usa il wtriolo per commentare l'appello che Berlusconi ha lanciato, per bollare quel «fronte comune tl^i democratici» che dovrebbe scalzare dal potere i nipotini dei partili totalitari, Cavaliere, «si svegli», rincara la dose Pierluigi Castagnetti. «Siamo nel 2()0() non nel '48. Quella d�Berlusconi afferma il leader dei Popolari ó una caricai ina della realtà, li poi che c'entriamo noi con i radicali e la Lega, che c'entra il l'pi con questa macedonia». si sono sentiti toni da campa�gna elettorale in questa giornata politica, Del resto, ancora poche curve, e saremo sul rettilineo l'inalo delle regionali. Cosi D'Ale�ma e Berlusconi incrociano le spade, li il presidente del Consi�glio, arrivato a Hoccaraso alla Pesta dell'Amicizia sulla nove, spara a palle incatenalo. "Vedo che oggi Berlusconi fa un appello por radunare tutte le forzo anticomuniste per cacciare i comunisti. Perora dice D'Ale�ma I la caccia non è fisica, per ora. E' un appello inquietante che la De non loco neppure nel 'IH vero, neppure quando c'era Stalin dall'ali ra parti!. Piguriamoci ora che ci siamo io e Veltroni. Dobbiamo rimanere imiti, smet�terla con i litigi e il cont.roappello di D'Alema perché sarebbe un guaio se vincesse Berlusconi. il ministro Dini può conformar�lo, l'italia sarebbe lasciala ai margini della comunità intema�zionale». Cominiciamb a scrivere un programma por il futuro dell'Ita�lia, aggiunge il premier, per un'al�leanza paritaria. La sinistra è solo una parto, non ha pretese egemoniche, non può vincere da sola. «Il centrosinistra non è il Polo che si riduce e si organizza attorno a Berlusconi, Gli allri non esistono. Pini ogni tanto si alza e mi insulta ma lo fa solo per darsi un'importanza. Si sta eclis�sando, la sua presenza nel Polo e marginale. Noi invoce siamo un'alleanza vera». D'Alema arriva a Hoccaraso, dopo aver parlalo all'assemblea costituente dei Verdi. Li, a Chianci.mo, non erano ancora arrivate le parole del capo di Porza Italia, non ora arrivata la notizia dell'adesisone di Cossiga al fronte antitotalitarìo. In mattinata il premier nonostante i fischi ricevuti aveva elogiato il loro comportamento dentro la coali�zione e l'importanza del contributo che viene dagli ambientali�sti. E a questo proposito si è lanciato in un'ardita metafora che avrà fatto venire la pelle d'oca ai vegetariani; «La politica ò un animale crudele che si nutro di carne umana. Di carne fre�sca». D'Alema auspica la nascila della federazione di centrosini�stra per andare poi lutti insieme a votare «Si» al referendum elet�torale. «Liberiamoci dall'idea e dal sospetto che il referendum sia un modo por regolare i conti tra di noi. Il maggioritario e un modo per fonnare un'alleanza più unita o organica, con un programma ben definito e ricono�scibile». Coito non basta. Biso�gna accompagnare il maggiorita�rio uninominale con altre regole: il candidato di una coalizione deve essere collegato al candida�to premier; regole parlamentari per impedire la frammentazione e la nascita di «partili virtuali». Con la crisi della democrazia dei partili, è «una nobile ma velleita�ria illusione pensare di organiz�zare il sistema politico con il proporzionale e lo sbarramen�to», afferma D'Alema guardando negli occhi Castagnetti e Gerardo Bianco che scuote la testa seduti in prima fila. Sul palco, accanto al presidente del Consi�glio, ci sono Martinazzoli e Dini perii quale il referendum eletto�rale va nella giusta direzione perché incoraggia l'aggregazio�ne. Ma il sistema alla tedesca sottolinea il ministro degli Esteri è «un'allemaliva che non deve essere scartala». «Forse è meglio affrontare il problema e trovare una posizio�ne comune incalza Martinazzo�li visto che i Ds e i Democratici volano per il Si mentre gli partiti del centrosinistra votano tutti per il No. Il fondatore del Ppi si dice pentito di aver volalo per l'abolizione della quota propor�zionalo. E vista l'evoluzione del sistema politico è la conclusione di Martinazzoli meglio il sistema tedesco. Castagnetti vuo�le evitare il referendum appro�vando in Parlamento una legge che estende alla Camera il siste�ma elettorale del Senato». Arriva un'Ansa che riferisce dell'adesione di Cossiga al fronte d�Berlusconi. Quando il modera�tore del dibattilo Bruno Vespa legge l'agenzia, il premier non si scompone, non teme contraccol�pi por la sua già fragile maggio�ranza. Tanto, osserva, Cossiga aveva votalo contro la fiducia al D'Alema bis. La cosa che più gli interessa è se i parlamentari del Trifoglio lo seguiranno, «Ho i miei dubbi», chiosa. Poi s�affronta la questione della premiership. Martinazzoli, a bruciapelo dice d�preferire un esponente di centro. D'Alema risponde: «Io non mi sono candi�dato a candidalo. Questo proble�ma non può essere usato come una clava tra di noi. Sceglieremo insieme. Conta la popolarità del�le persone, il tipo d�coalizione che metteremo in campo e dal candidato avversario». A Roccaraso s�parla anche di Craxi. Per D'Alema «in uno Stalo di diritto nessun può evitare la legge. Nessuna demonizzazione, ma è sbagliato contrapporsi aj principio della legalità.' Eccéssi ce ne sono stati da parte della magistratura, ma io ho sempre avuto fiducia nella giustizia».

Luoghi citati: Hoccaraso, Porza Italia, Roccaraso