Grozny non si arrende

Grozny non si arrende Furiose battaglie in città. Il comando russo: la guerra finirà un mese prima delle Presidenziali Grozny non si arrende Oggi al Cremlino incontro Dini-Putin AnnaZafesova MOSCA Grozny non si arrende, e la nuo�va offensiva di Mosca, lanciala con violenza martedì, si è arena�la tra le rovine della capitale semidistrutta. Ieri i russi sono siali costretti ad ammettere di essere stali respinti dal centro della città: le avanguardie arriva�le fino alla piazza Minulha sono siale ricacciale dopo violenti combattimenti. L'esercito am�mette di aver incontrato nelle strade di Grozny un'accanita rosislenza dei guerriglieri, e i toni della propaganda russa sono sce�si considerevolmente nell'arco delle ultime 24 ore. Nessuno dei goherall promot�te più di piegare la resistenza degli indipenaéntisti in «pochi giorni, se non podio ore». Ghennadij Troshev, comandante del front e Est delia guerra nel Cauca�so, ha pronunciato Ieri un prono�stico molto più cauto: le operazio�ni militari in Cecenia finiranno entro il 2G febbraio. In altre parole, esattamente un mese pri�ma delle elezioni presidenziali anticipate, giusto in tempo per trasformare la conquista nella caita principale della campagna elettorale del favorito, Vladimir Putin. Pur di ottenere la vittoria, Mosca ha acconsentilo perfino a negoziali con i signori della guerriglia, Malik Saidullaev, il leader di quei ceceni che tifano por il Cremlino, ha rivelalo ieri che (inauro comandanti guerriglieri sono arrivali a Mosca per tratta�re con il governo russo. I quallro sono in rolla con la Grozny indipendoniisla e sarebbero pronti a negoziare l'appoggio dei loro 4 mila uomini annali in cambio di garanzie. Secondo Saidullaev, una promessa credibile di amni�stia da parte! del Cremlino fareb�be deporre lo armi a duo terzi dei cmnballenli eoceni. E' evidente però che sia Putin, sia i generali proferirebbero una spettacolare villoria militare. Ma, nonostante l'intensificazione dèi bombardamenti litOraid aerei nelle ultime 24 ore, la mag�gioranza dei quali sulla martoria�ta Grozny la nuova offensiva non è riuscita a penetrare molto olire rispetto al tentativo prece�dente. Nello mani dei russi sono caduti i quartieri della periferia Nord, Staropromysolvskij e Staraja Sunzha, mentre a Sud e a Ovest i guerriglieri continuano a rintuzzare gli attacchi. Si traila comunque di conqui�ste parziali: sia i ceceni, sia i russi riferiscono di violenti scon�tri nei quartieri «liberati». Grozny viene difesa secondo i dati di Mosca da 2500 guerriglie�ri pronti a tutto. In alcune zone le lineo dei russi e dei ribelli distano mono di 150 metri, e soldati e guerriglieri si scambiano colpi d'arma da fuoco e insulti. La violenza dei combattimen�ti si può misurare dalle perdite ammesse da Grozny e da Mosca: rispettivamente 20 e 8 uomini in un giorno. Ma i soldati dicono che il 10 per cento dei militari inviati nell'inferno di Grozny non ritorna più. Nessuno pensa invece a contare i morti tra i civili intrappolali in città. Soltan�to 59 persone sono riuscite a fuggire dalla capitale negli ultimi due giorni, almeno 10 mila abi�tanti rimangono tra le rovine bombardale. La tragedia di Grozny viene tenuta nascosta agli osservatori intemazionali: ieri la delegazio�ne dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa ha visita�to i territori «liberati» della Cece�nia e i campi profughi, ma non ha potuto avvicinarsi alla capitale. In base ai risultali della missione i parlamentari dovranno chiede�re o meno la sospensione della Russia dagli organismi europei. E oggi Vladimir Putin discuterà la delicata posizione intemazio�nale della Russia con Lamberto Dini, il primo ministro degli Este�ri occidentale che incontrerà il presidente ad interim nella sua nuova veste. L'inviato del Consiglio d'Europa nel Caucaso, Lord Russel Johnston