lsraele, anche Peres sulla graticola a di Aldo Baquis

lsraele, anche Peres sulla graticola aL'attuale presidente Weizman lo avrebbe appoggiato in cambio di alcuni miliardi lsraele, anche Peres sulla graticola a «NelV84 divenne premier grazie alla corruzione» Aldo Baquis TEL AVIV Dopo il «Caso Weizman» si profi�la ora all'orizzonte anche un «caso Peres». Il capo di Stato Ezer Weizman è sottoposto a un'indagine del Dipartimento anti-frode della polizia israeliana, cui dovrà spiegare per quale ragione abbia accettato negli anni 1988-93 dall'uomo d'affari francese Edouard Sarussi ingen�ti «doni» (quasi mezzo milione di dollari I e perché non abbia rive�lato spontaneamente alla magi�stratura che con Sarussi aveva intrattenuto alcuni anni prima rapporti di lavoro. Ma adesso Yoav Yitzhak il giornalista che per primo ha aperto il fuoco contro Weizman apre un altro fronte. Questa volta l'obiettivo è l'ex premier Shimon Peres. A Yitzhak risulta che anche Peres accettò i favori di un milionario straniero: Shaul Eisenberg. In un'intervista alla televisione, Yitzhak ha rivelato che dopo la sconfitta elettorale del 1996, Peres continuò ad avva�lersi per sei mesi dei servigi della sua portavoce Aliza Goren. Il suo stipendio secondo Yi�tzhak fu pagato da Eisenberg. Ma Peres secondo il giornali�sta potrebbe essere implicato in una vicenda molto più grave. Alle elezioni politiche del 1984 laburisti e Likud erano usciti alla pari; il conservatore Yi�tzhak Shamir avrebbe potuto costituire una coalizione di 63 deputali (su 120) se fosse riusci�to a includere i 3 seggi del partito centrista di Weizman: «Yahad», una lista costituita po�chi mesi prima del voto grazie a 6,5 milioni di dollari elargiti da Sarussi. Ma Weizman rispose picche e Shamir si trovò costret�to a spartire il potere con gli odiati laburisti: due anni sareb�be stato premier Peres, gli altri due anni lui stesso. Secondo Yitzhak, il prezzo della rigidità politica di Weiz�man fu di 3,5 milioni di dollari, versati da un faccendiere vicino all'area laburista (David Blas) a un socio commerciale di Weiz�man, Rami Ungher. L'affare fu discusso in un ristorante popola�re di Tel Aviv e Weizman firmò il proprio assenso su un tovaglio�lo di carta che è custodito da Blas, secondo il giornalista. Shamir è caduto dalle nuvole e ha chiesto che la polizia faccia luce anche su questa vicenda. Peres ha negalo tutto. Resta intanto un mistero l'identità del�la «gola profonda» che provvede a mettere sul tavolo di Yitzhak dossier scottanti, al ritmo di uno al giorno. Forte di una segreta�ria, di un fax e di un appartamen�to di tre stanze in un quartiere residenziale di Tel Aviv, la reda�zione del «Vitello d'oro», l'agen�zia economica di Yitzhak, non è certo una potenza della carta stampata. L'avvocalo di Weizman, Weinroth, crede di aver identifi�cato la «gola profonda»: «Un vigliacco vicino al Presidente ha detto che agisce per cattive�ria, per risentimento. Presto lo smaschereremo». Sempre che Weizman non decida prima di gettare la spugna. gip**»* { Il leader laborista Simon Peres divenne premier nel 1984 grazie ad un accordo con il partito conservatore Likud che pur vincendo le elezioni non era riuscito a mettere assieme una maggioranza di governo autonoma L'attuale presidente Weizman aveva Infatti negato al Likud i suoi tre voti

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