Ecuador, golpe degli iandìos di Andrea Di Robilant

Ecuador, golpe degli iandìos La rivolta scatenata dalla rinuncia alla moneta nazionale in favore del dollaro Ecuador, golpe degli iandìos «Governo del popolo» con i militari Andrea di Robilant corrispondente da WASHINGTON Sembrava tutto rosi facile: l'Ecua�dor doveva passare al dollaro, l'eco�nomia si sarebbe ripresa e le lensio ni politiche nel Paese allentale. Invece ieri cinquemila indios sono insorti a QuitO, hanno occupalo il Congresso e annunciato la creazio�ne di un nuovo governo d'emergen�za, Il ministro degli Interni Vladimi�ro Alvare/. insiste che «prendere un palazzo non è prendere il potere». Ma intanto gli insorti, che dicono di rappresentare milioni di indios, non riconoscono più l'autorità del presidente Jamil Mahuad, né quella del Congresso né quella della Corto Suprema. K a line giornata i vortici militari hanno do�vuto chiedere a Mahuad di diinollersi. Il ministro della Difesa Carlos Mendoza ha reso nolo che i militari hanno ritirato l'ap�poggio al governo «perché si sono esauriti gli spazi di dialogo o non vi è siala alcuna solu�zione alla crisi politica ed economi�ca dui Paese». Mahuad ha replicalo dicendo che non intendo dimettersi sotto la spinta di un movimento «che vuole imporro una dittatura». «Non posso rassegnare le dimissio�ni e lasciare il Paese nel caos. Resterò al mio posto lino all'ultimo e se l'opinione prevalente è un'al�tra, se si vuole agire in modo dittatoriale, lo si dovrò fare senza il mio consenso», ha affermalo il ca�po dolio Stato in un discorso alla nazione trasmesso da radio e tv. Forti detonazioni, probabilmen�te colpi d'arma da fuoco, sono slato sentite a sera attorno al palazzo Carondolet, sodo del governo ecua�doriano, dove si sono direni i manifestànU, Truppe dell'esèrcito han�no preso posizione intorno all'edili' ciò da cui, secondo vario fonti, Mahuad è uscito scortalo. All'incro ciò fra le strado Venezuela e Cile sono siali collocali automezzi miliIn cinqoccuil ConSpari aal papresidMa M«Non mi uemila pano gresso ttorno azzo enziale ahuad dimetto» lari per impedire il passaggio dei manifestanti. Il Paese, in preda a forti tensioni sociali, é esploso dopo l'ultima pro�vocazione annunciata dal presiden�te Mahuad, la dollarizzazione forza�la del Paese. Sono passati due anni da quando il Congresso cacciò Abdala Bucaram, l'eccentrico presidente che fece tante promesse vane (pian�do venne eletto nel '94. Ma nono�stante la sua uscita di scena, la situazione economica ha continua�lo a deteriorarsi. In un disidrato tentativo di evitare il naufragio dell'economia, Mahuad ha preso una decisione stori�ca e politicamente molto delicata: la rinuncia della mo�neta nazionale, il sucre, a favore del dollaro. Il che avrebbe significa�to, di fatto, conse�gnare la gestione della propria mone�ta alla Foderai reseive, la banca cen�trale americana. Antonio Vargas, leader della Confe�derazione naziona�le delle popolazio�ni indigene, che rappresenta 4 mi�lioni di indios (l'Ecuador ha 11 milioni di abitan�ti), ò salilo sul podio del Congresso con il colonollo Lucio Gutierrez. I duo hanno alzato le braccia in segno di villoria e annuncialo la formazione di un triumvirato d'emergenzacon l'obiettivo di crea�re un «governo dol popolo» compo�sto da esponenti del clero, dolio forze armalo, dei sindacali e delle organizzazioni studentesche. A Washington i responsabili del dipartimento di stato e del diparti�mento del Tesoro che in queste settimane avevano lavorato con il presidente Mahuad in vista del passaggio al dollaro s�stanno met�tendo le mani nei capelli. Il piano era insolito e aveva suscitalo una buona doso di scetticismo. Invoce di migliorare la situazione, l'annun�cio del piano ha precipitato la crisi. Il cambio e stalo fissato a 25 mila sucre per un dollaro (era a 7 mila l'anno scorso). In cinquemila occupano il Congresso Spari attorno al palazzo presidenziale Ma Mahuad «Non mi dimetto» ».n Indios all'assalto del Palazzo del Congresso a Quito Appartengono alla Confederazione delle nazionalità degli indios in Ecuador (Conaic), l'organizzazione più rappresentativa dei nativi, che ha un partito di riferimento in Parlamento, collocato a sinistra e forte di sette deputati Oceano PacIfiGO; COLOMBIA

Luoghi citati: Cile, Colombia, Conaic, Ecuador, Quito, Venezuela, Washington